martedì 31 marzo 2009

I giovani

Una nuova lista per le amministrative. Dopo le due ufficiali presentate da Roberto Minoli per il Pdl e la lista civica di Gian Maria Mosca, un’altra candidatura si affaccia nel panorama politico crescentinese, una formazione di centro sinistra che vede come capolista il segretario crescentinese e tesoriere provinciale dei Verdi Dario Gallo. Il ventiquattrenne di Crescentino, laureato in diritto ed economia per le imprese alla facoltà di giurisprudenza di Torino, iscritto all’ultimo anno della laurea specialistica in giurisprudenza e candidato alle ultime provinciali per la lista «Insieme a sinistra», si presenterà con la lista civica «Rinnoviamo Crescentino».
«Dato il disagio socio economico in cui si trova Crescentino – commenta Gallo – riteniamo di dover costruire una lista di reale rinnovamento che nasce dalla sensibilità di partiti politici del centro sinistra e di persone della società civile che realmente credono in una migliore gestione della risorsa pubblica ed in una politica al servizio del più debole». Il programma è già stato reso pubblico, ma non ancora i componenti della lista che sosterrà il giovane verde. Sta nascendo anche l’ipotesi della formazione di un’altra lista composta da giovani in cui il possibile capolista potrebbe essere l’ex vice presidente di Alleanza Nazionale, Mario Guida.


Pubblicato su "La Stampa" del 31 marzo 2009


giovedì 26 marzo 2009

L'obiettivo

Sembra una rappresentazione fra le risaie (ancora per poco asciutte) di "En Attendant Godot" di Samuel Beckett, dove ci sono quei due tipi seduti sulle scale, davanti a una porta, che discutono di qualcosa che deve accadere e non accade. Ma certo, alla fine, qualcosa a Crescentino accadrà.
Ciò che si attende è l'annuncio del candidato sindaco al quale farà riferimento il centro-sinistra.
Si attende anche la notizia della compagine che lo sosterrà: solo centro-sinistra, centro-sinistra allargato, ampia coalizione, due liste, tre liste?
Sono tutte possibilità ancora aperte.
Se s'è fatto tardi, è perché si sono esplorate molte strade.
Se s'è fatto tardi, è perché ci sono molte possibilità e opzioni aperte.
Se s'è fatto tardi, è perché il momento è delicato. Non è facile mettere insieme il puzzle che possa portare al successo contro il centro-destra rappresentato dal candidato Minoli.
Perché l'obiettivo è sconfiggere quel centro-destra, dentro il quale ci sono persone che hanno mostrato di non voler troppo bene alla nostra cittadina, e di preferire di gran lunga gli affari propri. E questo, i cittadini di Crescentino non lo vogliono più sopportare. Almeno, così pare.

lunedì 23 marzo 2009

Gentile Commissario

Laura Ravarino è una signora "decisamente decisa". La sua idea "Dal dire al fare" è diventata da domenica mattina 22 marzo un comitato, per ora composto da coloro che si sono trovati alle 9 in Piazza Caretto armati di guanti e sacchi per la spazzatura: più me (che sono arrivata tardissimo e a lavoro compiuto perché i 3 mila km in due giorni mi avevano piallata più del solito, sarà la gioventù). Da piazza Caretto alla prima rotonda verso Livorno, poi la prima rotonda verso Vercelli, i sacchi sono stati tanti, e pieni, e il lavoro spesso; spero che qualcuno di coloro che hanno partecipato si faccia vivo a raccontare, se ne avrà voglia.: qualcosa ha già scritto più sotto Mauro Novo.

Ma prima di andare verso il centro a prendere un caffè, abbiamo fatto una gita disperante. Ho pregato la comitiva di percorrere il sentiero dell'Appendicite: quello che costeggia la ferrovia, dal passaggio a livello fino alla piazza della stazione: sono affezionata a quei luoghi perché ci ho vissuto da piccola, un tempo era costeggiato di more, andavo a raccoglierle; ma già sapevo che il sentiero si sarebbe presentato IMPRESENTABILE. Lurido sì, ma anche pericoloso. E dovete vedere in che stato sono gli esterni della stazione.
Questo povero nostro paese, il nostro Crescentinuccio, sembra reduce da anni di guerra. Sporco è dire poco, malandato, cadente: per essere che in Municipio erano tutti esteti del mattone e dei calcinacci e della cazzuola, e alzavano a tutto spiano piani magari non autorizzati, non c'è male no?
Noi ci ritroveremo il primo aprile, alle 19,30, sempre in Piazza delle Catene, per pulire i portici, e i commercianti sono invitati a collaborare (senza impegno eh:-)))
Ma per ora, la passeggiata dell'Appendicite ha prodotto una lettera che abbiamo deciso di mandare al Commissario Icardi, come "Comitato dal dire al fare". Mi sono impegnata a consegnarla personalmente e lo farò.

