venerdì 29 gennaio 2010

Si farà il nuovo supermercato, dice il TAR



Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) ha respinto il ricorso della Conad sul nuovo supermercato. Aspettiamo le motivazioni della sentenza.
Arriveranno, nei prossimi mesi, almeno una trentina di nuovi posti di lavoro.
Sarà messa in ordine tutta la zona, sistemato il viale che ora è soltanto accennato, dall'angolo di Viale IX Martiri verso Casale.
I proprietari si sono anche impegnati a rinnovare l'Archivio Storico, con un impianto di climatizzazione per non far deperire gli antichi manoscritti.


Ragioneria, il consigliere Bizjak ci dà una mano

Il Consigliere Regionale Bizjak, dopo essere intervenuto al Consiglio Comunale sull'affaire Calamandrei, ha inviato questa lettera all'Assessore Regionale all'Istruzione Pentenero.

Gentile Giovanna Pentenero
Assessore regionale all’Istruzione

Gentile Assessore,
come saprà, la Provincia di Vercelli, con la D.G.P. n. 1 dell’11 gennaio 2010, avente ad oggetto “Piano provinciale di dimensionamento scolastico 2010–2011”, ha deciso il trasferimento della sede della Presidenza dell’Istituto Superiore “Calamandrei” dal Comune di Crescentino a quello di Santhià.
La D.G.R. n. 42–12308 del 5 ottobre 2009, contenente i criteri per la definizione del piano di dimensionamento scolastico, disciplina chiaramente la procedura da seguirsi in materia, in particolare prevede che “Le province, individuati ambiti territoriali subprovinciali omogenei (…) convocano una Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica composta da (…) Sindaci dei Comuni. La Conferenza ha il compito di definire una proposta di Piano Provinciale di organizzazione della rete scolastica che sarà poi approvata dalla Provincia con atto deliberativo a seguito di un processo di partecipazione e concertazione con il territorio”. E’ evidente, dunque, come tale atto fissi e stabilisca la concertazione tra le parti quale punto qualificante della procedura.
Il Comune di Crescentino, pur partecipando a tutti gli incontri indetti dalla Provincia di Vercelli sul dimensionamento della rete scolastica, risulta non essere stato investito, in alcuna occasione, della questione del trasferimento della Presidenza del “Calamandrei”, poiché essa non è mai stata inserita all’ordine del giorno delle riunioni tenutesi in Provincia e citate nella D.G.P. 1/2010.
Il Comune di Crescentino, pertanto, così come il Collegio docenti dell’Istituto, non è stato coinvolto in alcun modo nel processo decisionale, venendo a conoscenza della disposizione solo attraverso gli organi di stampa.
Ho avuto, altresì, notizia che il Comune di Crescentino, contrario in assoluto al trasferimento e disposto a ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale per l’annullamento della D.G.P. 1/2010 nel caso in cui l’Amministrazione Provinciale di Vercelli non provveda alla sua revoca immediata, ha richiesto alla stessa Amministrazione tutta la documentazione citata nella delibera a sostegno della scelta di trasferimento. A tutt’oggi, è pervenuto al richiedente soltanto il verbale della Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica svoltasi il 13 novembre 2009, dal quale, tuttavia, nulla si evince al riguardo.
Tutto ciò premesso, Le chiedo cortesemente di voler procedere, nel più breve tempo possibile, ad acquisire tutti gli atti propedeutici alla D.G.P. 1/2010, al fine di verificare se da essi risulti che la decisione di trasferire la Presidenza dell’Istituto “Calamandrei” dal Comune di Crescentino a quello di Santhià sia stata una scelta condivisa e, dunque, rispettosa della procedura di cui alla D.G.R. 42–12308.
Certo della Sua attenzione e disponibilità, La ringrazio sentitamente e Le invio i miei più cordiali saluti


Alessandro Bizjak

Nucleare, a Saluggia indagine sui tumori


(Da "La Stampa" del 29-1-2010)

