La marcia, alla spicciolata spesso, dei transfughi dal PD vira ormai verso la costituzione di gruppi. Alcuni giorni fa è nata La Sinistra Italiana, e la novità nella novità è l'apertura al Movimento 5 Stelle. Sulla "Stampa" del 10 novembre, un articolo di Francesca Schianchi nota che la faccenda ha cominciato a fare molto rumore.
Ospite di Agorà su Raitre, l'ex dem Stefano Fassina ha detto: "Con il PD di Renzi siamo alternativi. Con loro c'è un confronto, ma anche una competizione".
Ipotizzando uno scenario al Comune di Roma prossimo alle elezioni, Fassina ha detto che Sinistra Italiana potrebbe appoggiare l'aspirante sindaco grillino "se sul piano programmatico è più compatibile con la nostra idea di sviluppo di una città". Il M5S ha già rigettato il corteggiamento: "Non faremo ammucchiate o alleanze".
Per chi sia nato e cresciuto con una idea della sinistra così come riportata nei sacri testi del filone, si tratta di una bella botta. Stare fra Renzi che sembra progredire nel suo progetto del Partito della Nazione, e invece Fassina e soci che propongono alleanze con un gruppo populista e di ispirazione destrorsa, non è il massimo della comodità.
Chissà quante dovremo ancora vederne, da qui alle amministrative del '16. Per non parlare del dopo...
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