Questo il testo:

Gentile Commissario, un gruppo di Cittadini ha intrapreso ieri mattina un lavoro di pulizia in puro volontariato per cercare di restituire un po' di decenza alle strade e ai dintorni della città, funestati da una sporcizia mai rimediata negli anni. E' un lavoro destinato a continuare nei prossimi mesi, secondo un calendario che ci siamo dati: però nel corso della prima "passeggiata" abbiamo percorso il cosiddetto "Sentiero dell'Appendicite", che costeggia la Ferrovia dal passaggio a livello fino alla stazione; e vi abbiamo trovato non solo quantità di immondizie senza fine, ma soprattutto una situazione di pericolosità che ci induce a rivolgerci a Lei, temporaneo Amministratore della Cosa Pubblica Crescentinese.
La staccionata che separa il terreno della ferrovia dal sentiero, tuttora percorribile a piedi e in bicicletta, è in gran parte caduta sotto il peso degli anni e dell'incuria. Alcune parti sono in piedi ma vistosamente traballanti, piegate, e potrebbero ferire chi si avventuri nella zona. Occorre anche capire di che materiale sia la staccionata medesima, e se sia o no pericoloso.
La preghiamo di verificare di chi sia di pertinenza la zona, se del Comune o della Ferrovia, e nel caso probabile si tratti di responsabilità di quest'ultima, Le chiediamo di intervenire perché venga riparato al più presto il recinto, e sia eliminata la pericolosità evidente.I
n fatto di sporcizia e abbandono, anche la zona della Stazione, verso i binari, non scherza. Il sopralluogo di un qualunque responsabile del Comune sarà sufficiente a verificare lo stato di degrado, e il probabile pericolo igienico, visto che si tratta di un luogo di pubblica frequentazione: ci sono pali caduti e abbandonati, l'antica torre di mattoni è divenuta preda dei piccioni, ci sono resti di cibo a terra e quant'altro.
La preghiamo, gentile Signor Commissario, di fare quanto possibile perché a queste zone venga restituita sicurezza, dignità e decoro. Le anticipiamo che filmeremo i dintorni e le invieremo le immagini.

Firmato: Comitato Dal Dire al Fare Dante Balzola, Elisa Balzola, Fabrizio Casa, Ettore Graziano, Maurizio Novella, Mauro Novo, Fabio Ratto, Laura Ravarino, Pino Rotondo, Salvatore Sellaro, Marinella Venegoni.

***** Vi racconteremo gli sviluppi.....ciao a tutti.

Marinella Venegoni

domenica 22 marzo 2009

Un centro commerciale?

Una cosa che ci ha sempre affascinato del nostro amato paese è la facilità con la quale voci più o meno attendibili nascono, si articolano e si diffondono nell'arco di una giornata. per poi insinuarsi come un tarlo nella mente di chi, come noi, con questo blog si era prefissato l'obbiettivo di portare a conoscenza dei concittadini i vari aspetti della vita politica amministrativa crescentinese ponendo l'accento su decisioni che dovrebbero interessare tutti, proprio tutti.
Un paio di anni fa, durante il secondo mandato Greppi, si inizia a parlare in maniera abbastanza insistente della possibilità di fare insediare un maestoso centro commerciale situato nell'area agricola di Via Viotti nei pressi di Piazza Matteotti.
In questi giorni, ci viene riferito da alcuni residenti della zona che persone armate di telecamera e taccuino, avrebbero insistentemente fatto domande di vario genere ai passanti.
La notizia, trova fondamento e riscontro in un recente articolo apparso sul quindicinale "La Gazzetta", nel quale si riporta la notizia di una indagine di mercato svolta nei pressi di Via Viotti da un equipe di esperti.
Già ci sono più supermercati che abitanti, più poveri che ricchi, più nullafacenti obbligati che non persone che lavorano, a Crescentino. E adesso, un altro centro commerciale? E hai visto mai che lo tirino su in quel pezzettino di prato fra la circonvallazione e la strada per Casale, che originariamente doveva essere l'area verde di quelle villette a schiera che ci sono subito dopo? Terreno Alemanno, per la cronaca.

giovedì 19 marzo 2009

Dal dire al fare!

Ecco a voi il promemoria per l'attività di domenica 22:
Per chi vuol fare una bella camminata e un po’ di flessioni; per chi dice che Crescentino non è pulita e bisogna fare qualcosa. Ecco il programma di “Dal dire al fare…….”

Domenica 22/3/2009:
Ritrovo ore 9.00 Piazza delle Catene, partenza ore 9.10.
Percorso: Rotonda per San Grisante – Rotonda per Vercelli – Cavalcavia – Peso – Via Viotti - Ritorno.
L' attività consisterà in una passeggiata con raccolta rifiuti lungo la strada.
Partecipate numerosi!!

