martedì 14 ottobre 2014

Amarcord con Fegiz, il '94 e il mio primo mandato

Ieri mentre attraversavo le colline brumose sulla strada Crescentino-Montiglio-Frinco-Castello D'Annone-Rocchetta Tanaro, con tutto quell'ambaradan di alluvioni intorno e qui per fortuna no, mi sono ricordata dell'orrido autunno 1994, 20 anni fa. 

Come se fosse oggi, ma un giorno di novembre. Il Po era al massimo. Pioveva sempre. Mancava la luce, faceva freddo e avevo acceso il camino. Mi stavo cucinando un uovo quando è suonato il cellulare (diggià) e ho sentito la voce di Alessandra Comazzi che mi diceva: "Si dice che Mario Luzzatto Fegiz si sia suicidato impiccandosi in bagno". 
Ho visto tutto viola intorno a me, ho spento il fuoco dell'ovetto delle mie gallinelle. Fegiz per chi non lo sapesse è un mio collega del Corriere della Sera, al quale sono molto affezionata. Ho cominciato a chiamare tutti i colleghi, nessuno sapeva nulla. Ma uno di loro ha fatto quel che io non volevo fare, e ha chiamato direttamente Mario, che ha risposto e ha riso un sacco sul suo supposto suicidio. Telefono a mia volta, ridiamo. Sollievo.

Ieri anche Fegiz era alle Cantine di Giacomo Bologna, a Rocchetta, dove Paolo Conte (che vive lì vicino, a Scurzolengo) presentava il nuovo disco. Ho ricordato l'episodio, abbiamo nuovamente riso. Siamo due pensionati d'oro (si fa per dire, e per ora, finché non ci toglieranno la pensione, perché il nostro settore attraversa una crisi gravissima...) semilavoranti, io molto più di lui che è un pigro distratto.

Ma Mario si è anche ricordato, lui, che l'anno dopo sono diventata sindaco, e una notte di autunno, sempre come ora, è cominciato a piovere e l'emergenza è ricominciata a salire. Avevamo avuto 2 ragazze morte, a Crescentino. Mi ricordo solo l'ansia, io.

Mario mi ha detto che una sera mi ha chiamata, verso le sette: "Ciao, io sono dai Take That e tu?".
E a quel punto mi sono ricordata io. 
Gli avevo risposto al telefono mentre ero di fronte alla casa degli Ulla in via Po. Stavo andando a bussare porta a porta, per dire a tutti di tranquillizzarsi che il Po non era in quel momento pericoloso, l'onda si era fermata.
E gli risposi: "Io sono sul Po".  
Vent'anni, quasi. Pensa te. 




6 commenti:

unknow ha detto...

Già nel '94 Marione attribuiva Helter Skelter agli Stones? :)

mauro novo ha detto...

impossibile non ricordare 20 anni fa, non solo perchè una parte della mia esistenza e' finita quella notte tremenda , in un attimo, ho perso tanti ricordi.
Ma soprattutto per quelle due ragazze e per quella morte assurda e ancora dopo 20 anni, incredibile.
Io spero che si faccia qualcosa per ricordarle tra due settimane quando ci sarà il mesto anniversario
mauro novo

MV ha detto...

Ah Unknow, questo e altro)))

MV ha detto...

Ah Unknow, questo e altro)))

MV ha detto...

Caro Mauro, durante il mio primo mandato ho dedicato una piazza alle Sorelle Ierinò, e ho poi partecipato all'inaugurazione sotto il mandato di Greppi. Giusto per ricordarlo. Povere ragazze, che fine terribile. Qualcosa di analogo è appena successo a Marciano, ancora con due sorelle vittime se ho capito bene il TG.

mauro novo ha detto...

e' stato meritorio dedicare la piazza a quelle ragazze, perchè in questo modo si e' obbligati e ricordare e a non dimenticare
mauro novo