mercoledì 12 agosto 2015

Il dibattito fra le due anime del PD continua, ma che fatica

Ho appena finito di leggere sul blog di Mauro Novo un incandescente dibattito fra perfetti sconosciuti che sfottevano l'uso del copia-e-incolla sui blog.
Io ho certo aperto la strada nel nostro Paesello, non me ne pento e continuo pensando di offrire documentazione interessante a chi segua il dibattito interno al PD.
In questo filone, credo non sia da perdere l'intervista a cura di Francesca Schianchi apparsa su La Stampa dell'11 agosto. Il ministro dell'Agricoltura Martina è un "pontiere" in questo difficile momento di dialogo fra anime opposte dei PD, e qui dice cose che fanno capire come il dialogo, seppur malamente, sia ancora in corso...
MV


Martina: “Chi spacca il Pd fa un piacere alle destre”

“Non credo nella scissione, non c’è spazio a sinistra”
Ministro Martina, lei ha tentato una proposta di mediazione sulla riforma del Senato, ma i senatori della minoranza l’hanno respinta. Deluso? 
«Continuo a pensare che sia possibile un confronto, il Pd deve presentarsi unito a questo passaggio fondamentale. I dati Inps di oggi (ieri, ndr.) sui nuovi occupati sono importanti, dimostrano come scelte sofferte e delicate aprano strade utili per il Paese». 
Chiti dice che con la sua proposta è come navigare verso l’India e ritrovarsi in America… 
«Ai tre senatori che hanno avuto reazioni sferzanti direi di evitare battute e guardare al merito: Chiti nel 1996 c’era, gli ricordo che la proposta del ddl Boschi è coerente con le tesi dell’Ulivo del 1996». 
Cioè? 
«La tesi numero 4 del programma dell’Ulivo recitava: “Il Senato dovrà essere trasformato in una Camera delle Regioni, composta da esponenti delle istituzioni regionali che conservino le cariche locali...”. Con la massima voglia di trovare l’unità, ricordo che siamo arrivati a un passo dal traguardo storico del superamento del bicameralismo perfetto, non possiamo fermarci». 
Traguardo che vogliono tagliare anche loro, ma riaprendo l’art. 2 della legge: perché non si può? 
«Perché siamo a un metro dalla mèta, non possiamo ricominciare da capo: è già successo troppe volte, anche quando il centrosinistra governava». 
Rifiutano la mediazione perché hanno in mente la scissione? 
«Non voglio nemmeno pensarlo. E’ troppo grande e importante il progetto del Pd: per quel che posso, farò di tutto per tenere unito il partito». 
Ma ci sarebbe uno spazio a sinistra del Pd? 
«La storia ha spiegato a tutti noi che, quando la sinistra si divide, l’effetto è avvantaggiare la destra. Io non voglio essere corresponsabile di uno scenario del genere, e sono convinto che anche tra i 28 senatori sono pochissimi quelli che lo immaginano». 
Certo non aiutano a creare armonia certi toni, dal napalm ai vietcong ai gufi… 
«Infatti dobbiamo tutti abbassare i toni e ritrovare il senso di una comunità politica. E dobbiamo essere all’altezza della domanda di cambiamento che l’Italia ci ha rivolto: se il Pd voterà la riforma costituzionale che, dopo anni di discussioni, mette la parola fine al bicameralismo perfetto, nasce la Terza repubblica per davvero». 
E’ importante pure che i voti della sinistra Pd non siano sostituiti con quelli di Verdini, no? 
«L’idea della sostituzione è una ricostruzione usata per battaglia interna che non corrisponde alla realtà: guai se fosse così! Ho sentito gente nel mio partito quasi auspicare questo scenario per poter dire “ecco, vedete, avevamo ragione”: invece il problema è di Fi che perde un altro pezzo. Evitiamo ricostruzioni fantasiose e impossibili». 
A tenere unito il partito non deve pensarci soprattutto il segretario? 
«Certo, prima di tutto. Ma ciascuno di noi ha responsabilità non irrilevanti. Io non ho votato Renzi al congresso, ma voglio cambiare il Paese». 
E l’anima di sinistra? 
«Io chiedo a Renzi di sviluppare alcuni argomenti: innanzitutto, nella prossima legge di stabilità chiederemo che vengano inserite misure concrete di contrasto alla povertà. A settembre, come “Sinistra è cambiamento” presenteremo proposte precise: e, su questo, il presidente non può dirci di no». 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è copia incolla e copia incolla.
Qui è lo spunto per il suo ragionamento, condivisibile o meno, l'altro è un copia incolla, inizio e fine del ragionamento. e nel mezzo c'è il nulla, perchè si riportano le opinioni di altri non volendo e non sapendo riportare le proprie.
Ragion per cui, negli ultimi tempi, di Blog veri a Crescentino ne è rimasto solo uno, questo. L'altro chiamatelo come vi più vi piace.