ELVIO CHILELLI
SALUGGIA
Saranno incrociati migliaia di dati, vagliate centinaia di cartelle cliniche e schede di ricovero ospedaliero, certificati di nascita e di morte. Così, con l’analisi e l’approfondimento minuzioso dei report, si cercherà di rispondere definitivamente alla più delicata delle domande: la storia «radioattiva» di Saluggia, che dal 1970 convive con il nucleare, ha comportato un aumento anomalo delle patologie tumorali o di altre malattie? In molti lo temono e l’amministrazione comunale ha impegnato quasi 93 mila euro per finanziare un’indagine epidemiologica, presentata ieri pomeriggio.Lo studio richiederà 18 mesi ed analizzerà stato di salute o la causa di morte di ogni cittadino saluggese residente 1981 al 2008. «La salute e la serenità dei cittadini - sintetizza il sindaco Marco Pasteris - devono avere la priorità su ogni diritto. La mia amministrazione ha scelto compatta di perseguire questo cammino, mirato alla tranquillità dei nostri figli».

Seguiranno il progetto tecnici di Arpa (Agenzia Regionale protezione ambiente), dell’Asl locale, per il municipio l’assessore Paola Leone e la consigliera Denis Romeo.Altre indagini, seppur meno dettagliate, erano state realizzate negli anni scorsi ed avevano «evidenziato indizi che meritano di essere approfonditi», ha spiegato Ennio Cadum di Arpa. In particolare si tratta di patologie leucemiche. Anche per questo il nuovo studio, più approfondito, è particolarmente atteso. La conferenza stampa di ieri è stata anche l’occasione di incontro fra l’assessore regionale all’Ambiente, Nicola de Ruggiero, ed il presidente della Provincia, Renzo Masoero. De Ruggiero ha rincarato la polemica delle settimane scorse, su un altro tema legato al nucleare: «La mia è una pressante richiesta perché, come ha chiesto anche il ministro Scajola, si utilizzino i fondi delle compensazioni nucleari, in particolare quelli in possesso della Provincia, per finanziare il monitoraggio della situazione ambientale intorno al sito di Saluggia».

Fino ad oggi la spesa era a carico della Regione che, come ribadito, si disimpegnerà. Nel dettaglio, si tratta dei controlli che vengono eseguiti sulla falda acquifera. Particolarmente importanti, in quanto, sono da tempo presenti tracce di contaminazione radioattiva. E da Masoero arriva una importante apertura: «La sollecitazione dell’assessore regionale è fondata. La valuteremo presto in giunta».

mercoledì 27 gennaio 2010

Il caso Simion, il giorno dopo



Tanti buoni cronisti nascono, in Crescentino, nei blog. Mauro Novo ha preso una sana febbre che lo porta a resoconti puntuali nel profondo della notte, e anche il blog del PD ha riferito con cura del Consiglio Comunale aperto....
....sono contenta di questa crescita, che testimonia il ritorno di interesse alla politica cittadina, dopo anni per così dire di letargo collettivo.
Del caso Simion, l'assessore della Pubblica Istruzione alla Provincia, di più non si può dire ormai.
Oggi gli ho richiesto per fax i rendiconti di 600 mila euro che - ha affermato egli in Consiglio - la Provincia avrebbe speso negli anni per l'Istituto Calamandrei.
Sul resto dei comportamenti, sta a ciascuno di noi giudicare.
Sono rimasta sorpresa del clamore per la piccola frase finale - ulteriormente annacquata nella stesura definitiva dell'Ordine del Giorno - che allude a un esame della possibilità di cambiare provincia. E' un pensiero che è venuto a tanti, non solo in Municipio, in questi giorni in cui è venuta a galla la trascuratezza nei nostri confronti da parte della Provincia di Vercelli.
Ci si spaventa per nulla, o per ben poco, talvolta. Spaventa di più un capoverso, che gesti e situazioni e condizioni perpetrate negli anni.
Comunque, è ovvio che le persone che si riconoscono nel PDL si siano chiamate fuori. Sono di fazioni diverse, ma appartenenti a un unico ceppo, del tutto legittimamente.
E' anche ovvio che l'assessore Simion, un ragazzo così compìto e assertivo per quel poco che ci ha concesso della sua persona, non appare come molto impegnato nella campagna elettorale per PDL, in questo scorcio pre-elettorale....

