Ormai sapete tutti che nelle imminenti elezioni amministrative del 25 maggio, che ci coinvolgono, a Vercelli si presenteranno candidati a sindaco ben due miei colleghi e amici, l'un contro l'altro armati. Non ricordo sia mai successo, qualcosa di simile. Enrico De Maria, con Pedrale, è stato per tanti anni capo delle pagine de La Stampa di Vercelli, e ultimamente dalla pensione collaborava con la Sesia: giornale di cui è stato direttore, fino a poche settimane fa, Remo Bassini, un tipo tosto, scrittore di romanzi, che si candida invece dalla parte opposta, con SEL e Voce Libera.
Entrambi hanno dimestichezza con il mondo della politica locale, per via della loro professione, a differenza di me che sono sempre vissuta in un mondo a parte, delle arti nazionali e internazionali, per mia scelta espressa, dopo una militanza di pochi anni nelle cronache italiane. Chi l'avrebbe mai detto, che sarei decenni dopo diventata per due volte sindaco del mio Paese. Anche loro faranno i conti con attacchi feroci, e cattiverie magari più mascherate con l'educazione rispetto a quel che succede a me. Glielo auguro.
Completamente nei meccanismi della politica è invece Maura Forte, professoressa e segretario provinciale del PD, che ho conosciuto soltanto due settimane fa e mi è sembrata una persona forte davvero, e positiva. Nomen o men Che bello che ci siano delle donne candidate sindaco, e che si sia ora obbligati a mettere donne nelle liste. Una grande speranza.
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2 commenti:
Lei non può compete con Allegranza in intelligenza per questo non andate d'accordo. Lei non riesce ad afferrare i suoi limiti
Grande Elettore!!!
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