sabato 27 giugno 2015

Accordo sui profughi al summit dell'Unione Europea

Sperando che qualcuno legga prima di spararle grosse sui blog, ben coperti da anonimato (così non si vede quanto siano ignoranti non perché ignoranti, ma perché dediti alle proprie idee soltanto, senza cercare il confronto), pubblico qui i termini dell'accordo raggiunto alla Commissione sulla discussa questione dei migranti. 
Da La Stampa di oggi, autore l'ottimo Marco Zatterin.
MV


Strutture, quote e rimpatri: come si muoverà da oggi l’Europa

«Per la fine dell’estate saremo molto vicini a determinare dove distribuire i 40 mila», stima una fonte diplomatica europea. Processo lento, dunque, ma a suo modo concreto. Nelle prossime settimane i tecnici della Commissione, d’intesa con quelli della presidenza lussemburghese entrante, lavoreranno ai criteri di ripartizione dei migranti aventi diritto di protezione che l’Europa dovrà spartirsi sulla base del consenso e delle necessità specifiche. L’effetto del modello scelto dal Vertice Ue è che i 24 mila presi nei centri italiani lasceranno il Paese dall’autunno, dopo una lavoro di definizione delle quote che non appare facile. Non è la sola novità del summit chiusosi ieri. Ecco le altre. 

HOTSPOT  
La Commissione Ue è chiamata a redigere entro il mese di luglio, in cooperazione con gli Stati, «una tabella di marcia sugli aspetti giuridici, finanziari e operativi» delle nuove strutture di accoglienza negli Stati. Sono gli hotspot - i «punti di crisi» - dove le autorità nazionali, gli esperti di altri Paesi, l’agenzia Frontex per la sorveglianza delle frontiere, l’ufficio per l’asilo (Easo) e l’Europol, identificheranno chi arriva. Ciò consentirà di stabilire chi ha bisogno di protezione internazionale. Gli altri dovranno essere rimpatriati. Il funzionamento dei centri è una condizione necessaria per avviare la riforma del regolamento di Dublino che impone il principio dello sbarco nel porto sicuro più vicino. L’Italia ne avrà 5-6 sparsi nel Mezzogiorno. Funzionamento previsto: autunno.  

IL REINSEDIAMENTO  
Ventimila cittadini stranieri aventi diritto alla protezione internazionale, ma non ancora entrati in Europa, verranno redistribuiti fra «tutti gli Stati» rispecchiando le loro «situazioni specifiche». Tempi e modi da definire. 

RIMPATRI  
I leader chiedono di mobilitare «tutti gli strumenti a disposizione per promuovere la riammissione degli irregolare nei Paesi di origine e transito». Il Consiglio, con la Commissione, «preparerà un pacchetto globale» per chiudere i negoziati coi Paesi terzi: attualmente non abbiamo dei patti simili con alcun Paese del Nord Africa, ad esempio. Gli Stati si impegnano ad adottare pienamente la direttiva rimpatri, mentre le espulsioni decise finiranno nel Sis, il Sistema di informazioni di Schengen. Attualmente è molto difficile sapere se un migrante è stato espulso da un altro partner europeo. 

FRONTEX E GLI ILLEGALI  
Entro luglio, la Commissione stabilirà le modalità con cui Frontex potrà fornire sostegno immediato in materia di rimpatri agli Stati sotto pressione come Grecia e Italia. Oggi, noi espelliamo appena il 20% di chi ha un foglio di via. La Francia fa appena meglio.  

ASILO  
Nel corso del mese venturo Bruxelles dovrà dire come l’Easo potrà coordinare l’attuazione delle disposizioni sul Paese di origine sicuro. Serve una lista degli luoghi verso i quali è possibile rimandare i clandestini. E serve in fretta. 
 
MARCO ZATTERIN

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