sabato 18 aprile 2015

La Sindaca di Vercelli, le sue tempeste, l'onorevole Bobba


Ogni volta che leggo le avventure di Maura Forte, sindaca di Vercelli alle prese con tempeste permanenti, con due rimpasti avvenuti e uno futuro in un anno, con coalizioni in progress, resto molto turbata. In una situazione simile non ci fa bella figura nessuno, né lei né "loro", e chissà che razza di vita farà lei, alla sua prima esperienza, in quel marasma. 
Leggo di gaffes ripetute. Ma penso sempre che la politica si comporti con le donne in modo assai più malvagio che non con gli uomini. 
Penso solo al signor Mosca, ai suoi insulti furbastri nei miei confronti, e ancora sono indignata. Ho ascoltato l'intervista che fece mesi fa all'ottimo Mauro At Large, nella quale diceva più o meno che bisognava cercare il futuro candidato sindaco della sua compagine: non ricordo se lo disse apertamente, ma si capì che non avrebbe più proseguito nel presentare la propria, di candidatura. Sancta sanctorum. Naturalmente nessun giornale riprese la cosa, ma da queste parti delle notizie non si accorge nessuno, soprattutto se vengono da un blog. Errore fatale nel giornalismo di tutte le latitudini. 

Errori ne commettono tutti, ma non ho mai sentito che per un sindaco si chieda un tutor, come leggo sulla Sesia sia successo a Vercelli.  La trovo un'idea particolarmente umiliante, alla quale la Forte dovrebbe ribellarsi con energia. Magari l'ha fatto, e non l'ho letto da nessuna parte. 

Mi dicono che sia stata imposta dal suo partito, come candidata, la Forte. Ogni tanto mi chiedo se si ricordi mai, ms. Mayor, di un nostro incontro pre-elezioni, quand'era segretario del PD, durante il quale avevo cercato di spiegarle la situazione di Crescentino e di avvertirla dell'inevitabile deriva che aspettava la mia città. Deriva puntualmente arrivata il 25 maggio 2014. Ebbene, le sue azioni successive al nostro colloquio non tennero in alcun conto la mia allarmante narrazione, anzi. Il che non mi fece ben pensare. La negoziazione in questi casi è il balsamo che può lenire e portare a cambiare strada, magari imboccandone una imprevista che metta tutti d'accordo. Invece, si prende spesso la strada più gradita ai vertici di partito (ogni partito), e di solito non è quella che porta alla meta. 

Ho anche letto come a Vercelli stia trattando, per risolvere la situazione, l'onorevole Bobba. Ciò non mi rende ottimista per Vercelli. Anche lui, durante le sfinenti contese per i comportamenti del mio ex vice con il suo celestiale caratterino,  mi ha spesso dato l'impressione di avere in mente una strada sola. I politici pensano all'interesse della politica più che a quello delle città: e spesso finiscono per perseguire l'eterogenesi dei fini. Non sempre va come deve andare nei loro pensieri, né a Crescentino né a Vercelli né nel resto dell'universo, e infatti qui da noi il partito dell'onorevole Bobba, anche grazie al suo celebrato lavorio, ancora si deve riprendere dalla batosta. Chissà se nel frattempo l'onorevole se n'è accorto (e se se ne sia accorta la Forte, soprattutto sulla propria pelle). 


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema non è la Forte, ma quelli che sono stati eletti nella sua lista o ancor più cooptati per il ballottaggio. E lì di politica ce ne trova ben poca, o cioè si, perchè pur di vincere si raccatta ogni cosa. Si ritenga fortunata, non scambi Mosca o il suo vispo vicesindaco con la compagnia della Forte.
Zipzip

Amare Crescentino ha detto...

Io non conosco gentile Zip Zip la geografia spezzettata della politica vercellese. So solo che è una città che non avrebbe bisogno di tutti sti casini

mauro novo ha detto...

e che avrebbe bisogno di essere governata, mi duole dirlo ma la giunta di centro destra che ha preceduto questa ha lavorato molto meglio, la città era almeno culturalmente molto viva , ora un mortorio
mauro novo

Anonimo ha detto...

The M.A.T. si accontenta di vedere le pagliuzze che cadevano per strada mentre si portavano a casa le travi.
The fleas hunter