giovedì 21 gennaio 2010

Quer pasticciaccio della Ragioneria (e non solo)



Lo sapranno quasi tutti, ormai. Un trafiletto su "La Stampa", pochi giorni fa, diceva che la Presidenza dell'Istituto Calamandrei (meglio conosciuto come Ragioneria e basta...) era passata da Crescentino a Santhià.
Siamo caduti dal pero, noi in Municipio. Nessuno ci aveva avvertiti di nulla, possibile? E' caduto dal pero persino il Preside.
Ho chiamato la dott.ssa Nicoletta Ravarino, delegata all'istruzione, donna di ferro dietro i suoi fragili e impeccabili occhialini quadrati. E' caduta dal pero pure lei: aveva presenziato a tutti gli incontri, a tutte le consulte in Provincia, e mai si era parlato di Crescentino.
E allora?
Telefonata in Provincia, richiesta di delucidazioni, funzionaria imbarazzatissima (almeno lei, bontà sua). Dopo un po', abbiamo fra le mani la delibera di Giunta Provinciale dell'11 gennaio 2010, nella quale - en passant - una riga (UNA RIGA) dice: "Trasferire la sede dell'Autonomia scolastica dell'Istituto Superiore Calamandrei da Crescentino a Santhià". Punto, e basta.
Morale: in Consiglio Docenti, scopriamo, del problema non s'è parlato mai. Non se ne fa cenno in alcun verbale delle consulte provinciali, come Nicoletta aveva del resto anticipato.
Insomma, ci hanno fregati. Così, all'inglese, in quella Giunta Provinciale dell'11 gennaio.
Raccogliamo tutto il materiale. Bisogna ricorrere al TAR, e coinvolgere il Consiglio Comunale. Già non abbiamo neanche gli occhi per piangere, e ci tolgono pure la Presidenza di una scuola frequentata in un raggio di quasi trenta chilometri, e da molti studenti dalla Provincia di Torino, con più indirizzi di studio. Eh no, eh.
Intanto Salvatore Sellaro (come gli accade spesso) precorre i tempi. Manda un fax in Provincia e annuncia di cominciare oggi uno sciopero della fame, che interromperà solo quando il Presidente Masoero e l'Assessore Simion alla P.I. (nel frattempo scopriamo che è di Santhià, ci dicono che si vuole candidare a sindaco) verranno a spiegare in Consiglio Comunale le ragioni di questo spostamento.
Ce lo debbono, no? Tra l'altro, Simion manco aveva risposto a una mail della dott.ssa
Ravarino. Si sa che in politica l'educazione è un optional, spesso.
Morale. Tempo 20 minuti dopo l'invio del fax, Simion chiama chiunque e dice che, per carità, lui verrà senz'altro a spiegare tutto in Consiglio, basta avvertirlo.
Tace il Presidente Masoero.
Faremo prestissimo un Consiglio Comunale.

E intanto che ci siamo, diciamolo. Dalla Provincia, noi Crescentinesi che paghiamo le tasse come gli altri, non abbiamo nulla di nulla di nulla, virgola zero.
Dall'estate deve essere approntato ai Cascinotti un dispositivo per la velocità. Ci son stati incidenti, anche gravi. Ma tutto tace.
Dovevano fare la rotonda a San Silvestro nel 2010, è stata rinviata al 2011.
E la Ragioneria? Vedete tutti com'è conciata. Nelle loro mani, pure quella. Una stalla dei piccioni. Da mesi ci sono le transenne per dare inizio ai lavori, di chiusura del tetto, di studio della facciata per ridipingere. Niente anche qui.
Allora, siamo di serie B.? Bene, basta saperlo.
Se gli facciamo così schifo, a quelli della Provincia, prenderemo i nostri provvedimenti. Anche estremi, se è il caso. In fondo, potremmo essere l'ultimo centro della Provincia di Torino, volendolo.....

