venerdì 29 gennaio 2010
Nucleare, a Saluggia indagine sui tumori
(Da "La Stampa" del 29-1-2010)
ELVIO CHILELLI
SALUGGIA
Saranno incrociati migliaia di dati, vagliate centinaia di cartelle cliniche e schede di ricovero ospedaliero, certificati di nascita e di morte. Così, con l’analisi e l’approfondimento minuzioso dei report, si cercherà di rispondere definitivamente alla più delicata delle domande: la storia «radioattiva» di Saluggia, che dal 1970 convive con il nucleare, ha comportato un aumento anomalo delle patologie tumorali o di altre malattie? In molti lo temono e l’amministrazione comunale ha impegnato quasi 93 mila euro per finanziare un’indagine epidemiologica, presentata ieri pomeriggio.Lo studio richiederà 18 mesi ed analizzerà stato di salute o la causa di morte di ogni cittadino saluggese residente 1981 al 2008. «La salute e la serenità dei cittadini - sintetizza il sindaco Marco Pasteris - devono avere la priorità su ogni diritto. La mia amministrazione ha scelto compatta di perseguire questo cammino, mirato alla tranquillità dei nostri figli».
Seguiranno il progetto tecnici di Arpa (Agenzia Regionale protezione ambiente), dell’Asl locale, per il municipio l’assessore Paola Leone e la consigliera Denis Romeo.Altre indagini, seppur meno dettagliate, erano state realizzate negli anni scorsi ed avevano «evidenziato indizi che meritano di essere approfonditi», ha spiegato Ennio Cadum di Arpa. In particolare si tratta di patologie leucemiche. Anche per questo il nuovo studio, più approfondito, è particolarmente atteso. La conferenza stampa di ieri è stata anche l’occasione di incontro fra l’assessore regionale all’Ambiente, Nicola de Ruggiero, ed il presidente della Provincia, Renzo Masoero. De Ruggiero ha rincarato la polemica delle settimane scorse, su un altro tema legato al nucleare: «La mia è una pressante richiesta perché, come ha chiesto anche il ministro Scajola, si utilizzino i fondi delle compensazioni nucleari, in particolare quelli in possesso della Provincia, per finanziare il monitoraggio della situazione ambientale intorno al sito di Saluggia».
Fino ad oggi la spesa era a carico della Regione che, come ribadito, si disimpegnerà. Nel dettaglio, si tratta dei controlli che vengono eseguiti sulla falda acquifera. Particolarmente importanti, in quanto, sono da tempo presenti tracce di contaminazione radioattiva. E da Masoero arriva una importante apertura: «La sollecitazione dell’assessore regionale è fondata. La valuteremo presto in giunta».
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3 commenti:
Visto la vicinanza con Saluggia, sarebbe opportuno che l'indagine si svolga anche a Crescentino, visto che beviamo l'acqua dei pozzi che pescano a Saluggia, inoltre l'acqua dei canali o fiumi passa da Saluggia prima, poi dal deposito nucleare e poi a Crescentino, non conosco le indicazione dei venti se soffiano maggiormente verso Saluggia o verso Crescentino etc. dunque anche da noi lo studio sarebbe opportuno, se non obbligatorio.
riguardo a questo serissimo argomento vorrei conoscere la posizione del nostro consiglio comunale a lei signora sindaca chiedo di unirsi con il comune di saluggia per avere anche noi i fondi per la ricerca e la stima di quanti nostri concittadini si sono ammalati o sono morti di tumore negli ultimi trent'anni come riconosce una legge sulla prevenzione delle malattie tumorali che possono svilupparsi a distanza di tali anni all'esposizione ad agenti inquinanti e con questo metterei anche in conto la presenza della fonderia di crescentino sul nostro territorio dal 1970 che ha disperso nell'aria che abbiamo respirato agenti chimici
Non esistono confini geografici per siti inquinanti come Saluggia (centri ricerche e depositi nucleari) o (fonderie Fiat) a Crescentino ma:- distanza da - . Saggio sarebbe avviare studi in consorzio con i comuni limitrofi, che rientrano nel raggio di almeno 20 km. dai siti accennati.
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