domenica 8 marzo 2009

Viva le donne

Otto marzo, Festa della Donna. La leggenda racconta che abbia avuto origine da un episodio drammatico accaduto nel 1908, quando le operaie di una fabbrica tessile presso New York, la Cotton, scioperarono per protesta contro le disumane condizioni di lavoro. Dopo alcuni giorni di fermo, proprio l'8 marzo, il proprietario della fabbrica Mr.Johnson avrebbe chiuso tutte le porte dello stabilimento, per impedire loro di uscire. All'edificio fu appiccato il fuoco e 129 operaie morirono arse vive fra le fiamme.
Nei decenni, la festa ha cambiato pelle, seguendo l'evoluzione dei costumi. Nei '60 e '70 l'8 marzo è diventato un giorno di orgoglio e lotta femminista, per poi perdere gradatamente quella connotazione e trasformarsi in un momento consumistico, passeggero come le mimose che appassiscono in un sol giorno.
Oggi che la crisi si mangia anche il momento consumistico, si vede ben poco da festeggiare: la solidarietà femminile è venuta meno, la sorellanza pure; le donne sono spesso (e come non mai) bersaglio di violenza, nelle case, per strada, nella gestione dei diritti. In nessun paese industrializzato come in Italia, siamo così poco rappresentate nelle istituzioni, nei partiti, nelle aziende, nei sindacati, nelle amministrazioni comunali. E ieri, a celebrare la ricorrenza in nome del Governo presso la Presidenza della Repubblica, è intervenuta la ministra per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che non è certo esempio di una condizione femminile condivisa.
Eppure, ancora e sempre, viva le Donne. Che resistono, che sopportano, che lottano, che sono le più brave nelle scuole e nelle università. Che sorridono, e ridono, perché sono forti, e sanno guardare avanti. Alla faccia delle mimose.
Marinella Venegoni

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel pensiero....

Anonimo ha detto...

Siamo in poche su questo blog. Ma l'unica proposta pratica è venuta da una donna, evviva. Gli uomini sanno solo fare bla-bla, e neanche a tono, spesso.

Anonimo ha detto...

da uomo mi unisco e dico viva le donne, sono stato al cinema a vedere un film favoloso, 2 partite, del regista monteleone tratto da uno spettacolo teatrale della comencini, davvero una celebrazione del mondo femminile dagli anni 60 fino ai giorni nostri, mi sono davvero commosso e divertito.
Mi unisco anche a valentina per rimarcare l'unica proposta vera del blog venuta da una donna, viva lo spirito femminile
cordialmente
mauro novo

Anonimo ha detto...

Care donne, con tutti i sostenitori che ci hanno incoraggiate oggi festa della donna, possiamo stare fiduciose di un bel futuro. E grazie almeno a Mauro Novo.

Anonimo ha detto...

come mai la Carfagna non va bene?