venerdì 24 dicembre 2021
Buon Natale ai moschettieri di Crescentino
mercoledì 24 novembre 2021
Mauro mi ispira sul caso servizi per la Sanità
Abbastanza vergognoso stare in silenzio un mese. Un po' ho avuto molto da fare nel mio stato di pensionata che per passione non smette di lavorare; e un po' bisogna essere onesti e ammettere che in questo periodo di ispirante c'è poco, e se per sbaglio fai streaming sul Consiglio Comunale (com'è successo a me l'altra sera) ti viene un magone a vedere i Consigli ridotti così - alla ufficio ragioneria - senza un'elaborazione, una suggestione, un volo, una caduta, una parola fuori tema, che quasi mi veniva da rimpiangere Gian Maria Mosca e il meno immaginifico Allegranza. Pensa te.
Però leggendo Mauro At Large, e il post di una persona che va a farsi curare a Cigliano dove trova quelli di Crescentino, mi è venuta rabbia per questa nostra cittadina che deve sempre lottare trenta volte più delle altre anche più piccole per avere dei servizi normali. Solo un trapano come Vittorio Ferrero con la sua band potrebbe vincere il maleficio, ma per esempio né io né lui (finora) siamo riusciti a dissolvere il maleficio della facciata di Palazzo Lanza, che continua a turbare gli occhi di tutti e gli abitanti mai si decidono a ridipingere, dobbiamo essere noi a vergognarci per loro.
Siamo senza servizi medici e di analisi, a parte i nostri prodi dottori di base e qualche specialista sparso qui e là per la città. Quando facevo il sindaco, si parlò per un po' di una iniziativa all'interno del Santo Spirito, con medici di base e laboratori, ma poi i medici non si misero d'accordo o l'Asl 4 bloccò l'iniziativa, non mi ricordo adesso.
Però l'edificio ex Suore della Carità come dice Mauro si presterebbe benissimo alla bisogna, credo impossibile che Vittorio non ci abbia ancora pensato. E' la sua vocazione, la salute e l'assistenza (anche ai bisognosi, che già lì si assolve). Chivasso teme di perder clienti, e ci lascia al palo? Anche questo può essere. Ma c'è proprio una mentalità di fondo da sconfitti fra noi, di mugugno che si avvita e non si traduce in azione, è un fatto caratteriale locale che ha contagiato anche gli innumerevoli immigrati di tutte le epoche.
Vediamo se il sortilegio sarà mai abbattuto. Tra l'altro, al secondo piano c'è un'ala ancora completamente da ristrutturare dove ci sono le celle delle suore, e avendo fondi a disposizione si potrebbe fare un alberghino, un bed&breakfast del quale si sente molto la mancanza. Se non ci fosse Villa Greppi, avendo qualcuno che deve stare una notte a Crescentino non sapremmo nemmeno dove metterlo.
domenica 24 ottobre 2021
Ex Chiesa della Resurrezione, che brutta cosa l'ignoranza
Debbo ringraziare Mauro Novo e la popolarità del suo blog, che consente di comprendere le dinamiche di una cittadina dove c'è gente che si sbatte (qualche anno fa e anche adesso) per riportare a una dignità i beni culturali fino a una decina di anni fa annegati nell'oblio e nell'indifferenza.
"La costruzione risale al XVIII secolo, il sito dove fu eretta la chiesa venne acquistato nel 1707 per farne un’area cimiteriale della città e nel 1763 il Vescovo Solaro diede licenza per costruire una piccola chiesa cimiteriale, opera interamente finanziata con le elemosine dei fedeli. Quest’aspetto condizionò molto la costruzione dell’edificio che proseguì molto a rilento e con varie difficoltà. La chiesa giunse al compimento alla fine del XVIII secolo. Nel 1796 fu presentato un disegno per da parte dell’architetto Ferrero per la costruzione di un campanile. Nello stesso anno il Vescovo Filippo di Martiniana istituì la Compagnia delle Anime Purganti presso la stessa chiesa. Con l’Editto di Sanit-Cloud del 1806, la chiesa perse la sua funzione cimiteriale pur continuando ad essere officiata dalle Anime Purganti."
Ora, era un cimitero, fuori e poi dentro, e in tutta onestà l'aria all'interno non mi sembra delle più salubri, se ha un minimo di obiettività. La facciata è bella, ma dentro, insomma.... non diamogli dei meriti che non ha. Personalmente li dentro più di 5 minuti non ci sto. Parere mio, ovvio.
Bene, io immagino che questa persona non sia mai stata al Colosseo: di certo perché, con i suoi duemila anni, ha ospitato le lotte dei gladiatori con i leoni, e con le morti innumerevoli da entrambe le parti, deve ancora puzzare parecchio, secondo i ragionamenti del Sullodato, malgrado sia a cielo aperto. E così le altre arene della stessa epoca.
Ho sempre pensato che è meglio avere paura dei vivi che dei morti.
