martedì 4 aprile 2017

Grazie degli auguri

Ieri 3 aprile ho compiuto 70 anni. Essendo i miei genitori morti giovani (entrambi lo stesso anno, papà d'infarto e mamma di cancro, lui 56 e lei 49) un po' stupita lo sono, di essere ancora viva malgrado uno stile di vita non proprio rilassato, e ho dunque festeggiato in questi giorni, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. 
Quando il 3 era ormai finito è arrivato (via blog di Mauro Novo) il regalo del sindaco Greppi, gli auguri e la maliziosa attribuzione di "vecchietta" (nella quale non vedo, da parte sua, un colore di simpatia). Già, mi debbo abituare anche a questo, nel frattempo auguro pure a lui di diventare "vecchietto", che vuol sempre dire (non scordarselo mai) non morire giovani.
La vita (come dice il film di Benigni) è bella, anche nei suoi anfratti più difficili e misteriosi, anche con le rabbie e le impotenze. Di questo la vita è fatta, soprattutto. Io sono stata molto fortunata, anche in mezzo a grandi dolori e a preoccupazioni che sono tornate a farsi vive. 
Partendo dal Bar della Stazione, ho potuto studiare, girare il mondo, incontrare gente interessantissima (da Paul McCartney ad Allegranza, da Bono degli U2 al consigliere Mosca, da Madonna a Greppi che ho avuto l'onore di vedere sempre all'opposizione) e sposare un uomo meraviglioso. 
Ho avuto anche l'onore di essere per due volte sindaca della mia città, la prima donna della storia del nostro amato Paese: due volte brevi, per mia scelta sempre, di un solo mandato. Sono fiera di essere stata rieletta a distanza di dieci anni. 
Dico questo perché giova ricordare che non mi sono seduta da sola in Piazza Caretto, mi hanno votata. In tanti tendono a dimenticarlo. 
E non voglio questa volta mettermi lì a spulciare tutte le piccole e grandi cattiverie delle quali il discorso di Greppi è intessuto: ho già visto il primo commento da Mauro: 
"Greppi porti pazienza ma...
Negli ultimi 18 anni lei è stato sindaco per 13 e adesso tutti i mali di crescentino sono colpa della venegoni.
Pensa te se mi tocca anche difendere la venegoni....dove siamo finiti :-)

 Detto  da uno che si firma TG4, dunque berlusconista, mi sembra possa bastare. 
Diverse sono le nostre culture, le frequentazioni, gli studi, i viaggi, la vita, le abitudini. Normale che abbiamo idee diverse, modi diversi di fare.

La nostra piccola storia dirà invece chi aveva torto o ragione, chi ha lasciato un segno per la città e chi meno. Ognuno si può guardare intorno e dare il proprio giudizio.
Una cosa sola, infine. Il vero orgoglio, per me, è che mai nessuno ha potuto pensare che abbia agito per interesse personale. Non ho fatto assumere figli, non ho ambìto a posizioni politiche superiori (mi è stato proposto, ma trovo noiosissimi questi mezzi livelli di potere per i quali c'è gente che si sbrana), non ho case da ristrutturare né aziende da difendere. Sono una persona libera e ringrazio Dio per questo. 
 Grazie degli auguri, a tutti quelli che me li hanno fatti. 


3 commenti:

Giovanni 1 ha detto...

Che bella storia la sua Marinella. Ma Crescentino non è contenta se la gente è fortunata. Deve rassegnarsi

Fiaschetto ha detto...

Signora ma ha visto che Greppi da Cerrone si allarga anche alla politica internazionale? Non le sembra un po' rischioso? A me ha fatto sorridere

Orsolina ha detto...

Tanti auguri Marinella!! Scusa il ritardo