giovedì 14 maggio 2015

La calunnia è un venticello (di Zefiro)


"Popolare è popolare senza alcun dubbio, ci sono interi quartieri che la ricordano con affetto, ... il nome è trasportato dal vento", firmato Zefiro.

Ho copiato pari pari questo poetico riferimento da un commento dall'ultimo post, ma da tempo desideravo tornare sul tema dell'impianto della CH4, visto che sono davvero tanti quelli che mi dicono: "Hai visto? Da quando tu te ne sei andata, nessuno ha detto più una parola sull'argomento". Nessun dubbio che esso sia stato usato come un'arma contro di me. 

Sono e resto convinta che l'impianto di Brizio e Barra abbia dato molta sofferenza ai vicini, e che ci sia stata all'inizio una gestione non diligente né efficiente da parte della Ditta, sorda ai nostri infiniti richiami e alquanto indifferente alle lamentele dei vicini, pronta a spendere soldi con l'avvocato piuttosto che usarli per mettere al riparo il proprio prossimo. 

Le procedure avviate dopo lungo lavorio e sfinenti iter burocratici, d'intesa con l'Arpa di Vercelli, completate poi nei primi mesi dell'Amministrazione Greppi, hanno a quanto pare dato il loro risultato, visto che non si è più sentito alcun "venticello" se non quello di Zefiro, la cui penna riconoscerei tra mille. E si sa, la calunnia è appunto un venticello. 

Resta da ricordare che la presenza dell' impianto consente il riscaldamento alle Scuole Medie e all'Angelini a costo quasi zero, e con questo spirito era stata presa la decisione di dare il permesso all'insediamento della CH4.   Visto che l'economia non è dalla parte dei Comuni in questo periodo, come ben vediamo in tutta Italia,  non è cosa da poco. 

10 commenti:

abitante via graziano ha detto...

della puzza nessuno dei miei vicini o dei politicanti che tanto avevano promesso in campagna elettorale nessuno la sente più ma vi posso assicurare che in certi giorni la puzza ce eccome. fatevi un giro da queste parti o andate al mercatò a fare la spesa e in certi giorni la puzza c'è e ci sarà sempre però da quando se ne andata la venegoni e è arrivato il greppi tutti se la sono dimenticata, chi non la sente più dica anche a me come ha fatto a non sentirla più cosi faccio pure io cosi

Anonimo ha detto...

Quasi zero = quasi infinito
Paradosso

Anonimo ha detto...

Cara/o abitante di via Graziano, ma è facilissimo non sentirla, basta abitare da un'altra parte.

Cosa intende per "calunnia"? Un abitante della zona le ha appena detto c'è ANCORA, ma può anche andare di persona a sentire anche gli altri, se uno non bastasse.
Aliseo

MV ha detto...

Una persona colta, che sa tutti i nomi dei venti

Anonimo ha detto...

Conosco anche i nomi dei trenta e dei quaranta.
E' poi passata in via Pellico e Graziano a sentire cosa dicono i residenti riguardo alla puzza politica?
Maestrale

MV ha detto...

Caro Grecale, allora è segno che le cose non sono state perfezionate come capita dovunque nel mondo.

Toni ha detto...

Cara Marinella non si tormenti, il vento sta facendo i suoi interessi non quelli degli altri.

Non mi firmo ha detto...

E' un peccato che Eolo Brontolo Pisolo non si ricordi mai dei vantaggi che l'accordo ha portato alle scuole e al teatro. Ci sono impianti dappertutto, solo a Crescentino diventa una tragedia greca e questo perché c'era di mezzo lei sindaca. Infatti se nessuno protesta vuol dire che il problema non c'è, altrimenti protesterebbero o no, invece protestano qui. ma le sembra normale?

Anonimo ha detto...

La cosa non normale è che a Crescentino ci siano così tanti somari. Non mi sembra sbagliato fare i propri interessi, c'è qualcuno al Mondo che non lo fa? Lei forse? Ce lo dica, la proponiamo per il Nobel dei cucchi.
Caro non mi firmo, ma quando lei e la sua famiglia a casa sua sentisse quella bella puzza di marcio che va e che viene, penserebbe ai vantaggi del teatrino?
Comodo farsi belli lasciando le grane agli altri. Abbia almeno il buon senso di rispettare quelli messi nella m... dalle belle pensate altrui.
Scirocco

Marinella ha detto...

Caro Scirocc-ato,
Si può vivere senza pensare agli interessi personali, ma la società contemporanea solo a questi vuole offrire spazi, come cultura e modus vivendi. Io per fortuna sono di una generazione che in parte (in parte) è stata invece di grana diversa, e i miei interessi personali non li ho fatti mai, ma mai, ma mai, quando ho avuto un ruolo pubblico. Anzi... e sono contenta così, e me ne vanto. Si può essere felici badando agli interessi collettivi, di sicuro più felici di quelli presi dal loro particolare e perennemente insoddisfatti. poveri loro.