giovedì 29 aprile 2010

Il supermercato si fa, Piazza Caretto pure


L'autorizzazione al supermercato di via Viotti, non superando i 1.500 metri di ampiezza, rientra fra le prerogative del Comune di Crescentino.
Giova ricordare che la pratica, giacente negli uffici da prima della primavera scorsa, è stata mandata avanti dagli uffici competenti durante i sei mesi di commissariamento di Crescentino, e poi approvata dal nuovo Consiglio Comunale.
I lavori inizieranno quando saranno scaduti (e se senza conseguenze) i termini del ricorso al TAR (fra maggio e giugno), e dovrebbero interessare contestualmente il completamento del viale che va dal viale IX Martiri fino alle Scuole Medie.
Un ampliamento di circa 300 metri è stato già richiesto dalla proprietà non più in Comune ma in Regione; anche nel caso in cui fosse concesso, non altererebbe la struttura così com'è stata progettata, ma solo i volumi interni.

Lunedì 3 invece ci sarà la consegna dei lavori alla ditta di Pinerolo che si è aggiudicata l'appalto per il rifacimento di Piazza Caretto, del tratto di via Roma e via Mazzini prospicenti la piazza stessa, nonché (per la seconda fase) della rimessa in piano delle pietre dei portici. Si procederà a segmenti, cercando di danneggiare il commercio il meno possibile, ma si metteranno finalmente al riparo da eventuali cadute i cittadini e i visitatori. Un'opera attesa da decenni.
Si valuta che la ditta comincerà intorno al 10 maggio.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

E i dehors dei bar, Marinella?
Uno interessato

Anonimo ha detto...

Poveri commercianti, come avrebbero potuto fare la loro festa, con il centro storico (piazza e portici)che diventa un cantiere di lavoro...
La Primula Rossa.

Saint-Just ha detto...

Bene così, i lavori portano dei disagi ma era ora che si facessero.
Molto bene anche il recupero dell'ormai EX appendicite,con una miglioria dopo l'altra speriamo che lascino almeno un binario per far passare i treni....

Il lastricato dei Portici..... non mi ricordo più se sono proprietà privata o pubblica. E' possibile saperlo?

Se vengono sistemati, per carità, ottima cosa, però è giusto sapere a chi spetta.

Uno cento mille supermercati, più ce ne sono meglio è, vuol dire che la gente ha dei soldi da spendere, sia chi costruisce e sia chi compra.

Cordialmente
S.J.

marinella venegoni ha detto...

La proprietà delle pile che tengono su i portici, caro Saint-Just, è privata: anche alla luce di questo, non si capisce perché quei pochi che li hanno dipinti abbiano tralasciato la parte che dà su via Mazzini.... E comunque ne parleremo, prima o poi...invece il passaggio è pubblico, come si deduce dal fatto che è la collettività che si sobbarca l'impresa.

marinella venegoni ha detto...

Caro Uno Interessato, o si fanno i lavori, o si mettono i dehors, le due cose insieme non sono possibili. Ma dopo sarà bellissimo, speriamo.

Anonimo ha detto...

Sia più precisa Sindaca, mi pare che il passaggio non sia pubblico, ma proprietà privata come le "pile" ma soggetto ad uso pubblico.

Precisino

Saint-Just ha detto...

La situazione del lastricato allora non è ancora precisata.

E nel caso si facessero interventi alla parte sottostante (fognature, scarichi, impianti elettrici e idraulici) chi deve pagare?

Il Vostro intervento sarà solo di maquillage superficiale?

Ma ci penserà sicuramente qualche Consigliere Comunale a fare chiarezza.

Non hanno dipinto la facciata sulla strada?
Ma guardate che è da tempo che vado dicendo che dello sconto (abolizione) sulla Tosap non se ne fanno niente, vogliono anche i Danè per l'imbianchino.
Saluti
S.J.

marinella venegoni ha detto...

Signor Precisino, poiché sulle pietre sotto i portici ci passiamo tutti, di chiunque siano bisogna pagare tutti. Invece le pile son private, ma i proprietari pensano di averne solo tre lati, e (quei pochi che lo hanno fatto) quelli finora han dipinto, lasciando il lato strada al pubblico ludibrio, come cosa che non li riguarda.