Ma poi, l'Anonimo/a (chissà perché penso sia una donna) non ha realizzato che in questa ex chiesa ci sono stati dei lavori, a cura dell'architetto della Diocesi di cui è proprietà, che sono durati alcuni anni, all'inizio del secondo decennio del secolo XXI, e c'è stata una pulizia non solo superficiale, un approccio storico per conservare quel poco che è rimasto dei colori dei bellissimi affreschi lavati poi via da un buco sul tetto che i volonterosi ma poco informati professionisti dell'epoca avevano lasciato, dopo avventure da Rin-tin-tin nel tentativo di provare lavori fai-da-te.
L'unica cosa tristissima è quella tenda verde da giardino, che chiude una zona ancora da mettere a posto dopo 10 anni. Quella sì è una vergogna.
Qualcuno dica al Parroco nuovo che ha un problema, a Crescentino, ed è quel giardino da mettere a posto e chiudere con una cancellata.
D'altra parte, mentre lottavo per cercare di far ristrutturare la chiesa, c'era chi voleva buttare giù l'edificio barocco del Prunotto, allievo dello Juvarra, per farci un bel parcheggio.
Cosa ci possiamo aspettare, se non l'ignoranza?
domenica 10 ottobre 2021
Consiglio rinviato per mancanza di consiglieri
Capitano cose che fanno pensare. In una notizia-francobollo, la settimana passata, si legge sulla Periferia "Consiglio rinviato perché mancava il numero legale". Era una storia della settimana precedente, la seduta si è poi tenuta il 6 ottobre, qualcuno in più è arrivato in quel Consiglio Comunale che conteneva non spettacolari argomenti, ma punti comunque necessari, soprattutto in fatto di bilancio: necessari per mandare avanti la macchina del Municipio.
Mi dicono che la Minoranza è per lo più assente, fra Greppi e Speranza fanno la gara a non esserci, e se poi qualcuno della Maggioranza viene colpito da mal di pancia, salta anche il numero legale. Ma uno si mette in lista, viene eletto, e deve pur fare la sua parte o no?
Non posso non ricordarmi i furenti Consigli del mio ultimo mandato, con il Presidente che mi era furiosamente contro, il Rotondo che aveva girato la bici e andava dalla parte opposta, la Maggioranza sempre in bilico perché ristrettissima. Gian Maria Mosca furoreggiava cercando di sfilare persone dell'Amministrazione (con qualcuno appunto c'è riuscito) e scrivendo intemerate missive al vicesindaco Allegranza invece che al sindaco Venegoni, perché sosteneva che il sindaco era lui. Una deriva da mobbing, un antifemminismo mai visto. Quale eredità ha lasciato questo suo comportamento ai posteri? Quale gloria, quale progresso, quali virtù, quali ricordi se non qualche scossa di testa?
Se fosse mai successo che un Consiglio saltasse per assenze, poi, la Periferia avrebbe fatto una paginata sparandone di ogni. Adesso, francobolli. Credo che mai a nessun sindaco in questa deliziosa cittadina siano successe le cose che sono capitate a me.
La parte del pubblico era sempre occupata almeno da 5-6 persone. Adesso nessuno. Almeno se lo guarderanno online (spero)
Intanto a Crescentino le cose vanno avanti, nel Centro Storico si sta togliendo l'asfalto per pavimentare con decoro le strade, una bella cosa da fare davvero, in contrasto con Palazzo Lanza che non si decide a dipingere quella facciata che piange miseria. Che tristezza quelli lì, a pensarci bene tante facciate spudoratamente cadenti non meriterebbero nemmeno un po' di bellezza intorno (ma è giusto provarci).
martedì 5 ottobre 2021
I sindaci
Mi piace molto andare a guardare le facce dei nuovi sindaci, a volte ci trovo personaggi familiari, e a volte scopro persone che avevo dimenticato e che hanno anche loro percorso questa strada irta e nevrotica che conosco abbastanza bene.
Noi abbiamo il nostro triangolino delle Bermude, che è Crescentino/Fontanetto/Lamporo. Bene, il geom Preti ha avuto un trionfo plebiscitario a Lamporo, con l'87,6 dei voti; e la sindaca di Fontanetto Claudia Demarchi, personalità decisa e lunga esperienza, ha dovuto tornare a casa battuta dal ritorno di Riccardo Vallino, ex bancario ed ex sindaco, che ha rivinto con il 58,7 dei voti. Mi butto brevemente sul gossip per spiegarvi che Vallino ha un ego da imperatore, e fosse per lui saremmo tutti ai suoi piedi e ai suoi comandi. La nostra breve convivenza come Consorzio dei Comuni è stata alquanto sgradevole per questa sua tendenza a giocare con il numero 1 sulla maglia, non badando alle caviglie altrui. Non andrei a cena con lui. Punto.