lunedì 18 gennaio 2010

Per San Crescentino ciao ciao plastica



Ciao ciao plastica! Liberiamo i fiumi, le strade, i mari, le piante.
Ci vogliono 400 anni per smaltire i sacchetti che sono diventati parte integrante della nostra vita di consumatori: una direttiva dell'Unione Europea, applicata già da molti paesi, impone la fine di una stagione tanto negativa per l'ambiente in cui viviamo, proibendone l'uso.
In Italia tale direttiva diventerà attiva solo a partire dall'inizio del 2011: abbiamo pensato di anticipare tale scadenza all'inizio di giugno, in concomitanza con la festa patronale, per evitare l'inevitabile can can che comporta una partenza in blocco, in una Nazione non del tutto ordinata come la nostra.
Oggi abbiamo tenuto in Comune un incontro con i rappresentanti delle varie associazioni dei commercianti, spiegando il nostro progetto, che è stato studiato nei suoi vari risvolti.
L'accoglienza è stata positiva. I nostri interlocutori hanno aderito all'idea, ci sarà un incontro ulteriore nelle prossime settimane per approfondire i vari punti: ma sei mesi paiono a tutti un tempo utile per finire le scorte dei sacchetti di supermercati e negozi; qualche problema al massimo si potrà riscontrare con i visitatori nei giorni di mercato, i cui operatori saranno comunque debitamente e prontamente informati.

Il vantaggio starà (oltre a quello non piccolo di risparmiare al mondo 6 mesi di sacchetti di plastica da parte di più di 8 mila persone) nel fatto che il Commercio potrà prepararsi al futuro, in questo campo, in una stagione non ancora satura come diventerà invece la fine anno: ci si potrà attrezzare per fornire eventualmente sporte biodegradabili ai clienti, e per trovarli a prezzi ancora calmierati. Le Associazioni potranno stipulare accordi fra loro, risparmiando qualche quattrino.

E, insomma, torneremo da San Crescentino alla vecchia e cara sporta per la spesa, da portarci da casa come si è sempre fatto.
(il che, non ha mai ammazzato nessuno, francamente).

sabato 16 gennaio 2010

Cassa integrazione a 7 milioni nel Vercellese

Cassa integrazione a quota record
I sindacati: mancano i posti promessi
(Da "La Stampa" del 16 gennaio 2010)


Da un milione e mezzo a poco meno di 7 milioni: questo il balzo in avanti nel totale delle ore di cassa integrazione autorizzate nel 2008 rispetto al 2009 per la provincia di Vercelli. I dati sono pubblicati dall’Osservatorio sulla cassa integrazione dell’Inps: si distinguono le ore di cassa ordinaria da quelle di straordinaria, tra operai e impiegati. Le cifre: nel 2009 le ore autorizzate in totale sono state 6.981.6645 contro le 1.480.133 del 2008.
Nel dettaglio, le ore di «ordinaria» per operai e impiegati sono state 5.626.719 nel 2009 contro le 876.031 del 2008; la «straordinaria» è stata rispettivamente di 1.354.954 e 604.102. Per gli operai, le ore in totale sono state 5.862.398 nel 2009 contro le 1.311.615 del 2008; mentre per gli impiegati rispettivamente 1.119.266 contro 168.518.
Molto preoccupati si dichiarano i tre segretari territoriali Gianni Esposito (Cgil), Bruno Ranucci (Cisl) e Giorgio Varini (Uil). «Altro che sviluppo - commenta Esposito - poichè i primi dati del 2010 continuano ad essere allarmanti e proseguono nella crescita. Si vanno man mano aggiungendo quelle piccole aziende che finora avevano resistito; la Cgil raccomanda di evitare i licenziamenti ricorrendo a tutti gli ammortizzatori possibili. Quanto alla mancanza di liquidità, mi sento di invitare gli imprenditori a utilizzare le risorse di famiglia: a gente che guadagna 5-6 mila euro all’anno, non è lecito chiedere ulteriori sacrifici».
Irruente il commento di Ranucci. «Questi dati - dice - potrebbero anche non destare allarme fino a quando non si scaricheranno sull’occupazione. Viviamo una disastrata situazione di partenza: la Confindustria sostiene che la disoccupazione è al 5,3 per cento, ma da tempo per la Cisl è invece al 10,3. Non solo: ma quella autentica è ancora superiore, perchè non si tiene conto di chi non si iscrive più, nè di chi non si è ancora iscritto: a Vercelli il Centro per l’impiego ha censito oltre 11 mila persone di età dai 16 ai 65 anni. Quanto a Vercelli, da anni aspettiamo l’arrivo dei posti di lavoro promessi; invece le aziende chiudono e i contratti a termine non vengono rinnovati. Penso che solo fra 4-5 anni torneremo ai livelli ante-crisi».
Varini: «Le prospettive sono nere, e lo resteranno se non ripartono il mattone con il suo indotto. Occorrono le grandi opere: un anno fa, in campagna elettorale ci era stato promesso che l’ospedale nuovo sarebbe partito. Lo stiamo ancora aspettando".

