giovedì 20 giugno 2013

Il mio patrimonio musicale alla Biblioteca di Torino per la Festa della Musica

                         
Ho deciso di donare alla Città di Torino tutta la mia discografia. Tra longplaying in vinile, cd, VHS, libri, memorabilia sono circa 20.000 pezzi. 

L'atto simbolico della donazione è stato oggi alle 13. Il 21 giugno è la giornata mondiale della Festa della Musica: nello studio del Sindaco, Piero Fassino,  alla presenza dell'assessore alla Cultura, Braccialarghe, e del direttore generale delle Biblioteche di Torino Paolo Messina, ho spiegato che questa mia donazione consentirà la costituzione di un patrimonio pubblico molto raro nel nostro Paese, dove le biblioteche specializzate - se si esclude la Discoteca di Stato a Roma e una privata a Milano della quale non conosco il nome - hanno dotazioni (quasi) esclusivamente di musica classica, ma poco o nulla di musica popolare. 
Naturalmente, ho tenuto ancora un migliaio di pezzi, che possono servirmi per il lavoro che continuo a fare per il mio giornale, ma la  donazione ormai in possesso dell'Istituzione gia' offre all'uso pubblico un patrimonio culturale non comune per lo studio del costume contemporaneo.
Non è un distacco facile, ma ho l'orgoglio di dare un contributo  interessante, che troverà' collocazione fisica nella bellissima Biblioteca Andrea Della Corte, alla Tesoriera di Corso Francia, specializzata nella musica.

10 commenti:

Ossvatore Romano ha detto...

Perché non ne ha donato almeno una parte alla Biblioteca del Comune di Crescentino, sàrebbe stata la creazione di polo culturale raro che avrebbe portato sicuramente un bell'indotto alla città...! Che occasione persa....complimenti! Da questo si vede quanto lei in fondo tiene al suo paesello....

MV ha detto...

Gentile Osservatore Romano, la ringrazio della domanda come si dice in questi casi. Lei l'ha rivolta certo in modo retorico, tanto per buttarmi un po' di schizzi addosso, ma io ci ho pensato eccome. Però non ci sono le strutture, non abbiamo nemmeno il personale del Comune in questo momento, sarebbe diventato un problema invece che una risorsa, e poi sa che ci sono sempre quelli come Goebbels, che quando sentono parlare di cultura mettono mano alla pistola. Ventimila dischi sono tanti, richiedono uno spazio e tecnologie per mettere in rete, a disposizione di tutti. E questo accadrà alla Tesoriera che è un raro esempio di biblioteca musicale in Italia. Smembrare, sarebbe stato togliere al corpus il suo valore. Forse quando morirò lei manderà qui finalmente un post soddisfatto dell'avvenimento di cui si parla (ma sarà comunque il numero 2, dietro Lorini).

Anonimo ha detto...

I primi due allora li conosciamo, sono gli ultimi che non è possibile conoscere perchè se ne aggiungono continuamente.....
Ma sempre idee funeste... come se non ce ne fossero già abbastanza senza evocarle.
Penso sia stata una decisione saggia.. una volta tanto.
Osservatore

mauro novo ha detto...

la tua decisione Marinella ti fa onore, ho letto l'articolo su la stampa stamane e mi sono anche un po' commosso,
mauro novo

multi-nickname ha detto...

COMPLIMENTI.!!!
Detto da uno che in questi anni l'ha spesso criticata ,secondo me sempre a ragion veduta, vale di più.

Ripeto , complimenti.

Si tratta di una collezione importante , con anche un valore assai importante , che avrebbe fatto felice tanti collezionisti e ricercatori da un lato e le sue tasche dall' altro.

Però cedere la ricerca di una vita può anche essere appagata più che dal denaro , dalla consapevolezza che si trova il un posto dove viene catalogata , valorizzata e resa fruibile facilmente a tutti.

Concordo pienamente che ciò non era fattibile a Crescentino.

saluti

Anonimo ha detto...

Però, già che c'era, poteva cedere anche la puzza della centrale a biomassa, non capisco, i dischi non possiamo permetterci di tenerli e la puzza sì? Così rischia di essere ricordata solo per quella.. sarebbe un'ingiustizia.
Amnt

PS
Vada a sentire in zona che bei miglioramenti ci sono stati... passata la festa dei controlli gabbato lo santo.

anonimo Leo. ha detto...

Il sindaco, o la Sindaca di Crescentino che lascia i suoi dischi a Torino perchè a Crescentino manca una struttura adeguata? Intanto auguro una lunga vita al sindaco, pardon, Sindaca. E se nel frattempo si desse da fare per realizzare una struttura idonea nel Comune che amministra? Tanto a Torino nessuno saprà del suo lascito, a Crescentino magari si. Un anonimo Leo.

Il Ragno ha detto...

Sarebbe stato sicuramente un bel gesto da parte Sua effettuare un lascito anche minimo alla Biblioteca di Crescentino, magari utilizzando per l'ascolto l'impianto del buon Paolo Fogliato che attualmente, mi pare, giaccia abbandonato in Comune ..

mv ha detto...

Io avevo lasciato 50 colonne sonore l'altra volta, signor Ragno. Ho detto mille volte a tutti quel che stavo facendo a Torino, nessuno ha avuto l'idea di dirmi ma perché non li lasci qui. Mi creda sarebbe stato un problema e non una risorsa, tutto questo, a Crescentino. Sa quanta gente sta lavorando alla catalogazione, alla Tesoriera? E guardi che in casa Fogliato non c'era più nulla, quel poco l'avevano preso gli eredi.

Il Ragno ha detto...

Grazie Marinella della precisa risposta.
Due considerazioni:
1) non si stupisca se nessuno in Comune ha colto il valore culturale e di vita (la sua) del lascito. Necessita aver vissuto la musica per coglierne ed apprezzarne l'essenza e non mi pare che nell'arco costituzionale rappresentato in Comune vi siano troppi campioni in tal senso.
2) effettivamente avevo sottostimato la struttura necessaria a trattare adeguatamente un tale volume. Chiedo scusa.
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Spero solo di poter consultare quanto prima alla Tesoriera la collezione con la speranza che lei possedesse tutti i migliori titoli del Progressive Italiano ...

Saluti