domenica 6 luglio 2014

La casa Comune prima della cura



Così si presentava il Teatrino Civico chiuso da 110 anni fino a 2 anni fa, quando sono iniziati i lavori di una spartana ma accuratissima ristrutturazione che ha permesso anche di verificare lo scempio del pavimento originario avvenuto con la posa del camino per la pizzeria dopo l'incendio del 2008, praticato senza purtroppo alcuna cura o rispetto per il nostro patrimonio artistico (delle sopravvissute piastrelle d'epoca alcune sono state utilizzate per la stanza riunioni in fondo al piano, le altre sono state numerate fotografate e depositate in luogo sicuro dalla dott. Cesare, responsabile dell'Archivio Storico).  

(PS. Mi è arrivata una precisazione secondo la quale le piastrelle ancora giacciono nella hall di fianco alla nuova Sala del Consiglio Comunale, dopo essere state fotografate e numerate dalla dott. Cesare con l'aiuto di Elio Dappiano, volontario dell'Archivio Storico. Vigilate gente vigilate.....)





5 commenti:

Saint-Just ha detto...

Va bene, ma non c'era nessuna necessità di adibirlo a Sala del Consiglio Comunale, tanto per giustificarne il restauro, senza impianto audio e con le barriere architettoniche.
D'accordo, la politica è un teatrino, ma non era il caso di prendere la frase alla lettera.
La vera Sala Consigliare resterà quella di sotto.

Saint-Just ha detto...

Parlando di opere di pubblica utilità.. (e il teatrino per me non lo è..) ma non mi risponde mai su che fine ha fatto la ruota di Archimede.... tra un po la baracchetta che la deve ospitare crolla di vecchiaia e la ruota ancora non c'è.
Devo scrivere a Chi l'ha visto?
Cordiali saluti.

MV ha detto...

Guardi caro Omassi, i. Suoi pensieri sono così lontani dai miei, non mi stupisco di niente quando si parla di opere di interesse collettivo, dalla Piazza al Teatrino, le nostre culture - o inculture - sono di diverso materiale e amen. In quanto al mini idro, era quasi finito quando me ne sono andata. Certo sarebbe stato diverso se il signor Prelli avesse fatto l'opera con l'incarico che gli avevamo dato, sarebbe stato finito almeno due anni fa e il Comune incasserebbe. Ma se si ricorda, il suo amico Mosca, l'avvocato che tutti sognano di avere, fece un gran bum bum asserendo che la procedura di assegnazione non era corretta, e quando tirammo dritto, arrivò una lettera di una ditta di Ravenna o giù di lì che si offriva per il lavoro. Morale, capii che era il primo passo per altra denuncia, TAR, avvocati appunto, e preferii fare marcia indietro. Così si persero tutti questi anni, e tutti questi soldi. Questa è stata la vita dei miei 5 anni, per un motivo o per l'altro. Sempre a ripararsi dalle denunce di Mosca, Sant'Uomo.

Anonimo ha detto...

Per ripararsi dalle denunce di Mosca o per ascoltare l'amico Sellaro?
archimede

MV ha detto...

Guarda Archimede, non mi passare nemmeno davanti tu, che hai messo poco tabacco nelle sigarette in tutti questi anni, e sei sempre in preda ai tuoi mostri.