giovedì 14 gennaio 2010

Crescentino, la dura realtà quotidiana



In pochi giorni, nella nostra piccola comunità, un operaio della Dana (Italcardano) si è incatenato per alcuni minuti fuori dalla fabbrica, per urlare il suo disagio di cassintegrato con tre figli maggiorenni (e probabilmente disoccupati) a carico; e oggi poi un uomo che vive a Crescentino dai primi anni del Duemila, ex carabiniere, ha sparato ferendolo gravemente allo psichiatra che andava a visitarlo.
Siamo un paese che era di campagna, che viveva i ritmi della natura, con una cultura un po' calvinista, con il dovere del lavoro nella testa.
Siamo, dai primi '70, un paese industriale, dove l'immigrazione ha cambiato la natura stessa della comunità, allargandone gli orizzonti ma subendo poi, come ogni altro luogo dove esista l'industria, la coda agghiacciante della crisi.
Questi episodi così poco "crescentinesi" ci mostrano l'altra faccia della nostra piccola città, dura da accettare.
Ci fanno comprendere le difficoltà nel riconoscerci come una unica entità. Ognuno ha un'idea del paese in testa: ma Crescentino oggi è un paese diviso in varie comunità, non sempre dialoganti. Farle convivere, guardare ai problemi di tutti, cercare di alleviare il disagio, è un dovere al quale non ci si può sottrarre.
Marinella

mercoledì 13 gennaio 2010

La scheda prepagata della mensa (e Crescentino on line)



Si è svolto il primo incontro fra i genitori degli studenti delle elementari e delle medie e l'Amministrazione, per spiegare il nuovo criterio di pagamento delle mense scolastiche.
Come si ricorderà, a giugno ci siamo trovati con 42 mila euro di mensa non pagata: per un Comune in gravi difficoltà economiche come il nostro, è una cifra assurda; il rosso è stato ora ridotto a 24 mila euro, solleciti sono ancora in corso e doveroso è il riscontro per chi sostenga di non potersi permettere di pagare.
L'assessore Fabio Ratto, e la consigliera delegata per la scuola Nicoletta Ravarino, hanno dunque incontrato le famiglie.
E Fabio ha spiegato con chiarezza il nuovo metodo di pagamento.
Due sono le possibilità: appoggiarsi a una banca, come già si faceva. Oppure utilizzare i punti di ricarica stabiliti sul territorio, come si fa con i telefonini, con un credito a scalare.
Se succede che una famiglia rimanga molto indietro con i pagamenti, scatta un avviso e un controllo della situazione.
Da lunedì 18, un link sul sito del Comune che sta via via prendendo vita - www.comune.crescentino.vc.it - indicherà la strada per la gestione del Servizio Mensa on line. Adesso c'è un errore di grammatica da sotterrarsi dalla vergogna, ma conto che l'autore si preoccupi di correggerlo presto....
Così, sono cominciati i primi contatti utili con il sito. Si familiarizza con una realtà che non è futuro ma presente per ormai parecchi comuni e nella nostra vita di tutti i giorni.
Piano piano, andiamo avanti. Nel giro di un paio di mesi il sito dovrebbe riempirsi di molti contenuti utili ai cittadini. Vi terremo informati.