mercoledì 18 marzo 2009

Uno e Trino

Le lotte intestine che hanno portato alla caduta del sindaco Ravasenga sono state un brutto colpo per il centrodestra. Soprattutto per il suo esponente più rappresentativo, che ha sempre fatto di Trino la sua roccaforte. Tanto da spingerlo ad azzardare la discesa in campo.
Onorevole Rosso, è ufficiale?
«Diciamo che ho dato la mia disponibilità, come mi è stato chiesto dagli amici del partito e dai cittadini di Trino».
Ancora attriti da limare?
«Vorrei la disponibilità di tutti a risolverli. Dovrebbero ricordarsi il grande cuore che campeggiava sulla lista con cui sono stati eletti».
Una decina di anni dopo la sconfitta a Torino ci riprova. E’ sicuro?
«Intendiamoci, è una candidatura di servizio, non certo un obiettivo. Ripeto, si tratta di soltanto di non vanificare il grande lavoro fatto in questi anni. Forse non tutti ricordano com’era Trino durante l’alluvione, prima che noi facessimo l’argine e lo scolmatore delle acque».
E se a Trino ci fossero altre liste alternative alla sua, ma dello stesso schieramento politico?
«E’ facile fare la guerra, molto più complicato, quasi un miracolo, ottenere la pace. Ma è quello che ci chiedono i nostri elettori».
Lo dice a Ravasenga o a Felisati?
«Invito tutti a superare le difficoltà personali e a ritrovare l’accordo, per il bene di Trino».
Il bene di Trino, un suo leitmotiv. Perché?
«Ho sempre fatto di tutto per rilanciare questo paese, anche a costo di attrarre critiche».
A Vercelli, invece, a che punto siete con la lista?
«Il lavoro è quasi terminato. Purtroppo abbiamo dovuto stringerci un po’ per lasciare spazio anche ad An, ai socialisti, alle liste minori e ad alcuni rappresentanti della società civile».
E con la Lega?
«Questa volta dovremmo correre insieme, con l’armonia che caratterizza i nostri rapporti in Provincia».
Siete ottimisti, insomma.
«Tutto può accadere. Ma Corsaro ha agito bene. Anche sul fronte lavoro: non è morta nessuna azienda vercellese, anzi ce ne sono tre in arrivo. Non ci sono stati licenziamenti, e Vercelli ha a disposizione la più grande area industriale del Nord Ovest».
La sinistra gioca la carta del volto nuovo.
«Stanno pensando al futuro, serrando le fila. Un buon lavoro, ma è ancora troppo presto per i grandi risultati».
Torniamo a Trino. Il programma è già pronto?
«Il primo punto sarà la sicurezza del territorio. Dopo l’argine e lo scolmatore è il momento di rifare il ponte sul Po, con sette nuove arcate. Sono già stati stanziati 25 milioni di euro».
Di questi tempi, il primo pensiero corre al lavoro.
«Sono a disposizione due aree industriali, e ho contattato personalmente alcune imprese che dichiareranno presto la disponibilità a trasferirsi».
Spettacoli, manifestazioni, kermesse?
«Per attrarre i giovani a Trino, e per farli restare, sono necessari i servizi. Le scuole, con nuove materne ed elementari. E il Teatro Civico: Nordind avrà a diposizione un milione di euro per riarredarlo. Potrà ospitare anche riprese televisive, come Zelig».
Pubblicato su "La Stampa" del 18 marzo 2009

lunedì 16 marzo 2009

Il sito nazionale


Sono aree inondabili e, per questo, non idonee ad ospitare il deposito nazionale. Le paventate ipotesi di Saluggia o Trino, come possibili sedi del maxi sito in cui trasferire tutte le scorie radioattive italiane, sarebbero definitivamente da escludere. Alla luce delle prescrizioni contenute nel documento elaborato dal gruppo di lavoro voluto dall'ex ministro Bersani. La commissione era stata istituita con il compito di individuare le procedure per la scelta dell'area in cui realizzare gli impianti. Ed ha quindi fissato i cosiddetti criteri di escludibilità. Grazie ai quali, per esempio, non sarà possibile costruire il deposito in zone soggette ad eventi sismici o vulcanici. Ma nemmeno, è stato ribadito, in zone potenzialmente inondabili. Un fattore cruciale per il Vercellese. In questo modo, vista la vicinanza della Dora Baltea e le paurose alluvioni già avvenute in passato, dovrebbe essere escluso il comprensorio di Saluggia. «E’ un grosso vantaggio per noi - dice con forza il primo cittadino Pasteris -. Dall'analisi effettuata dal comitato, il nostro comune, di fatto, non deve venire neanche preso in considerazione. La realizzazione del sito è prioritaria e dobbiamo continuare a sollecitarla. In modo che, al più presto, potremo finalmente allontanare tutte le scorie da Saluggia». Allo stesso modo dovrebbe essere del tutto scartata anche l'ipotesi Trino, che si trova a breve distanza dal corso del Po. «Ci troviamo in fondo alla classifica, come una delle aree certamente meno idonee - spiega l'ex sindaco, Giovanni Ravasenga -. Costruire impianti nucleari accanto ai fiumi è stato un errore assolutamente da non ripetere». Il gruppo di lavoro ha anche stabilito che dovrà essere istituita un'apposita «agenzia nazionale, incaricata di provvedere allo svolgimento delle attività dirette alla scelta del sito». Ma i dubbi, tuttavia, restano. Viene previsto un «negoziato bilaterale» con le regioni disposte ad ospitare il deposito. Ma ci sarà davvero qualcuno che si farà avanti? «La prima regione che capisce la convenienza ad accettare la proposta, farà la sua fortuna - osserva Piero Risoluti, uno dei massimi esperti italiani di nucleare ed ex direttore della task force dell'Enea che, già in passato, ebbe il compito di individuare il sito nazionale -. I provvedimenti per incentivare l'accettazione saranno importanti. E verrà realizzato un autentico polo di sviluppo». Al cui interno, oltre ai depositi per rifiuti a bassa ed alta attività, troverà posto anche un avanzato centro ricerca. Per un progetto che, nel suo complesso, richiederà un investimento imponente: 1,5 miliardi di euro.


