Riceviamo e pubblichiamo:
Il discorso che si riapre sul nucleare? «Attenzione, per Vercelli può essere una fregatura, l’ennesima». Gianni Esposito, segretario della Camera del lavoro, è molto scettico sulla riproposta del nucleare a Leri Cavour.
Perché?
«Innanzitutto perché, come mi pare stiano dicendo un po’ tutti, abbiamo già dato, e non poco, per oltre quarant’anni. Abbiamo dato e continuiamo a dare perché sia a Trino sia, soprattutto, a Saluggia sono ancora custodite tonnellate di scorie nucleari. Ed è proprio questo che ora mi preoccupa»
Si spieghi meglio.
«Vede, io non vorrei fare il dietrologo ma sono sospettoso. La costruzione di quattro nuove centrali nel nostro Paese comporterà la ricerca immediata del sito nazionale dove portare le scorie che già sono presenti in Italia, soprattutto, ripeto, nella nostra provincia. Non vorrei che ci venisse fatto questa specie di baratto: siete la zona più adatta alla costruzione di uno dei nuovi impianti, ma visto che non lo volete, diventate almeno il sito nazionale delle scorie...»
Rischio tangibile?
«Assolutamente sì, visto che a Saluggia già si sta realizzando, con un cospicuo investimento finanziario, l'impianto Cemex per la solidificazione delle scorie nucleari. Non vorrei proprio che il nostro territorio diventasse, di fatto, il sito nazionale. Ipotesi da scartare, non importano le contropartite economiche».
Dunque un no secco sia alla nuova chance nucleare sia alla possibilità di tenerci per sempre le scorte...
«La nostra provincia ha già due grandi centrali a gas vapore, ci sono aziende che, al loro interno, producono energia per il proprio fabbisogno, non c’è alcuna necessità di ritrovarci un nuovo mega impianto da 1600 megawatt. Anche perché, come ha ricordato la presidente della Regione Bresso, questi impianti di cosiddetta terza generazione hanno bisogno di molta più acqua rispetto alle vecchie centrali. E il nostro territorio, negli ultimi anni, si sta segnalando per carenze idriche sempre più accentuate. L’ipotesi di fare qui una delle quattro centrali dell’accordo Berlusconi-Sarkozy è completamente sballata. Piuttosto stiamo attenti al rischio che potremmo correre, quello del baratto...»
Il presidente della Provincia Renzo Masoero, pur dicendo no alla centrale, ha però aggiunto che, se proprio dovessimo incassarla, dovremmo pretendere forti contropartite a livello occupazionale...
«Ragionamento un po’ forzato; non me lo vedo un governo in grado di dire a una grossa industria: devi andare a collocarti lì perché c’è un impianto nucleare. Le imprese, vedi la vicenda-Sharp, vanno dove ci sono risorse economiche. La scelta del nucleare non è quella in grado di rilanciare l’economia vercellese. Purtroppo il momento è nerissimo e a Vercelli c’è un forte saldo negativo di occupazione ma, obiettivamente, non si possono far colpe agli enti locali. Sulla Sharp ci siamo mossi tutti assieme, abbiamo fatto squadra ma non è servito. Io però sono fiducioso: Usa e Inghilterra stanno cercando di invertire il trend, dobbiamo crederci.
Pubblicato su "La Stampa" del 10 marzo 2009
2 commenti:
considerato il deposito nazionale in costruzione a saluggia ecco il link su cosa fare in caso di fuoriuscita di radiazioni, riporta le istruzioni date ai cittadini americani dalla FEMA, l'agenzia federale per la gestione delle emergenze.
bisogna cliccare sul primo post evidenziato con il blu
"no al nucleare" per ottenere il volantino
altrimenti
http://www.greenpeace.it/nucleare/GPvolantino%20nucleare%20A4.pdf
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