Chicobum piccola Woodstock? Esageruma nen

Dopo una giornata troppo carica di impegni, eccomi ad ammollarvi il pezzo de La Stampa del 17 marzo, che riparla del Chicobum sempre più vicino. Preferisco affidarmi a questa cronaca che fare come gli "asu 'd Cavour c'as laudu da lur", come dice il proverbio.
Tengo a sottolineare l'ultima parte dell'articolo di Nasi&Di Caro, con le parole del sindaco di Borgaro dalle quali si evince che egli non è affatto felice che il Festival se ne vada, e che spera di riaverlo.
Che Dio ce la mandi buona, ma la depressione collettiva è palpabile, speriamo di tirarci un po' su di morale, e che il commercio sappia approfittare dell'occasione.
Voglio precisare che gli eventi si terranno il venerdì sera, il sabato, e che la domenica sarà una serata al chiuso del palazzetto.
Voglio dire grazie da qui a Gabriele Massa, l'assessore allo sport, che mi ha supportata in tutte queste settimane; grazie a tutta la Maggioranza, e alla Giunta (approvazione all'unanimità, così rispondo a uno che lo chiede già qui sotto).
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Crescentino quest’estate si trasformerà nella «piccola Woodstock» piemontese. È arrivata infatti la conferma che il Chicobum Festival traslocherà da Borgaro, comune della provincia torinese che ospita l’evento dal 2000, a Crescentino grazie alla volontà dell’organizzatore Ivaldo Marceca e del sindaco Marinella Venegoni.
Un’occasione imperdibile per il comune vercellese che da fine maggio ospiterà una kermesse capace di attirare più di 2 milioni di spettatori nei suoi 9 anni di vita, di cui più di 200 mila solo nell’edizione 2009, grazie a nomi come Caparezza, Statuto, Marlene Kuntz e Africa Unite.«Sono veramente felice di portare il Chicobum a Crescentino - commenta con entusiasmo lo stesso Marceca -. È nato tutto per caso, durante una cena a casa di Marinella. Ci siamo capiti subito. Le sue idee e la sua competenza, l’area, la posizione strategica: Crescentino è perfetta».
L’associazione Barrumba (il gruppo che organizza il festival dal 2000) ha in mente un’edizione da record che si svolgerà tutti i fine settimana (venerdì compreso) dal 21 di maggio all’11 di luglio. «L’area che ho visitato con la Venegoni vicino agli impianti sportivi è l’ideale per realizzare un tipo di festival che ho sempre sognato - spiega Marceca -. Il palazzetto ospiterà i live, all’esterno sistemeremo tutta l’area commerciale che sarà ad accesso gratuito, il palabasket si trasformerà nella “Bhalera” per i balli di gruppo e la piscina potrebbe trasformarsi in solarium e zona lounge bar per gli aperitivi. Senza dimenticare lo stadio che è una struttura funzionale».
Una piccola cittadella della musica che consentirà agli organizzatori di dedicarsi ad un progetto molto affascinante: «Allestiremo anche un’area campeggio per ospitare camper e tende dove organizzeremo una sorta di “campus musicale” in cui i ragazzi potranno seguire lezioni di musica e canto, suonare insieme ed esibirsi poi sul palco. Un piccolo workshop musicale - conferma Marceca -. In questi eventi sono anche i dettagli a fare la differenza: il tratto di autostrada che collega Torino a Crescentino per esempio è gratuito ed è un bel vantaggio».
Il Chicobum lascia quindi Borgaro dopo nove anni. Ma lo fa senza polemica: «Di Borgaro non mi convinceva solo la nuova viabilità ma siamo a disposizione per continuare a collaborare su altri progetti», spiega l’organizzatore.
«In effetti il cantiere vicino all’area del festival un po’ ci penalizza - conferma il sindaco Vincenzo Barrea -. Ci dispiace solo che la decisione sia stata all’ultimo ma appena i lavori sulla viabilità saranno finiti torneremo alla carica per riavere il Chicobum».Grande soddisfazione ovviamente per Marinella Venegoni: «Sono contentissima: è un’occasione imperdibile che dobbiamo sfruttare per il bene del nostro territorio».