Pubblicato su "La Stampa" del 15 marzo 2009

domenica 15 marzo 2009

Lotta alle zanzare

Lotta alle zanzare, anno terzo. E ultimo della trilogia della guerra ai moscerini, piano di collaborazione tra Regione Piemonte, Provincia e Comune di Vercelli. Stanziati dalla Provincia per il 2009 altri 150 mila euro, che si affiancano ai 7 milioni della Regione, spalmati sull’intero territorio piemontese, con le province di Asti, Alessandria, Verbano Cusio-Ossola.
La novità rispetto all’anno scorso è una maggiore collaborazione tra gli enti pubblici e gli agricoltori. Il punto più critico della guerra, della quale si occuperà tecnicamente ancora l’Ipla di Torino, specializzata di settore. La superficie da coprire resta di circa 40 mila ettari, nel dettaglio 20 mila per l’area vercellese (che comprende il casalese) e 7.500 ettari intorno al capoluogo. I buoni risultati delle precedenti due campagne non modificano i piani operativi sul terreno. Ovvero l’eliminazione delle larve in risaia, a poche ore dall’immissione dell’acqua. Il momento più critico. Le larve (fino a venti per litro d’acqua) si formano infatti nel momento in cui entra l’acqua nelle camere delle risaie, prima della coltura e durante la semina.
Il compito dell’agricoltore è quello di spargere un insetticida liquido (diflubenzuron, basso impatto ambientale) fornito gratuitamente dalla Regione. Questo lavoro è cruciale per la riuscita di tutta l’operazione, toglie buona parte della possibilità alle zanzare di riprodursi. Naturalmente si tratta della prima generazione di larve, la parte più consistente del lavoro arriva in tarda primavera e nei mesi dell’estate. Quando le piantine di riso a giugno cominciano ad essere alte i trattori non possono passare a spargere il diflubenzuron, così l’Ipla provvede a irrorare sul terreno il Bti, un prodotto innocuo (persone, animali e colture) attraverso l’impiego di elicotteri che sorvolano le risaie a bassa quota. I velivoli controlleranno le infestazioni di zanzare irrorando prodotti biologici a base di «bacillus thuringiensis israelensis». Per questo è necessaria la collaborazione dei risicoltori, una percentuale che fino all’anno scorso era intorno al 30 per cento.
Fin qui la campagna. C’è una novità anche per la guerra ai moschini cittadini. Dice Antonio Prencipe, assessore all’Ambiente: «Quest’anno tratteremo tutte le zone interessate già a partire da maggio». In virtù dei buoni risultati della scorsa estate, con debellamento in alcuni punti del 90 per cento, la lotta vercellese riprenderà dai parchi, dalle siepi, dalle zone verdi, dai tombini. Gli addetti del Comune scandaglieranno l’intera superficie metropolitana, e con cadenza settimanale. Saranno presenti postazioni di controllo, che monitoreranno tutte le superfici più a rischio.I piani vercellesi arrivano il giorno dopo la chiusura a Torino di un workshop mondiale dedicato alla lotta alle zanzare e organizzato dall’Emca (European Mosquito Control Association), al quale hanno partecipato i massimi esperti del campo, provenienti da 35 Paesi.
Sull’impegno regionale, ha detto l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco: «Il piano ha avuto e ha una valenza importante per il territorio in quanto nasce da un approccio innovativo. Ovvero il coordinamento di tutti i soggetti interessati, dalle amministrazioni locali, agli agricoltori, al mondo della ricerca e il diretto coinvolgimento degli operatori agricoli, e in particolare dei risicoltori, indispensabili per un’azione efficace e diffusa. Il nostro intervento quindi prevede una vasta azione preventiva, che colpisce all’origine la proliferazione delle larve, agendo sulle pratiche colturali e sui metodi di irrigazione».
Pubblicato su "La Stampa" del 15 marzo 2009

