domenica 12 luglio 2015

Il mercato, le scuole (ossessioni venegoniane 1)


Ho visto l'esordio modesto del mercato domenicale, e anzi c'erano un po' di banchi. Lodevole tentativo, auguro vada bene ma i supermercati ormai sono aperti la domenica e gli ambulanti hanno voglia pure loro di andare al mare. 
Mi sono ricordata che ai miei tempi con grande fatica avevamo aperto un mercato dedicato al Villaggio Fiat, e dopo qualche tempo scomparve per mancanza di materia prima, che sono appunto gli ambulanti. 
Quel che ci vorrebbe, sono i mercatini, la domenica. Ma anche lì si dovette recedere: 2 funzionari su 2 dichiararono che non si potevano fare, mi misero con le spalle al muro e amen: dovetti rinunciare a questo sogno che secondo me avrebbe portato in città gente dalla collina, la domenica, e fatto vendere qualcosa ai negozi che bontà loro avrebbero voluto rimanere aperti. 

Le scuole
Ho letto sulle cronache e mi hanno raccontato delle reprimende sulla mancata ristrutturazione delle Scuole Medie. Il Sindaco ne parla in ogni occasione, come se noi (ma soprattutto io, dai) fossimo indifferenti all'argomento. 
Farei volentieri a meno ma sono costretta per amor di verità a ricordare a tutti che sulle scuole crescentinesi la mia Amministrazione ha veramente lavorato molto. Tutti ricorderanno che le Elementari furono messe a norma grazie a un congruo finanziamento statale, e furono poi ridipinte e colorate all'interno di colori allegri che alla Sovrintendenza non piacquero. 
Fu completata e rinnovata la Scuola dell'Infanzia, pure su un progetto un po' così che non piaceva a nessuno ma c'era, e poi le maestre chiesero varie modifiche e pure quelle furono fatte. 

Ruppi le scatole al mondo intero riuscendo ad avere il contributo della Provincia (che ci amava tanto, santo Vercellotti martire) per ridipingere la facciata del Calamandrei. Finita poco prima delle elezioni l'anno scorso, grazie a preghiere quotidiane all'attuale Vicesindaco la cui ditta aveva vinto l'appalto, adesso è come la potete vedere se ci passate davanti. Già delabrée, poveraccia, squagliata, pronta a una ulteriore tinta che arriverà fra una cinquantina d'anni se tutto va bene. 
Spero tra l'altro che il Vicesindaco si ricordi di cancellare quella bestemmia che troneggia ad alte lettere sul muro, a completare lo squallore delle cacche dei piccioni arrivate ormai in mezzo alla strada dell'ex autoscuola Vigé, di proprietà di una società della quale fa parte pure il Sindaco (a quel che mi ricordo: e mi ricordo perché una settimana sì e una no gli facevo telefonare pregando di togliere cacche e piume dall'asfalto, ché sembrava una stalla. Ora spero si telefoni da solo, ma chissà se gli telefonavano pensandoci bene).
Bene, mancavano le Medie. Piaccia o non piaccia, si era intanto pensato di risolvere il problema del costo del riscaldamento con la CH4, ma leggo che i proprietari non sono cambiati, continuano con la loro plateale indifferenza che tanto ha castigato la città e non hanno tra l'altro nemmeno mai pagato una lira prevista dal protocollo d'accordo (e mi risulta che questo sarebbe già un bel punto per fargli chiudere bottega, s'informi il Sindaco se gli interessa). Tace il consigliere Mosca, un tempo così attivo nel campo portavoti ed ora in letargo, svegliatosi solo un momento per turbamento da migranti e bella foto in bretelle. 
L'ordine di cambiare gli infissi alle Medie era arrivata in Comune quasi in contemporanea con la lettera d'amore di Allegranza del 18 febbraio 14. Questa non è una scusante, se non che in Comune pensavano tutti che sarei caduta nel giro di 10 giorni e c'era un po', per così dire, di distrazione.
Quando arrivò la lettera di Renzi che chiedeva ai sindaci di segnalare una scuola che aveva bisogno di ristrutturazione, quella segnalammo, la Media. Io all'epoca mi fidavo di Renzi, contavo di farcela e che avremmo cominciato i lavori: com'è noto, non successe nulla. Quando arrivò il richiamo della ASL (o come si chiama quel settore che si occupa di questi problemi), nessuno dico nessuno arrivò con il foglio in mano a dirmi: guardi che... si potrebbe fare così e così. Rischia questo e quello. 
Nessuno, dico nessuno (non mi sono stupita quando Greppi ha cambiato segretario, confesso). 
Morale che c'erano le elezioni, e il resto lo sapete. Fa parte dei miei peggiori incubi. 
Però dire che io me ne fregavo delle scuole no, non si può, nessuno di noi se ne fregava delle scuole. E' stata una priorità dal primo giorno, ci abbiamo speso un sacco di soldi. E di amore. 










1 commento:

mauro novo ha detto...

l'esordio del mercato domenicale non e' stato esaltante ma puo' crescere da settembre in poi, con bancarelle sfiziose e carine, un po' di specialità alimentari , bigiotteria e vestiario e magari qualche vintage. Speranza ci riproverà, lo sa che non e' facile, nessuno ha detto che e' facile rilanciare Crescentino. Poi sembra che parlare di mercatini a Crescentino sia ora che durante la tua amministrazione sia come nominare il nome di Dio invano, quando essi si svolgono in tutto il Piemonte , alcuni con enorme successo, dicasi Borgo d'Ale o Nizza Monferrato,

Mauro Novo