Ciò che è necessario non è mai rischioso



Sono ancora in piedi. Ho visto solo sui giornali locali, non di persona, la fotografia di persone con uno striscione, "Dimissioni subito". Amici miei che erano casualmente in sala del Consiglio Comunale sono stati invitati a scendere per tenere su l'opera, ma conosco meglio di altri le leggi dello showbusiness e il plot lo avevo intuito dall'inizio, e mi ero persino divertita un po'.
Ma è stata una sceneggiata sprecata, da tenere da parte per pericoli davvero pesanti. Ricordatevi la storia di "al lupo al lupo".
Mi dispiace, lo dico francamente, per una cosa sola: mi sono augurata dall'inizio di questa avventura che si tornasse a un clima di confronto civile, dove a opporsi sono le diversità di opinioni, dove l'odio non è una categoria. Temo che simili iniziative riportino quel clima guerresco del quale un paese in crisi come il nostro ha tutt'altro che bisogno, e che regnava in campagna elettorale.
E' questa una responsabilità che pesa sulla Maggioranza come sull'Opposizione, e anche sui cittadini. Odiarsi non serve a nulla, ci si fa solo del male. Vi prego, ricordatevene sempre, quando i tribuni del popolo vi arringano.
Per quanto mi riguarda, vado avanti. Ciò che è necessario, non è mai rischioso.

giovedì 7 gennaio 2010

Consiglio al fulmicotone, chiusura drammatica

Non si può dire che sia stata una serata tranquilla. Sul Consiglio Comunale convocato il 7 gennaio alle 18 per una richiesta dei cinque membri della Minoranza, pesava la richiesta della medesima di annullare o ritirare la delibera del 25 novembre scorso che decideva la partnership fra il Comune e un'azienda del settore per la costruzione di una centralina idroelettrica sulla roggia Camera.
Particolarmente eccitato è parso il consigliere Mosca, artefice di gran parte della contestazione al progetto. Ha parlato anche per 25 minuti di seguito (il regolamento prevede 10 minuti per i capigruppo), sfidando di continuo la sindaca Venegoni ("vuol chiamare il gendarme? Faccia pure"); sembrava evidente un'intenzione di diventare il mattatore nella serata: alcune persone fra il numerosissimo pubblico si sono sentite chiedere da lui di scendere in piazza, a sostenere uno striscione che chiedeva le dimissioni della Sindaca.
Nei fatti, il protagonismo di Mosca un po' sopra le righe è sembrato prevaricare il resto dell'Opposizione, che è rimasta educatamente nell'ambito dello spazio a disposizione, e se ne è poi andata (con lui) non partecipando alla votazione dell'emendamento della Maggioranza, che ha deciso di sospendere la tanto chiacchierata delibera del 25 novembre scorso.
Finale di serata traumatico, con seduta interrotta per votazione verso le 20,30, subito dopo che era stato annunciato un incidente d'auto di cui è stata vittima la moglie del consigliere Malara (per fortuna, la Signora se l'è cavata con un ampio taglio sotto un ginocchio: ma le hanno dato 50 punti all'ospedale di Chivasso, e il giovane di Verolengo che le aveva tagliato il passaggio con il suo fuoristrada è purtroppo deceduto).
Pubblichiamo qui sotto l'intervento in apertura della Sindaca Venegoni, che riassume i termini di tutta la vicenda della centralina, e le decisioni della Maggioranza.

"L'Amministrazione Comunale propone stasera di sospendere - non di annullare, né di revocare - la delibera di Consiglio n.50/2009, sostituendo i punti 1 e 2 della parte dispositiva con un'unica proposta, la seguente:
"sospendere l'esecuzione della delibera cc n.50/2009 al fine di accertare la presenza sul mercato di altre imprese qualificate, di esperienza e disponibili alla realizzazione di una centralina idroelettrica "A vite di Archimede" secondo le modalità e alle condizioni indicate nella delibera CC 50/2009, dando mandato all'Ufficio Tecnico LL.PP di esperire idonea procedura ad evidenza pubblica per individuare il soggetto che assicuri all'Ente il maggior vantaggio economico e tecnico".