venerdì 13 marzo 2009

Grazie a tutti

Un po' ci avevo creduto anch'io, mi ero fatta dei sogni e dei progetti. Mi sono anche fatta delle paure, e non ho nemmeno dormito per qualche notte. Ma quando è arrivato il momento del "dunque", mi sono poi confrontata con Mimmo, mio marito, com'è ovvio.
Nel 2005, Mimmo - non fumatore, salutista, atleta, corrispondente di guerra - è stato operato di un cancro al polmone, probabilmente un regalo che gli ha lasciato la frequentazione con l'uranio impoverito in Arabia come in Iraq come in Afghanistan. Stanno ancora studiando il suo caso, all'Università di Bologna come al Medical Cancer Center dell'ospedale Mount Sinai di Miami, centro d'eccellenza americano per quelle malattie, dov'è stato operato due volte in pochi giorni: e lo portano nei congressi perché era un caso difficilissimo, ma misteriosamente se l'è cavata, forse grazie alla sua vita sana. Però però. Debbono passare cinque anni, ne sono passati solo tre, ci sono controlli ogni 3/6 mesi, si sta sempre con il fiato sospeso: chi ha passato queste cose, sa.
Adesso scrive, insegna all'Università, fa conferenze in giro per l'Italia. Ma...
Insomma, scusate se vi racconto gli affari miei.
E Mimmo mi ha detto: "Come avremmo fatto, in quei sei mesi di ospedale a Miami, se tu fossi stata sindaca? E come faremmo, se tu vincessi le elezioni, e il cancro tornasse ancora?".
Siamo ottimisti, ma era una domanda giusta, con una sola risposta.
Così, ho messo da parte i miei sogni e i miei progetti per la mia città.
Ringrazio chi mi ha sostenuta e pensata. Ma quando di mezzo ci sono cose come la vita, non si può rischiare di abbandonare un incarico così importante e delicato come quello di sindaco.
Adesso spero ancora, come avevo in mente io, nell'unità di un progetto di centro-sinistra per il Comune. Spero che qualche persona, e ragazzi di buona volontà, si facciano avanti per rimpolpare le fila di una compagine che ha bisogno di fiducia, e di speranza, e di onestà, contro il bullismo e gli affari con la scusa dell'Amministrazione, una piaga che affligge storicamente Crescentino. Ad ascoltare chi ha avuto rapporti con l'ultima tornata di governanti, si sarebbe instaurato uno stile che poco ha a che fare con le corrette regole di un vivere civile e dei diritti del cittadino.
Ma, come ho sempre detto dall'inizio dell'avventura del blog Amare Crescentino, non farò più Cincinnato. Ci sarò, con progetti fisici come andare a pulire il paese insieme con Laura e Nicoletta una domenica al mese, e per organizzare quel filo di comunità, di dibattito e consapevolezza, di sguardo sul mondo, di proposizione, senza il quale una piccola città muore, o si trasforma in dormitorio. Essere cittadini attivi, è tanto importante quanto stare in Piazza Caretto. Il blog resterà qui, a raccogliere le vostre testimonianze. Imparate a darvi un nome, però. Vi prego, basta Anonimi.

Marinella Venegoni

Dal dire al fare...

Per chi vuol fare una bella camminata e un po’ di flessioni; per chi dice che Crescentino non è pulita e bisogna fare qualcosa...
Ecco il programma di “Dal dire al fare…….”

22/3/2009 Ritrovo ore 9.00 partenza ore 9.10 – Piazza delle Catene (Municipio)
Percorso Rotonda per San Grisante – Rotonda per Vercelli – Cavalcavia – Peso – Via Viotti - Ritorno.
Attività Passeggiata con raccolta rifiuti lungo la strada.

1/4/2009 Ritrovo ore 19.30 Piazza delle Catene (Municipio)
Percorso Portici Crescentino.
Attività Pulire i portici - se i commercianti volessero partecipare ci farebbero cosa gradita.

13/4/2009 Ritrovo ore 10.30 partenza ore 10.40 – Piazza delle Catene (Municipio)
Percorso Ponte sul Po – Rocca di Verrua – Pasquetta alla Fortezza in compagnia
(pranzo al sacco).
Attività Passeggiata con raccolta rifiuti lungo la strada.

17/5/2009 Ritrovo ore 9.00 partenza ore 9.10 – Piazza delle Catene (Municipio)
Percorso Rotonda per San Grisante – Rotonda per Saluggia – Cavalcavia – Ritorno
Attività Passeggiata con raccolta rifiuti lungo la strada.

13/09/2009 Ritrovo ore 9.00 partenza ore 9.10 – Piazza delle Catene (Municipio)
Percorso Piazza della Stazione (se per caso quella fosse pulita) Viale Madonna del Palazzo
Attività Passeggiata con raccolta rifiuti lungo la strada.

15/11/2009 Ritrovo ore 9.00 partenza ore 9.10 – Piazza delle Catene (Municipio)
Percorso Prima del passaggio a livello a destra –Stradina “Appendice” - Ritorno
Attività Lavori di giardinaggio e pulizia.
Attrezzatura – sacchetti per la raccolta – guanti da lavoro - buona volontà.

Per l’attivita del 1/4/2009 – togli ragnatele o scope - buona volontà.

Regole: Numero partecipanti minimo 5.
Se pioviggina o peggio non si va.
Ognuno è responsabile di se stesso ovvero “L’organizzazione declina ogni responsabilità” .

