mercoledì 30 marzo 2011

L'accusa, la difesa

Da La Stampa edizione di Vercelli 30 marzo 2011 Abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Sono due le ipotesi accusatorie mosse al sindaco Marinella Venegoni nell’informazione di garanzia emessa dalla Procura della Repubblica di Vercelli. A far scattare il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari a carico del sindaco, difeso da Cosimo Palumbo del Foro di Torino, è la vicenda del campo nomadi di Strada Torino. In qualità di sindaco, avrebbe, secondo l’accusa, realizzato una lottizzazione abusiva con l’insediamento di due container sul terreno di proprietà comunale, che nel piano regolatore ha destinazione agricola. L’abuso d’ufficio si profilerebbe nell’azione di aver ordinato la costruzione di un basamento per i container ad una ditta, utilizzando così fondi comunali per compiere un’opera abusiva. La ditta crescentinese potrebbe essere coinvolta nella vicenda giudiziaria. Si aspettava la notifica da parte della Procura? «Non me lo aspettavo assolutamente. Non pensavo che qualcuno mi desse un premio per aver compiuto un gesto umanitario, ma certo nemmeno attendevo un’informazione di garanzia». E sulle ipotesi d’accusa?«Mi dispiace tantissimo non essere stata interrogata, si potevano chiarire prima diverse inesattezze. Sulla vicenda dell’abuso d’ufficio sono come caduta dal pero: abbiamo richiesto i container alla protezione civile, per ospitare famiglie, con minori, senza un tetto alla vigilia dell’inverno. La realizzazione del basamento è stata disposta dagli uffici su richiesta della Protezione civile: io non ne ero al corrente». Un insediamento che quando è diventata sindaco ha trovato in strada Torino? «Questo campo è lì da oltre 20 anni. C’era un’ordinanza di abbattimento dal 2009 e nella primavera dello stesso anno avevo l’obbligo di farla eseguire. E l’ho fatto, tanto che smantellando le baracche, i rom si sono trovati senza un tetto».I container dovevano essere una soluzione definitiva? «Assolutamente no. Nelle delibere abbiamo sempre scritto che si trattava di un insediamento provvisorio: in attesa di costruire un campo nomadi regolare. Con gli oneri che deriveranno dall’impianto sperimentale di bioetanolo della “Mossi & Ghisolfi” abbiamo in programma la costruzione di un campo nomadi regolare, in zona Gianoli». Quindi si è trattato solo di un intervento sociale? «È stata una scelta umanitaria: queste persone per me sono uguali a tutti gli altri cittadini residenti. Sono da tanti anni regolarmente iscritti all’anagrafe del Comune. Impieghiamo, lo sanno tutti, fondi per gli sfrattati e le altre persone bisognose. E comunque ribadisco che sarebbe stata una soluzione temporanea e lo dimostra il fatto che ora è stato tutto smantellato. I cittadini per me sono tutti uguali, li ho trattati come dice la Costituzione». Dall’opposizione arrivano già le prime richieste di dimissioni... «Chiederle a chi compie un gesto umanitario è davvero un segno di spessore politico». Laura Di Caro

10 commenti:

Si son proprio io ha detto...

Articolo in prima pagina da far rabbrividire. E poi avete il coraggio di dire che Berlusconi influenza i mezzi di informazione

rob ha detto...

L'informazione di garanzia al Sindaco è sempre una bella bombetta, gettata in pasto all'opinione pubblica. C'è informazione e informazione. Informo che informazioni di questo tipo si inquadrano in un canone di guerriglia "partitica" (la versione rotta e corrotta di "politica"), agitata da cattivi strateghi. Gli stessi strateghi (da Risiko) che ora chiederanno le dimissioni, gesto di per sè ridicolo e squalificante per i promotori. Di azioni simili sono lastricati i consigli comunali di tanti paesielli in Italia. Film già visti.

Piena solidarietà al Sindaco Venegoni. Di tutta questa storia gioveranno solo gli avvocati, che avranno più lavoro; le casse comunali - foraggiate anche dai soldi di chi ora «si costerna, s’indigna, s’impegna»
- patiranno l'onere delle spese legali. Soldi in meno per la comunità. A farne le spese - già, le spese - i cittadini, che avrebbero volentieri fatto a meno di questa cagnara.

mario ha detto...