Finisce per ora dunque l'idea di fare, semplicemente, "Una bella cosa per Crescentino". E finisce il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, con una lettera della ditta Roncuzzi di Ravenna - a noi ormai ben conosciuta vista la copiosa documentazione su di essa esibita dal consigliere Mosca - che rivendica di costruire e installare coclee e confuta alcune affermazioni apparse sul blog "Amare Crescentino".

Ora, siccome appare evidente che nessuno della Maggioranza ha pubblicizzato il blog "Amare Crescentino" nel territorio di Ravenna, è chiaro che si è in presenza di un tentativo di intervenire nelle decisioni della Giunta, par di capire a causa di beghe legate a brevetti. Beghe che a noi non interessano, ma l'intervento della ditta di Ravenna potrebbe precludere a denunce verso le nostre decisioni, potremmo esser costretti a cercare un altro avvocato per difendere quelle che noi riteniamo le nostre buone ragioni, si rinfocolerebbero polemiche che in questo momento non ci interessano e non servono al futuro del Paese.

Quella della centralina idroelettrica sul salto della Roggia Camera era una piccola iniziativa per fare subito "una cosa bella per Crescentino". Ma altri problemi ben più cruciali ed importanti per il nostro futuro abbiamo davanti: sfide pesanti sull'area ex Teksid, sulla bonifica di un territorio grande quanto il centro abitato della città. Dobbiamo concentrarci sui temi generali più cruciali.

Il casus belli è stata la decisione della Giunta di avviare una partnership con una ditta che opera sul territorio piemontese, e che ha già esperienza nel settore. Criterio legittimo, ci hanno detto prima la Segretaria Comunale e poi il parere del leggendario Avvocato Monti: ma contestato sia dall'Assessore esterno Sellaro che dall'assessore Angelone, che hanno voluto prendere le distanze da una banale relazione sull'argomento del vicesindaco Allegranza, che in Giunta esponeva l'iniziativa, proponendo di demandare la decisione al Consiglio Comunale.

Subito dopo, l'iniziativa è stata contestata con grande virulenza dal Consigliere Mosca, che ha raggruppato tutta la Minoranza con la richiesta di questo Consiglio Comunale che si celebra oggi, a prendere una decisione che credo per la prima e forse ultima volta nella storia vede d'accordo Greppi e Sellaro, due che non mi risulta abbiano molto in comune.

Breve storia riepilogativa:
Dei fondi Eon arrivati alle Casse Comunali, 550 mila euro sono stati spesi dall'amministrazione Greppi (con la costruzione tra l'altro della fontana), mentre 293 mila sono vincolati a opere di risparmio energetico ad alto impatto ambientale.
Di questi, si è pensato di utilizzarne 140/160 per la famosa "Cosa bella per Crescentino".

Nessuna energia è più pulita di quella che viene dall'acqua, una delle poche risorse locali, peraltro di proprietà del Consorzio Ovest-Sesia. Ma in accordo con esso, e con il piccolo salto dell'ex Mulino, se ci fossimo messi subito in moto, fra poche settimane - com'era l'intenzione, e per questo la necessità di avere subito un partner qualificato - avremmo potuto guadagnare già nel 2010 almeno 18 mila euro puliti, che sarebbero serviti ad alleviare per esempio la condizione di molti indigenti che bussano senza sosta alle porte del Comune. Dovremmo mandarli sotto casa vostra?

Inoltre, si sarebbe avviata immediatamente un'opera di riqualificazione dell'intera area, con il posizionamento della vecchia Ruota in bella mostra, un'area verde, camminamenti. Progetti che ora rinviamo sine die.

