giovedì 21 maggio 2015

I record dell'autobus che va a "letame di mucca"

Dal Corriere della Sera online. 

Record di velocità per l’autobus
che va «a letame di mucca»

Un autobus inglese alimentato a biometano ha superato i 120 km/h. Una
vittoria per i carburanti puliti. Il bus è stato ribattezzato «Bus Hound»

di Carola Traverso Saibante

Il bus è stato ribattezzato «Bus Hound» in onore dell'auto supersonica, la Bloodhoud, che mira a superare le 1000 miglia l'ora (1600 km/h) entro il 2016Il bus è stato ribattezzato «Bus Hound» in onore dell'auto supersonica, la Bloodhoud, che mira a superare le 1000 miglia l'ora (1600 km/h) entro il 2016
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L'autobus che viaggia grazie a un carburante ottenuto a partire dal letame di mucca ha stabilito un nuovo record di velocità in Inghilterra. 
Un record «pezzato»
É dipinto di bianco&nero a chiazze, come una mucca Frisone, per ricordare visivamente a tutti da cosa è alimentato il suo motore: da biometano ottenuto a partire da letame di vacca. Normalmente passa le sue giornate nella città di Reading, nel sud dell'Inghilterra, dove trasporta regolarmente i passeggeri, e fa parte della flotta di bus cittadini. Questo veicolo per il trasporto pubblico ha avuto ieri un teatro speciale dove esibirsi: la pista di collaudo ad alta velocità Millbrook a Bedford. Ed è proprio lì che, in una prima assoluta di corsa di un autobus su tale circuito, «l'autobus a popò» - come viene chiamato da tutti – è stato portato al suo limite di velocità (asportando per l'occasione il limitatore di velocità normalmente tarato a 90 km/h). E ha toccato i 123.57 km/h, stabilendo il nuovo punto di riferimento da battere per un bus di linea su strada. 
Una mobilità sostenibile 
Il bus è stato ribattezzato «Bus Hound» in onore dell'auto supersonica, la Bloodhoud, che mira a superare le 1000 miglia l'ora (1600 km/h) entro il 2016. L'azienda di trasporti di Reading, la cui flotta è composta al 38 per cento di veicoli «ultra-puliti» tra cui 34 alimentati a gas, ha voluto così dimostrare la fattibilità e credibilità di un mezzo di trasporto alimentato «a letame». Il biometano è infatti un gas ottenuto dalla raffinazione e purificazione del biogas che derivano dalla digestione anaerobica di sostanze organiche. Le sostanze organiche possono essere di varia natura e genere: la soia, piuttosto che gli escrementi umani e scarti alimentari– come nel caso degli autobus di Bristol – o, appunto, il letame. «Volevamo scacciare l'immagine del trasporto su bus come qualcosa di sporco, puzzolente e lento – ha dichiarato il capo progetto John Bickerton – siamo moderni, veloci, e in prima fila nell'innovazione».  
Biometano nostrano 
É un metano rinnovabile, non estratto dai giacimenti, dunque più sostenibile del metano fossile. A differenza degli altri carburanti come la benzina, gasolio e gpl, il metano non viene trasportato su gomma, ma viaggia attraverso il metanodotto nazionale. Almeno in Italia, che da questo punto di vista è ben più all'avanguardia dell'Inghilterra, dove esistono solo 7 distributori attivi in tutto il Paese, contro i circa 1000 distribuiti sul nostro territorio (negli ultimi anni siamo stati superati solo dalla Germania). Le più moderne tecniche di raffinazione del biogas permettono di raggiungere una concentrazione di metano fruibile pari al 98 per cento. Alla luce di questo dato, un paio di mesi la nostrana Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha approvato le direttive per la connessione degli impianti di biometano alle reti del gas naturale (46/2015/R/gas). Il metano che arriva da fonti organiche, come gli escrementi, potrà dunque in un futuro prossimo alimentare anche le nostre auto. E non stupisce che il bus a biometano abbia battuto il record: il metano, abbinato a motori appositamente tarati, ha un'efficienza superiore alla benzina, ed è quindi in grado di raggiungere maggiori prestazioni. Il record di velocità per un'auto di serie alimentata a metano è quello della Bugatti, che esibì una prestazione superiore a quella ottenibile da una normale alimentazione a benzina: 344.7 km/h, un record stabilito nel lontano 1994.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

