giovedì 18 dicembre 2008

Riceviamo e pubblichiamo



Appena eletto, Barak Obama ha detto che la strada della ripresa passa dalla scuola e dall'istruzione. Tradizionalmente, la Destra ha un'idea meno forte di questo fondamentale settore, e il Governo Italiano con i suoi tagli e le sue riforme ne sta dando un chiaro esempio. Nel tritatutto finisce, a discesa, pure la nostra Comunità: non è tanto un fatto di bandiera, un dover tener su l'orgoglio locale, quando la desolazione del veder prevalere, quando si tratta di accorpamenti e presidenze, criteri che con la Scuola non c'entrano nulla. E, fatto curioso, tutto questo giro di valzer intorno al Calamandrei avverrebbe all'interno del grande mare della Destra Regnante: è il disegno di una gerarchia di potere, dove la nostra cittadina sta stabilmente all'ultimo posto.


3 commenti:

Unknown ha detto...

Come Associazione Crescentino in Movimento, costituita appositamente da giovani studenti per far fronte al grave disagio che vive la scuola italiana, abbiamo distribuito presso le scuole crescentinesi il seguente volantino con lo scopo di informare le persone sugli efetti delle riforma. Tale iniziativa non ha avuto nessun tipo di risontro mediatico:

LA LEGGE GELMINI DISTRUGGE LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ PUBBLICA!
Il governo Berlusconi, come già avvenuto durante il suo precedente incarico a Palazzo Chigi, perdura
nell’opera di devastazione del sistema formazione, approvando in piena estate - durante un periodo in cui
scuole ed università sono deserte e nel generale rilassamento dei media - la legge 133/2008, legge che
prende il nome dalla sua madrina, il Ministro dell’Istruzione e dell’Università Maria Stella Gelmini,
impegnatasi, attraverso questa iniziativa legislativa al completamento della distruzione di tutti i comparti
dell’istruzione dell’obbligo fino ad arrivare a quelli dell’università.
La scuola pubblica italiana per motivazioni esclusivamente contabili sta ricevendo un attacco senza
precedenti: decine di migliaia di docenti precari, sui quali in questi anni si è basata la scuola italiana, stanno
per essere estromessi dall’insegnamento con un grave danno per gli studenti che non vedranno garantito il
loro diritto ad avere una istruzione proporzionata agli obbiettivi del nuovo millennio.
La scuola elementare, tra le poche eccellenze del nostro paese, con l’introduzione del maestro unico sta per
essere smantellata:
- migliaia di docenti di ruolo e maestri saranno costretti a cambiare le loro sedi con gravi danni per
la continuità didattica;
- con la manovra Tremonti/Gelmini ci sarà una notevole contrazione delle cattedre di sostegno con
gravi conseguenze per gli studenti disabili e le loro famiglie;
- l’introduzione del maestro unico produrrà nell’arco di pochi anni la fine dell’esperienza del
tempo pieno con pesanti ripercussioni di carattere didattico e sociale.
Nel campo universitario ogni università avrà la possibilità di trasformarsi in fondazione privata con una
misura che spingerà sempre di più gli atenei verso una strutturazione privata, poco accessibile alle classi
meno abbienti ed assoggettata ai soggetti privati che finanzieranno la didattica secondo le proprie esigenze
di produrre profitto.
La scuola pubblica italiana meritava ben altre riforme e ben altre risorse. Tagli, pagelle e quant’altro
pianificato dal Governo Berlusconi sulla scuola, stanno per rompere un patto fiduciario tra lo Stato italiano
e i docenti, gli studenti e le famiglie del nostro paese, minando alle fondamenta il diritto ad una scuola
pubblica equa e moderna. Riteniamo che tale disegno sia devastante dal punto di vista sociale, deleterio dal
punto di vista didattico e scellerato dal punto di vista occupazionale.

Anonimo ha detto...

Il passo indietro che ha fatto la Gelmini non convince proprio nessuno. avrebbe fatto meglio a restare sulle sue posizioni e ad essere coerente con le sue idee

Anonimo ha detto...

Farebbero prima a vendere Crescentino a qualche acquirente cinese tanta è la svendita degli ultimi anni