Riguardo all'argomento del Post - mi sembra evidente che la Sinistra sia altra cosa da Renzi. Quando si schianterà, e si schianterà, farà un bel botto e ci rimetteremo tutti.
Vinavil

mauro novo ha detto...

Caro Vinavil, i copia incolla vengono fatti per suscitare una discussione e per recuperare articoli, interviste e altro per far nascere una riflessione o un dibattito, molti odiano e sottolineano odiano Maurizio D'Angelo che avrà un brutto carattere ma e' una persona intelligente, prima di odiare D'Angelo odiavano me per aver messo su con poco e nulla Mauro at Large, quindi nulla di nuovo sotto io sole,
il blogger di Mauro at large

Anonimo ha detto...

Infatti signor Mauro At Large, suscitano così tante discussioni che non li commenta mai nessuno. Passano a centinaia e migliaia senza destare il minimo interesse. Forse sarebbe meglio pubblicarne qualcuno di meno ma meno robotici.
La differenza con i copia incolla di MV è abissale, se a volte non sono commentati qui lo sono sicuramente in quel di sotto i portici e sono davvero stimoli alla discussione fra "umani"
Vinavil

MV ha detto...

Gentile Vinavil, io la ringrazio molto per questi rarissimi complimenti che mi fanno molto piacere, e soprattutto sono contenta che servano davvero come spunto i pezzi (o gli stralci di pezzi) di vari giornali che pubblico in giornata o al massimo il giorno dopo, stando attenta a far passare delle ore per non danneggiare gli stessi giornali da cui prendo e che vengono venduti in edicola.

MV ha detto...

Caro Mauro, capisco bene la tua arrabbiatura sapendo la fatica che hai fatto a tirare su Mauro At Large che ha cambiato il modo di fare informazione in città ed è diventato un punto di riferimento per le notizie, le recensioni e quant'altro. Ora hai fatto una scelta di avere collaborazioni su svariati argomenti, una responsabilità che ti assumi e che secondo me devi difendere non arrabbiandoti ma con la calma, continuando a credere in ciò che hai deciso di fare e non curandoti troppo delle proteste.
Un blog è una bestia strana, assume le sembianze che il suo autore gli dà, può vivere di molti lettori o di pochissimi ma è legato alla personalità di chi lo fa.
Tu hai veramente fatto tanto, e ti va riconosciuto.

mauro novo ha detto...

Grazie Marinella, la scelta di avere collaboratori l'ho fatta per aprire il blog ad altri argomenti , le contestazioni sono tante, me le fanno anche di persona, come di persona ci sono apprezzamenti per D'Angelo, soprattutto sui temi religiosi che tratta e che hanno sorprendentemente interessato una fascia di lettori . Quindi, nonostante D'Angelo non sia facile da gestire, io continuo, i dati di lettura di quei post sono buoni.
Poi quando c'ero solo io contestavano comunque, SEMPRE!

Mauro

Unknown ha detto...

Certo che quando si decide in modo preconcetto che qualcosa è meglio di qualcos'altro diventa un'esecuzione fatta senza processo. Se non sapete di cosa parlate astenetevi: le mie opinioni sono chiare, spesso un po' forti, ma cristalline; in completa antitesi ovvio con quelle della signora Venegoni. Ma ci sono: non le leggete perché siete di un'altra parrocchia (in tutti i sensi: geografica, politica, relugiosa, di formazione culturale). Se aveste letto non raccontereste queste barzellette sugli "abissi" che separano i miei post da quelli della signora Venegoni. La capacità di dissertare sulle cose l'ho già dimostrata e non riprendo l'argomento qui. Ho già scritto sul Blog di Mauro tutto quello che serviva agli uomini di buona volontà: per gli altri non credo ci siano cure disponibili. Poi se qualcuno si lamenta che non c'è discussione, fatemi vedere le differenze numeriche nei commenti tra i due Blog perché io non la vedo proprio. Non vedo 50/60 commenti qui: un osservatore esterno vedrebbe solo la differenza nei contenuti. Stop.