Le opere umanitarie non sarebbe meglio farle con i propri soldi e in sordina?

cicerone,dal De officiis ha detto...

Alcune considerazioni

per prima cosa non mi piace la strumentalizzazione che alcuni esponenti della minoranza fanno per l'avviso di garanzia da Lei ricevuto.

Pur ritenendo che il fine non giustifica i mezzi , MAI , è lampante che nel suo comportamento non c'è traccia di interesse e di utile personale .
Il fine era ed è totalmente umanitario.
Fosse stato cosi' , almeno una volta soltanto, per Silvio.

Chissà se gli ambiziosi Manichei che urlano dimissioni sottoscriverebbero una garanzia di dimissioni CERTE , se fra qualche anno avverandosi i loro sogni , gli capitasse anche a loro un avviso per futili motivi.??

Qua finisce la mia solidarietà nei suoi confronti e iniziano alcuni brutti dubbi.

Lei scrive
-
Nelle delibere abbiamo sempre scritto che si trattava di un insediamento provvisorio -
Potrebbe cortesemente spiegarmi il senso dei 50000 euro chiesti in regione (poi negati)
a fronte di un programma di spesa visibile ancora

http://www.crescentinoricomincia.com/?p=1101

scavi , allacciamenti , illuminazione , fino a dare un aspetto gradevole e accogliente ad un qualcosa che si sapeva provvisorio ??

Lei scrive ancora

La realizzazione del basamento è stata disposta dagli uffici su richiesta della Protezione civile: io non ne ero al corrente».

Non capisco , gli “ uffici “ decidono lavori , spese senza una delibera , senza un incarico di almeno un assessore ?? Vige l'anarchia in Comune??
Se qualche dipendente agisce autonomamente , senza chiedere permesso va cacciato immediatamente .


Qui mi ricorda Silvio quando dice che non si occupa di acquisto diritti cinematografici.
E accetta che dipendenti per loro utile gli fanno pesantemente “la cresta” usando società estere

Marinella ha detto...

Caro Rob, il Comune non pagherà l'avvocato. Grazie, però

rob ha detto...

Caro Sindaco, grazie per la risposta. Sapere che il Comune non pagherà le spese legali è un sollievo per le esangue casse dello Stato tutto, ma non è giusto. La comunità tutta dovrebbe partecipare a questa vicenda e il soldo era un buon modo per chiederne il coinvolgimento.

Chi ha ordito la trama deve essere denunciato. Politicamente. Denunciare loro è gli Odi Di Partito.

In un altro Comune, lombardo, anni fa un consigliere di minoranza leghista, fra l'altro amico da sempre del sindaco in carica di allora, denunciò proprio il Primo Cittadino per una storia di rifiuti tossici (batterie) abbandonate per il paese. Sindaco, denunciato per responsabilità oggettiva. Anni dopo arrivò il prosciogliemento. Commento del leghista: «sapevo che non c'entravi, ma dovevo farlo. Eravamo in campagna elettorale». Che schifo, eh? In quel caso, il Comune - cioè tutta la comunità - pagò le spese legali ("legali" inteso come "di legge", ma anche come Lega Nord).

Ancora SOLIDARIETÀ, caro Sindaco. Con l'orgoglio di sapere che persone come Marinella Venegoni si prestino per la Cosa Pubblica, altrimenti faccenda privata dei soliti furbetti del quartierino.

Cordiali saluti.

Giuda ha detto...

Cara Marinella lei sa che in una sera di estate un tizio dalle parti della posta disse proprio così: lasciamola andare avanti che Mosca se sene accorge la fa a pezzi. Lo sa? Almeno ci crede?

mv ha detto...

Caro Giuda, con quel nome così gravido di storie, "andare avanti" dove? Di che cosa sta parlando? Ho violato il sacrario maschile e debbo pagare eh?

Giuda ha detto...

No guardi non fraintenda, volevo solo dirle che magari lei non sa riconoscere i nemici che si presentano come amici. Andare avanti a fare il campo

Anonimo ha detto...

... se per un un pò di cemento si arriva a un avviso di garanzia, cosa dovrebbe succedere a chi costruisce una villa faraonica in zona agricola senza avere i requisiti di coltivatore/imprenditore agricolo ???
Speriamo che un giorno non lontano la stessa persona/ente indaghi...
un cittadino