Anonimo ha detto...

Perdoni la mia testardaggine, non per polemica ma per chiarezza: ok, ci passiamo tutti, ma di chi è la proprietà delle pietre/pavimento portici?

Precisino

Anonimo ha detto...

cara sindaco,
se la mette così, sappia che prima o poi dovrà rifare i portici di via Mazzini (da piazza Vische a piazza Giovanni Paolo II) e quelli di via Faldella (casa natale, se non sbaglio, di uno dei suoi assessori)!
E perché non rifare l'accidentato pavimento di fronte alla Dolce Vita?
Ci pensi bene prima di dare certe risposte...

Moretti for President

marinella venegoni ha detto...

Chissà perché in tanti a Crescentino si divertono a minacciarmi.

Saint-Just ha detto...

I commentatori pongono delle domande e la Sindaca cortesemente risponde, ma in questo caso in modo insoddisfacente.

Punto numero uno:
Non si sa ancora a chi appartiene la proprietà del lastricato.

Punto numero due:
Non si sa chi deve pagare nel caso si intervenisse sui servizi sottostanti al lastricato.

Punto numero tre:
E' stato appaltato dal Comune un lavoro di ristrutturazione a carico dei contribuenti senza avere prima chiarito ai cittadini i punti uno e due.

Ovviamente si presuppone che l'Amministrazione conosca nei particolari la situazione e che tutto sia regolare.
Non c'è motivo di preoccuparsi, anche perchè l'Opposizione, se riscontrasse delle irregolarità, le avrebbe già fatte rilevare, dal momento che non si lascia sfuggire nemmeno 5 euro.

Cordiali saluti
S.J.

Anonimo ha detto...

Non se la prenda così Sindaca, a me pare che nessuno la stia minacciando, per cortesia risponda in modo chiaro: di chi è la proprietà delle pietre/pavimento portici?
Grazie

Precisino

Giove Ammone ha detto...

Cari amici, qui il tema è complesso per diversi motivi, tra i quali spicca il fatto che i portici di Crescentino esistono almeno da fine 700 (come recano alcune case in bella vista con cartello).
Ma mi spiego meglio: una legge del 42 prevede che i portici (intesi come struttura di copertura e sino al suolo compreso) siano di pertinenza dei proprietari che, infatti, devono provvedere alla loro manutenzione ordinaria e staordinaria. Restano invece a carico della collettività le illuminazioni pubbliche e la pavimentazione (almeno sempre così pare dal quella legge) fatto salvo il caso in cui con apposita convenzione non si decida diversamente.
Ora, i nostri amati portici esistono da anni, il lastricato sarà almeno 200 anni che non viene toccato ed è competenza COMUNALE la sua sistemazione. Come anche per le luci.
Diverso invece i casi delle edificazioni successive (per esempio via Mazzini lato Ristorante Archigusto oppure l'area citata da Moretti For President: li bisognerebbe vedere, per la pavimentazione quanto decisero in sede di piano esecutivo convenzionato giacchè in quei casi le imprese nel realizzare l'opera privata hanno realizzato opere anche ad uso pubblico (i portici).
Comunque in linea pratica spero di aver risposto per la parte oggetto dell'intervento in corso. Sulle altre bisognerebbe andare a vedere all'ufficio patrimonio o Urbanistica che cosa prevedeva la convenzione allora firmata.
Cordiali Saluti

Anonimo ha detto...

Possibile che i portici di Bologna siano posteriori al 1942?
http://www.comune.bologna.it/civetta/index.php?n=54121652

Grazie a Giove Ammone: ma il c. 2 dell'art 40 non si riferisce, comunque, agli indennizzi?

MfP

Anonimo ha detto...

Carta canta. Vedere carta.

La pavimentazione... ci può stare, il camminamento potrebbe anche essere del Comune, come sistemazione, ma come proprietà?
E soprattutto, le opere sottostanti ad uso privato, può il Comune metterci mano?
A Giove Ammone l'ardua sentenza.
Saint-Just