martedì 29 marzo 2011

Aiutare i più deboli: l'assessore Malara

La crisi economica in Italia non accenna a terminare. Anzi la forte disoccupazione soprattutto giovanile,il forte ricorso alla cassa integrazione e la precarietà ci fanno stare in un tunnel dove non si intravvede la via d’uscita. A Crescentino la situazione è ancora più drammatica a causa della chiusura della Teksid e della crisi dell’Italcardano, della Filca e di numerose altre piccole aziende. Di fronte a questo peggioramento della crisi economica il Comune si trova a fronteggiare situazioni drammatiche con pochi mezzi economici soprattutto a causa dei tagli imposti dal governo nazionale. Nonostante ciò l’Amministrazione Venegoni è riuscita a investire una grossa somma di oltre € 500.000 per le politiche sociali. Con queste somme abbiamo cercato di migliorare la qualità della vita e di alleviare le sofferenze delle famiglie crescentinesi. Gli interventi nel 2010 sono stati diversi: 1) Iniziamo dal Natale solidale dove sono stati distribuiti 250 buoni da € 30 caduno a circa 70 famiglie in difficoltà (minimo 2 buoni per nuclei di 1 sola persona fino a un massimo di 6 buoni per famiglie numerose). 2) Si passa poi al Banco Solidale dove 75 famiglie più bisognose ricevono la fornitura mensile di generi alimentari di prima necessità con la collaborazione della locale Protezione Civile e Croce Rossa Italiana. 3) Abbiamo incrementato la consegna a domicilio dei pasti ad anziani soli e in difficoltà. 4) E’ stato effettuato in collaborazione con l’AVULS un progetto per la consegna a domicilio dei farmaci ad anziani soli e senza parenti. 5) Sono stati spesi dal Comune nel 2010 €172.000 per il pagamento totale o parziale delle rette della mensa dei bambini appartenenti a famiglie in difficoltà economiche. 6) Abbiamo stipulato tra Comune e CRI una convenzione per il trasporto gratuito degli ammalati residenti a Crescentino verso le strutture sanitarie con reddito ISEE pari a € 7.500 con spesa a totale carico del Comune. 7)Grazie a un lavoro di sinergia con il CISS sono stati erogati da parte del Consorzio circa € 80.000 di contributi economici per l’anno 2010. Certo molte altre cose hanno bisogno le famiglie crescentinesi che non arrivano alla fine del mese o i giovani che non riescono a crearsi una famiglia per mancanza di un posto di lavoro. Ma come diceva madre Teresa di Calcutta: “Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe”. Dott. Demetrio MALARA Assessore alle Politiche Sociali e Sanità

6 commenti:

Anonimo ha detto...

visto la difficoltà del paese e i suoi abitanti,le spese effettuate per il restauro dei portici potevano essere rinviati...con quei soldi tanti crescentinesi avrebbero potuto goderne..invece ci accontentiamo di vedere i portici abbelliti!...madre teresa ne sarebbe sodisfatta!..il cemento viene prima del pane...

rob ha detto...

Complimenti. Spesso i soldi investiti - e non "spesi" - in servizi sociali e cultura paiono buttati via. Il vizio, vizietto, viziaccio, di non riconoscere il circolo virtuoso della prevenzione è spesso presente. Investire in servizi sociali e cultura rimanda è un tempo periodo. Rimanda a un periodo lungo e alla lungimiranza degli amministratori. Avanti così, allora. Perché spesso, prima ancora della crisi economica, serve medicare la crisi delle coscienze. Il farmaco? La buona politica. Cordiali saluti.

Laura R. ha detto...

Concordo quanto scritto da ROB
Bravo!!
Avanti così, allora

Anonimo ha detto...

L'unico che non riceve mai un "bravo", "bene" da L.R. è Saint-Just.
Ma è un'ingiustizia però.....
Ma cosa ha detto rob? Boh, non ho capito niente.
Cordiali saluti
S.J.

rob ha detto...

S.J., le trasmissioni andranno in onda in forma ridotta per adeguarsi alle capacità di comprensione dell'interlocutore: ho cercato di dire che spesso, nei bilanci comunali, i primi capitoli che si segano sono quelli di Cultura, Servizi Sociali e Sport. Come se fossero soldi buttati via. Io sostenevo la tesi, invece, che quei soldi servissero per prevenire maggiori spese poi. E per cementare una comunità. Solo che lo comprendono in pochi. Infatti S.J. nemmeno ha capito quel che ho scritto.

Cordialità.

Anonimo ha detto...

Ah ..ecco, bastava dirlo subito.
La ringrazio per la comprensione, come tutti sanno Saint-Just non capisce bene il linguaggio degli Illuminati.
Il suo discorso mi ricorda quello di Maria Antonietta .. Regina, il popolo non ha pane! S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche.
Almeno qualcosa sotto i denti mettevano, con la cultura mangiano aria.
S.J.