L'opposizione, che dall'inizio si è dichiarata Minoranza, delineando così il valore completo di un Consiglio e della sua dialettica complessiva in vista del Bene Superiore della Collettività cui tutti apparteniamo, ha obiettato in massa al progetto, facendone da due mesi a questa parte un cavallo di battaglia contro la Giunta.
Aggiungo: il ruolo della Minoranza, di per sé costruttivo, rischia in questo frangente di costituire solo un interesse politico strumentale a mettere in crisi la Maggioranza, e a non far raggiungere un obiettivo proclamato legittimo come era quello del nostro progetto.

Non è dunque con scorno, ma con un certo orgoglio che ritiro il provvedimento. Il ritiro è una sfida al senso di responsabilità morale di chi contro questo progetto ha tuonato, in un momento economico che richiede altrove il dispendio delle nostre energie.

Il Consigliere Mosca ha quasi disboscato il Borneo inondandoci di relazioni e documentazione reperibili su internet. E' la condanna dell'era Google: che avrà molti vantaggi senz'altro, ma offre una montagna di notizie contro pochissima informazione: e spero non sfugga la differenza.

L'accusa è che il non aver chiesto altri preventivi, e non aver avviato una indagine di mercato, penalizzi le risorse del Comune. Voi pensate che, quando in giugno in Comune siamo arrivati noi, non abbiamo trovato un solo foglio protocollato che si riferisse a incontri con la Lucefin che ha poi acquisito l'area ex Teksid. In questo caso, indagini sono state esperite, da un team messo insieme dal vicesindaco Allegranza, e ci sono state visite alla Centralina già esistente di Occimiano costruita dalla stessa ditta scelta da noi, e sono state fatte indagini sui costi e sulle opportunità e sulle migliori scelte possibili. Ma con un criterio, per scelta del vicesindaco, più leggero e rapido rispetto alle procedure abituali, per arrivare alla decisione che oggi ritiriamo.

Mi sono poi stati forniti i preventivi raccolti dal consigliere Mosca. Quello della ditta la cui lettera ci ha fatto sospendere la decisione, la Roncuzzi, era sì di 121 mila euro contro i 371 e fischia della CPS, ma dalla comparazione dei preventivi nella tabella di Roncuzzi mancano 10 voci, mentre sono 5 le voci che mancano dal preventivo della Energy di Pordenone, che pure con i suoi 221 mila euro più si avvicina alla CPS. Abbiamo chiesto alla Roncuzzi di farci sapere dove possiamo visitare impianti di questo tipo già attivi, come quello di Occimiano costruito dalla CPS: ci è stato risposto due giorni fa che ne sono in costruzione uno a Treviso e due a Vicenza, ma di pronti non ce n'è.

Di questo, e di altri particolari più tecnici di cui vorrete ancora sapere, vi risponderanno più avanti il vicesindaco e il consigliere Graziano, che ha seguito tutta l'operazione.

Quel che mi preme adesso dire al Consigliere Mosca, visto che ormai si parla di acqua passata, è che in questo momento il Comune non possiede su quella porzione di Roggia Camera proprio niente, se non il retaggio di ciò che ci fu ed è andato distrutto: la concessione dell'Ovest Sesia consiste in una balconata che non c'è più, e in una passerella che non c'è più, e in una pista che non c'è più, in un Mulino che non c'è più. Il Comune avrebbe dato, e darà se si potrà ancora, in comodato d'uso i propri ex immobili per ristrutturare un edificio che contenga la coclea. Tutto qui.

Ma a questo punto, da domani, qualunque privato potrebbe chiedere ad Ovest Sesia di costruire una struttura come quella che noi volevamo costruire in gran fretta. Per fare "Una bella cosa per Crescentino".

Ora, decidiamo di sospendere in vista di una nuova procedura più rispettosa dei metodi tradizionali, e molto più lunga. La Minoranza si prenda la responsabilità del proprio battage di questi mesi, e si chieda anche lei se ha fatto la cosa giusta per il bene di tutti. Solo il futuro, a questo punto, ci dirà perdite e ricavi della cosiddetta lotta politica, in questa città travagliata da tanti problemi.



sabato 2 gennaio 2010

Buon anno a Crescentino

(Poesia di Gianni Rodari)

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.