Grazie a Tutti, vi aspettiamo
“Dal dire al fare…..”

giovedì 12 marzo 2009

L'ennesima fregatura per Vercelli

Riceviamo e pubblichiamo:

Il discorso che si riapre sul nucleare? «Attenzione, per Vercelli può essere una fregatura, l’ennesima». Gianni Esposito, segretario della Camera del lavoro, è molto scettico sulla riproposta del nucleare a Leri Cavour.
Perché?
«Innanzitutto perché, come mi pare stiano dicendo un po’ tutti, abbiamo già dato, e non poco, per oltre quarant’anni. Abbiamo dato e continuiamo a dare perché sia a Trino sia, soprattutto, a Saluggia sono ancora custodite tonnellate di scorie nucleari. Ed è proprio questo che ora mi preoccupa»
Si spieghi meglio.
«Vede, io non vorrei fare il dietrologo ma sono sospettoso. La costruzione di quattro nuove centrali nel nostro Paese comporterà la ricerca immediata del sito nazionale dove portare le scorie che già sono presenti in Italia, soprattutto, ripeto, nella nostra provincia. Non vorrei che ci venisse fatto questa specie di baratto: siete la zona più adatta alla costruzione di uno dei nuovi impianti, ma visto che non lo volete, diventate almeno il sito nazionale delle scorie...»
Rischio tangibile?
«Assolutamente sì, visto che a Saluggia già si sta realizzando, con un cospicuo investimento finanziario, l'impianto Cemex per la solidificazione delle scorie nucleari. Non vorrei proprio che il nostro territorio diventasse, di fatto, il sito nazionale. Ipotesi da scartare, non importano le contropartite economiche».
Dunque un no secco sia alla nuova chance nucleare sia alla possibilità di tenerci per sempre le scorte...
«La nostra provincia ha già due grandi centrali a gas vapore, ci sono aziende che, al loro interno, producono energia per il proprio fabbisogno, non c’è alcuna necessità di ritrovarci un nuovo mega impianto da 1600 megawatt. Anche perché, come ha ricordato la presidente della Regione Bresso, questi impianti di cosiddetta terza generazione hanno bisogno di molta più acqua rispetto alle vecchie centrali. E il nostro territorio, negli ultimi anni, si sta segnalando per carenze idriche sempre più accentuate. L’ipotesi di fare qui una delle quattro centrali dell’accordo Berlusconi-Sarkozy è completamente sballata. Piuttosto stiamo attenti al rischio che potremmo correre, quello del baratto...»
Il presidente della Provincia Renzo Masoero, pur dicendo no alla centrale, ha però aggiunto che, se proprio dovessimo incassarla, dovremmo pretendere forti contropartite a livello occupazionale...
«Ragionamento un po’ forzato; non me lo vedo un governo in grado di dire a una grossa industria: devi andare a collocarti lì perché c’è un impianto nucleare. Le imprese, vedi la vicenda-Sharp, vanno dove ci sono risorse economiche. La scelta del nucleare non è quella in grado di rilanciare l’economia vercellese. Purtroppo il momento è nerissimo e a Vercelli c’è un forte saldo negativo di occupazione ma, obiettivamente, non si possono far colpe agli enti locali. Sulla Sharp ci siamo mossi tutti assieme, abbiamo fatto squadra ma non è servito. Io però sono fiducioso: Usa e Inghilterra stanno cercando di invertire il trend, dobbiamo crederci.
Pubblicato su "La Stampa" del 10 marzo 2009

mercoledì 11 marzo 2009

Una fiction su Giuseppe Di Vittorio

Riceviamo e pubblichiamo:
La Rai ha completata la produzione della Fiction sulla figura e l’opera di Giuseppe Di Vittorio, il cui titolo è “ PANE E LIBERTA’ “ e che è stata realizzata dalla Palomar S.p.A. Una produzione che la Cgil e la Fondazione Di Vittorio avevano auspicato poter essere realizzata nelle stagioni contrassegnate dalla celebrazione del Centenario della nascita della Cgil e del Cinquantesimo anniversario della morte del grande sindacalista di Cerignola. La produzione si è avvalsa anche di alcune consulenze storiche attivate dalla Fondazione Di Vittorio.
La Fiction verrà messa in onda in prima serata in due puntate nella giornata di domenica 15 marzo e in quella di lunedì 16 marzo.
I nostri iscritti e tanti cittadini possono essere indubbiamente interessati a conoscere e ad approfondire la vita di Peppino Di Vittorio, una personalità straordinaria del sindacalismo confederale italiano, uno dei costruttori della democrazia del nostro paese, un uomo che ha speso la propria esistenza al servizio della causa dell’emancipazione dei lavoratori.
La Rai ha realizzato un’opera, con l’attore Pierfrancesco Favino che interpreta Giuseppe Di Vittorio e con altri qualificati protagonisti, capace di trasmettere una ricchezza straordinaria di emozioni e costruita con un rigore storico non usuale.
CGIL Vercelli-Valsesia

