E' davvero un po' triste che un'iniziativa così al passo con i tempi abbia visto una partecipazione tanto limitata, mercoledì sera nella sala del Consiglio Comunale. La violenza sulle donne non è né di destra né di sinistra, è di tutti. Ma la sparuta comitiva che ha partecipato ai lavori ha dato informazioni molto interessanti.
I fatti di cronaca dell'ultimo anno hanno denunciato una violenza crescente contro le donne. Crescentino non è un'isola felice, neanche in questo drammatico campo.
Lina Borghesio di Chivasso, responsabile del Centro Antiviolenza di Chivasso per l'Associazione Punto e a Capo, una signora di meravigliosa semplicità e profondità, ci ha fatto notare come i femminicidi avvengano soprattutto nei piccoli centri, e ci ha raccontato che molte nostre donne di tutte le classi sociali si rivolgono al suo ufficio, ed è venuta a proporre una collaborazione con la nostra città. Gli incontri avvengono in segretezza e anonimato, con accesso facile, sempre con donne.
Quale può essere la partenza per un progetto di questo tipo? "Un corso di difesa personale, per metterci in rete", ha detto Lina Borghesio. La proposta è un corso che si dovrebbe iniziare l'8 maggio, in una palestra cittadina, con il Patrocinio del Comune, guidato da alcuni trainer. Ulteriori informazioni verranno rese note.
L'incontro è stato presieduto dall'assessore alle politiche sociali dott. Nicoletta Ravarino. La psicologa dott. Chiara Vercellini del Centro Antiviolenza di Chivasso ha parlato e raccontato delle dinamiche interpersonali in queste situazioni dove la violenza si consuma in silenzio, a casa dei poveri come dei benestanti. Se ne esce, capita, con la collaborazione del maschio che si mette in discussione.
Vediamo cosa succederà. Intanto, ho richiesto all'Infermeria l'uso di una sala per gli incontri. Sono fiduciosa di una risposta positiva, dobbiamo trovare delle volontarie. Coraggio, ragazze.
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