E poi si lamenta dei suoi concittadini... ma sono dei santi.. hanno una sopportazione infinita, loro si che meritano un monumento.
Donatello

Viaggiatore ha detto...

Cara Signora, viaggio spesso per lavoro e in Nord Europa è normale avere impianti per la produzione di riscaldamento e energia, anche utilizzando i rifiuti domestici. Fa molto freddo e ci si scalda con cifre civili e si elimina il problema della spazzatura. Non c'è niente di strano.

MV ha detto...

E' lei Donatello che non ha mai neanche girato un angolo di strada, che ci posso fare io?

Anonimo ha detto...

Cosa vuole MV, sono fortunato, per sentire la puzza del biometano non devo nemmeno uscire di casa.
Contribuisca a ridurre lo spreco di risorse della Terra anche lei, invece sprecarle per cercare gli odori in giro per il Mondo si faccia un giro a km zero dove già sa, e ci porti anche Viaggiatore alla scoperta dei posti pittoreschi nostrani.
Magellano

Marinella ha detto...

Caro Magellano, una domandina facile facile: ma se la cosa è insopportabile, perché non vi attivate come abitanti, come faceste durante il mio mandato? L'Arpa potrebbe rimettersi in gioco, chiamata dal Sindaco, e così l'Ufficio Tecnico che potrebbe riaprire il fascicolo, e il permesso...

Anonimo ha detto...

Per restare in tema.. bovino, il proverbio recita "chiudere le stalle dopo che i buoi sono scappati"
Ci si è provato a fare i Don Chisciotte contro i mulini a vento (sempre per restare in tema..). Ma il risultato è stato logicamente lo stesso che nel romanzo.
Ora si tratta di capire chi ha aperto i cancelli e messo in funzione i mulini a vento.. Un'idea l'avremmo anche..
De Cervantes

MV ha detto...

Lei ha solo voglia di spandere digestato, mio caro. E visto che parla di un mulino, ricorderei più che altro quello che poteva essere attivato 3 o 4 anni fa, facendo guadagnare al Comune dunque a tutti 18 mila euro l'anno, ma c'era qualcuno che si è messo per traverso, e il mulino è ancora lì fermo. Belle imprese eh.

Anonimo ha detto...

E' anche vero che il mulino 1.0 prevedeva lo smantellamento della Sacra Ruota, che sarebbe finita a marcire in qualche prato.
Lei ha fatto gli stessi errori che sta facendo il Grande Bluffatore, pardon, rottamatore, decide per gli altri. Le cose per riuscire bene devono essere fatte insieme a chi ne viene coinvolto. Le era stato detto che la CH4 avrebbe dato problemi, li ha ascoltati? NO. Altri sindaci lo hanno fatto e le centrali le hanno poi osteggiate. E basta con la storiella del riscaldamento, i danni collaterali sono enormemente superiori. Certo, per chi abita da un'altra parte chissenefrega se le case degli altri non valgono più niente.
Sancio senza panza

MV ha detto...

Caro senza Panza, lei non solo è senza panza, ma non ha la minima idea di cosa significhi amministrare. La storia della ruota era tutta da decidere, furono messi intenzionalmente per traverso altri personaggi sollecitati, ignari strumenti, perché il mulino non andasse a buon fine. Questa è la verità. In quanto al riscaldamento delle scuole, quella è stata l'unica sacrosanta ragione la CH4, e se si collegassero anche le Elementari sarebbe tutto a vantaggio della collettività.