martedì 10 marzo 2009

Acqua passata

Alberto Cortopassi, leader di An, sta elaborando, con Roberto Rosso e il sindaco, e gli alleati di governo, le strategie per le elezioni del 6 e 7 giugno. La notizia del giorno, anticipata dal nostro giornale, è che a Trino scenderà direttamente in campo Rosso.
Cosa c’è di vero, Cortopassi?
«Di vero c’è che Rosso è l’unico in grado di ricompattare Forza Italia a Trino, sanando tutte le incomprensioni che hanno portato alla clamorosa caduta di Ravasenga. Senza poi contare che, per Trino, la sua città, Rosso ha fatto tanto, oggettivamente, anche troppo. Ma, sempre oggettivamente, Trino gli deve molto e la sua sarebbe una candidatura vincente».
A Borgosesia avete qualche problema...
«Sì, e mi dispiace. Noi dobbiamo rispettare il patto di governo e quindi appoggeremo la lista che Buonanno sta mettendo in campo. Rotti è un amico, nonché un autorevole esponente di An, inoltre ha lavorato benissimo nelle ultime tre legislature, dieci anni come sindaco e ora da vicesindaco. Quella di candidarsi è una scelta assolutamente rispettabile, ma anche individuale, e penso che lo sappia bene anche lui».
A Livorno, con la ricandidatura di Masoero, non avete problemi, a Crescentino invece, di grattacapi ne avete, eccome.
«Vero, però penso che siano risolvibili. Pedrale, ad esempio, ha chiesto di inserire tre suoi candidati, accettando la regola che saranno assessori i più votati. Le trattative per formare la lista del centrodestra stanno procedendo: ricompattare non è facile perché durante le ultime settimane non è che le parti in causa si siano scambiate fiorellini, però riusciremo ad accordarci, ne sono certo. Ma più che parlare dei problemi interni del Pdl anche a Crescentino io vorrei soffermarmi sul candidato a sindaco: Roberto Minoli. Una scelta forte e autorevole, con la quale siamo in grado di fronteggiare qualunque avversario ci proponga il centrosinistra».
E passiamo al capoluogo, si parla di un vero e proprio mercato per accaparrarsi i posti nella lista e, soprattutto, quelli in giunta...
«Per la prima volta Fi e An sono assieme, e poi si è aggiunto anche il Nuovo Psi e, ovviamente, anche il sindaco ha propri candidati. Sfoltire la lunga lista e arrivare a quaranta non è agevole, ma anche qui ce la faremo senza tragedie, non ho dubbi.
L’Udc sarà con voi?
«Se non arriveranno contrordini da Roma o da Torino, direi proprio di sì: come la Lega, l’Udc farà una lista autonoma che appoggerà Corsaro. Gli apparentamenti si faranno, in tutta trasparenza, al primo turno; al ballottaggio non accetteremo nessun altro alleato»,
E per la giunta?
«La regola aurea è quella che entreranno i più votati, poi varrà il gioco delle alleanze politiche e il sindaco dirà ovviamente la sua. E se la domanda successiva è se si salirà a dodici assessori, io le anticipo già che la risposta è probabilmente sì».


Pubblicato su "La Stampa" del 10 marzo 2009

lunedì 9 marzo 2009

Più mattone per tutti!

Ieri mattina, un altro annuncio del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dal sapore molto amaro per chi crede che la cementificazione selvaggia non sia il rimedio alla crisi che si sta abbattendo come uno tzunami anche sul Bel Paese, ci ha svegliati di soprassalto: "un piano straordinario con effetti eccezionali sulla casa verrà discusso venerdì in Consiglio dei Ministri per essere di seguito approvato. Secondo le fonti di Palazzo Chigi, sarebbe pronto un piano da 550 milioni concordato con le regioni per la realizzazione di case che saranno date in affitto a giovani coppie, anziani, studenti e immigrati regolari, con diritto di riscatto.
Fino a qui il provvedimento potrebbe sembrare anche condivisibile e lungimirante, ma in realtà il grosso della manovra è un altro: il via libera a un sostanzioso aumento delle cubature di tutto il patrimonio edilizio esistente, una liberalizzazione spinta delle norme per costruire, un ritorno in alcuni casi al "ravvedimento operoso" dal sapore di condono. Il provvedimento darebbe infatti la possibilità alle Regioni disposte ad accettarlo, la possibilità di ampliare gli edifici esistenti del 20%, di abbattere edifici realizzati prima del 1989 per poi ricostruirli, con il 30% di cubatura in più, in base agli "odierni standard qualitativi, architettonici, energetici", di abolire il permesso di costruire per sostituirlo con una certificazione di conformità, giurata, da parte del progettista, di rendere più veloci e certe le procedure per le autorizzazioni paesaggistiche.
Ancora una volta il governo Berlusconi si adopera per trovare una scappatoia alle leggi esistenti in materia edilizia. Sarà casuale ma altrettanto noto che il suo insediamento a palazzo Chigi corrisponda quasi sempre con misure di condono degli abusi edilizi italiani.
Premiare con il 20-30% di aumento di cubatura interventi che verrebbero realizzati in deroga a piani urbanistici e regolamenti edilizi, significherebbe premiare gli speculatori edilizi e fare dell'illegalità una cultura da diffondere a tutti i livelli della società.
Questo nuovo provvedimento-mostro prevederebbe la sola autocertificazione del progettista per garantire sugli interventi predisposti con il decreto. Ancora una volta le logiche di profitto vengono anteposte a quelle della sicurezza dei cittadini.
Verrà infine inserita anche una ridefinizione delle sanzioni, solo amministrative nei casi più lievi e più severe se nel caso di beni protetti oltre a norme per semplificare le procedure riguardanti i permessi in materia ambientale e paesaggistica.

