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I quattro quesiti referendari del 12 e 13 Giugno 2011 riguardano: il legittimo impedimento, la privatizzazione di fatto dell’acqua previsto dal decreto «Ronchi» (due quesiti) e il ritorno all’energia nucleare.
Cosa sono i referendum
Il referendum è uno strumento della sovranità popolare, sancita all’articolo 1 della nostra Costituzione, e l’esito referendario vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo. Quattro le tipologie di referendum contemplate dalla Costituzione italiana:
il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge,
quello sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale,
quello riguardante la fusione di regioni esistenti o la creazione di nuove regioni,
quello riguardante il passaggio da una Regione ad un’altra di Province o Comuni.
Il referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge (articolo 75) si utilizza come soluzione per abolire una legge già esistente o parte di questa.
Quando?
Secondo legge potevano essere svolti tra il 15 aprile e il 15 giugno; sono stati infine fissati per il 12 e 13 giugno, quindi senza unire il voto con le elezioni amministrative del 15–16 maggio.
Tale scelta è stata criticata quale enorme spreco di denaro pubblico e come tentativo di non far raggiungere il quorum ai referendum. Un tentativo di boicottaggio. Infatti se non andranno a votare il 50% + 1 degli aventi diritto i referendum non saranno validi. Di fatto la decisione del decisione costerà alle casse dello Stato, come evidenziano alcune stime, uno spreco di 400 milioni di euro in più rispetto ad un ipotetico accorpamento delle elezioni amministrative col referendum.
Referendum, in campo la società civile: Quattro sì per cambiare l’Italia
È importante – il 12–13 giugno – raggiungere il quorum di 25 milioni di votanti ai Referendum e scegliere il SI a tutti i quesiti. Un successo dei SI costringerebbe la politica del Governo a fare i conti con la volontà dei cittadini. L’impegno delle mobilitazioni sociali non si limiterebbe a manifestazioni finora inascoltate, ma cancellerebbe alcune delle peggiori leggi introdotte dal governo.
Spiegheremo qui di seguito, cercando di essere il più chiari possibile.
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1) Quesito sul nucleare
Con questo quesito referendario si chiede l'abolizione di una parte del decreto legge ("disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge "con modificazioni" il 6 agosto dello stesso anno) che permette la costruzione e l'utilizzo di nuove centrali per l'energia atomica in Italia.
Cosa cambia col voto:
se vince il SI: in Italia non verranno costruite centrali nuclease vince il NO: rimane valido il permesso di costruire centrali nucleari nellla nostra nazione.
Se vince il NO: Sarà possibile costruire centrali nucleari.
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Acqua 1 : Quesito sulla privatizzazione della gestione dell'acqua
Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
"Volete Voi che sia abrogato l'art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria", convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia", e dall'art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea", convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?"
Spiegazione:
L'abrogazione di questo articolo vieterà gli affidamenti di gestione del servizio idrico a società di capitali, concedendo tale gestione ad enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunità locali.
Cosa cambia col voto:
se vince il SI: il servizio idrico è gestito da enti pubblici.
se vince il NO: la gestione del servizio idrico può essere affidata ad aziende private.
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Acqua 2 : Quesito sulla privatizzazione della gestione dell'acqua
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma.
"Volete Voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?"
Spiegazione:
La parte che si vuol modificare con questo referendum riguarda il comma che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% senza collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio. Significa che le tariffe dell'acqua possono essere aumentate arbitrariamente, giustificandole con investimenti.
Cosa cambia col voto:
se vince il SI: le aziende possono farsi pagare solo le spese di manutenzione degli impianti.
se vince il NO: le aziende private che gestiscono la fornitura di acqua possono decidere il prezzo ed ottenere profitti garantiti sulla tariffa.
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Referendum 2011: quesito sul legittimo impedimento
Cancellazione della norma che permette il legittimo impedimento
"Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010 n. 51, recante Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?"
Spiegazione:
Il referendum chiede la cancellazione totale della legge che permette a premier e ministri di non presentarsi in udienza invocando il legittimo impedimento, ovvero l'impossibilità di presentarsi davanti ai giudici derivante da impegni istituzionali. In origine la norma consentiva al premier e ai ministri di autocertificare il proprio impedimento; dopo la sentenza della Consulta invece l'impedimento deve essere stabilito dal giudice, che tuttavia difficilmente può negarlo.
Cosa cambia col voto:
se vince il SI: il legittimo impedimento viene cancellato, i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge.
se vince il NO: il legittimo impedimento rimane invariato, premier e ministri possono invocarlo.
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Gianni Taverna
Assessore Ambiente
Comune di Crescentino
giovedì 9 giugno 2011
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3 commenti:
Già che ci siamo si poteva aggiungere una quinta scheda: Volete voi annullare costruzione di una centrale di biomasse a ridosso di quartieri residenziali ed edifici scolastici?
c'è una sola opzione : SI
Taverna va bene che ha copiato le spiegazioni perché lei di suo non sapeva scrivere nemmeno una riga, ma ci sono delle inesattezze ugualmente
Andate a votare!!!!
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