domenica 8 marzo 2009

Viva le donne

Otto marzo, Festa della Donna. La leggenda racconta che abbia avuto origine da un episodio drammatico accaduto nel 1908, quando le operaie di una fabbrica tessile presso New York, la Cotton, scioperarono per protesta contro le disumane condizioni di lavoro. Dopo alcuni giorni di fermo, proprio l'8 marzo, il proprietario della fabbrica Mr.Johnson avrebbe chiuso tutte le porte dello stabilimento, per impedire loro di uscire. All'edificio fu appiccato il fuoco e 129 operaie morirono arse vive fra le fiamme.
Nei decenni, la festa ha cambiato pelle, seguendo l'evoluzione dei costumi. Nei '60 e '70 l'8 marzo è diventato un giorno di orgoglio e lotta femminista, per poi perdere gradatamente quella connotazione e trasformarsi in un momento consumistico, passeggero come le mimose che appassiscono in un sol giorno.
Oggi che la crisi si mangia anche il momento consumistico, si vede ben poco da festeggiare: la solidarietà femminile è venuta meno, la sorellanza pure; le donne sono spesso (e come non mai) bersaglio di violenza, nelle case, per strada, nella gestione dei diritti. In nessun paese industrializzato come in Italia, siamo così poco rappresentate nelle istituzioni, nei partiti, nelle aziende, nei sindacati, nelle amministrazioni comunali. E ieri, a celebrare la ricorrenza in nome del Governo presso la Presidenza della Repubblica, è intervenuta la ministra per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che non è certo esempio di una condizione femminile condivisa.
Eppure, ancora e sempre, viva le Donne. Che resistono, che sopportano, che lottano, che sono le più brave nelle scuole e nelle università. Che sorridono, e ridono, perché sono forti, e sanno guardare avanti. Alla faccia delle mimose.
Marinella Venegoni

sabato 7 marzo 2009

Sognando Chernobyl



In questi giorni, anche sul blog, molto si è parlato dell'accordo intergovernativo firmato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il presidente francese Nicolas Sarkozy che vedrà Italia e la Francia sempre più vicine nella produzione di energia nucleare.
Sull'argomento nucleare si è espresso anche Adriano Celentano, ovviamente in musica, con una canzone - manifesto ecologista uscita a fine novembre, che sembra non lasciare grandi speranze.
Consoliamoci questa notte con un pò di buona musica. Buonanotte a tutti gli utenti collegati in questo momento.

venerdì 6 marzo 2009

Cambiamo musica!



Questa sera, alle ore 21, presso la pizzeria bar Vikingo si terrà una serata informativa dal titolo “Cambiamo musica” per parlare ad ampio raggio sul come poter ottimizzare la raccolta rifiuti e su come sviluppare un'idea di mobilità sostenibile anche a Crescentino.
Moderatrice della serata sarà la dott.ssa Marinella Venegoni.

mercoledì 4 marzo 2009

Il candidato della destra

Lunedì sera alla presenza dei coordinatori provinciali di Forza Italia (Roberto Rosso), Alleanza Nazionale (Alberto Cortopassi), degli ex assessori Speranza, Chiocchetti, Arlotta e Birocco, è stato presentato il candidato sindaco del Pdl Roberto Minoli.
Erano presenti anche gli esponenti della Lega Nord Omassi e Venaruzzo, il Presidente della Provincia Renzo Masoero e l'assessore provinciale Massimo Camandona.
Nel suo intervento, l'ex sindaco Greppi si è detto sicuro della vittoria della compagine elettorale guidata dall'imprenditore Minoli mentre l'on. Roberto Rosso con molta diplomazia ha cercato di gestire l'assenza del consigliere regionale e coordinatore comunale di Forza Italia Luca Pedrale.
L'ex assessore Arlotta avrebbe tuonato: “in lista con Minoli noi o i traditori della giunta Greppi”.
Minoli, ha dichiarato di presentare le dimissioni da presidente della Crescentinese calcio qualora venga eletto Sindaco e di non essere tagliato per un ruolo di oppositore in consiglio comunale.
A giorni verrà presentato il programma elettorale di riferimento.

martedì 3 marzo 2009

Riceviamo e pubblichiamo:

Buongiorno, cerco volontari per organizzare "Puliamo Crescentino & Dintorni" una domenica mattina ogni 2 mesi. Da qualche parte bisogna cominciare!!!Saluti

Laura R.