Se allarghiamo gli occhi su un territorio più vasto, mi fa piacere che sia stata eletta una donna a Santhià, paesone tenuto d'occhio con benevolenza dai media. Era la vice di Angelo Cappuccio, ha vinto con largo margine ed è la prima donna sindaco di Santhià: è una che entra "già imparata" con una bella faccia aperta. Ma ci sono alcune altre donne nel Vercellese elette in posti piccoli e piccolissimi, il che significa che il radicamento delle figure femminili nella politica locale tutto sommato procede, alla faccia della politica nazionale e delle grandi città che si mostrano grette nei confronti delle donne: le quali purtroppo stentano a scalpitare. L'Italia da questo punto di vista è fanalino di coda in Europa, ma l'80 per cento del nostro territorio nazionale è costituito di piccoli borghi, dunque qualche speranza per il futuro c'è.
Penso a Preti e mi viene in mente Andorno, rieletto sindaco a Borgo D'Ale: ai geometri piace il potere, e anche Andorno è un geometra e ha lavorato a lungo nel Comune di Crescentino. L'unico altro che conosco è il prof. Mentigazzi, eletto a San Germano con il 64,3 dei voti: con lui, persona per benissimo, il suo paesello viene graziato con buon senso dopo le assurde vicende della sindaca Michela Crosetta, costretta a dimettersi dopo che si scoprirono i criteri poco legali e meno ancora umanitari con i quali distribuiva pacchi alle persone bisognose.
venerdì 1 ottobre 2021
La lettera al Sindaco che annuncia come Crescentino sia stata nominata "European Town of Sport 2023"
Speriamo di ricavarne molti vantaggi
Congratulazioni in ritardo
venerdì 24 settembre 2021
Dieci anni fa mi hanno messa sotto
Piccolo anniversario personale. 10 anni fa, il 24 settembre 2011, alle 12,30 stavo correndo via da casa in bicicletta per un appuntamento con un Maestro di musica con il quale dovevamo discutere alcuni eventi. Ero tutta vestita di rosso comprese le scarpe, non c'era un cane in giro, ma la mia investitrice prese la curva troppo stretta, a velocità notevole, e mi investì sulla parte sinistra.
Il luogo era l'inizio di via Biletta, che poi è stata rinominata Michelangelo, mentre Biletta è diventato l'ultimo pezzo di Michelangelo prima della circonvallazione. Un altro inspiegabile mistero crescentinese che continua a fare casino.
Cinque fratture, due operazioni, una settimana di ospedale, dolori e problemi ancora oggi soprattutto per le 2 scheggiature al bacino, che non furono riconosciute dai medici di Chivasso perché per risparmiare si ostinarono a non farmi la risonanza magnetica ma solo due lastre. Sanità, sanità.
Mimmo era in Libia, a caccia di Gheddafi, e chiesi al giornale e agli amici di non dirgli nulla. Tornò il sabato successivo, quando mi decisi a confessare, a bordo dell'aereo di Stato del ministro Frattini di Forza Italia, un bel tipo già maestro di sci: che dopo aver acconsentito al suo imbarco per motivi umanitari (ero io il motivo) si rimangiò l'offerta in seguito a una domanda secondo lui "cattiva" che Mimmo gli aveva fatto in conferenza stampa a Tripoli. Soltanto la protesta degli altri colleghi, che gli ricordarono che stava facendo un'immensa figura di emme di cui si sarebbe parlato a lungo, fece sì che egli cambiasse idea.
Così va la vita, a volte.
Buon weekend.
martedì 21 settembre 2021
Davvero Crescentino è stata eletta Città Europea dello Sport 2023?
Il lieto annuncio di questa vittoria che ci onorerebbe tutti è stato diffuso due giorni fa dal sito "Prima Chivasso".
Ho atteso a dare la notizia, avendo appena parlato dell'iniziativa, per averne certezza leggendo da qualche parte una comunicazione ufficiale di questo ACES, dopo la visita della Commissione Esaminatrice della Delegazione Italiana di ACES Europe.
A tutt'oggi, tranne "Prima Chivasso", la notizia non è apparsa su alcun sito ufficiale: il che, lo ammetterete, è un po' poco. Nemmeno su quello di Aces Italia e tantomeno su quello europeo è apparso qualcosa.
Aces Europe viene descritta come una associazione non-profit basata a Bruxelles che ogni anno assegna il riconoscimento di Capitale del Mondo, dell'Europa, di una regione, di un'isola, di una Città, riferendosi allo sport: così leggo sul sito europeo, che è infarcito di illustrazioni e non di riconoscimenti e notizie.
Aspetto quindi qualche notizia più solida prima di convincermi che questo riconoscimento finora misterioso è stato effettivamente attribuito al nostro Paesello.
domenica 12 settembre 2021
L'area sport di Crescentino, un complesso da invidiare
Vai a sapere come finirà questa ambiziosa candidatura del nostro Paesello a Comune Europeo dello Sport 2023. Ma comunque finisca, lo vede chiunque che l'area sportiva di Crescentino, costruita amministrazione dopo amministrazione, e terminata appena prima del giro del Millennio, è un complesso formidabile e coeso, che io personalmente non ho mai visto da nessuna altra parte.
Bene ha fatto il Vittorio Ferrero, con le Associazioni sportive, a credere in questa domanda, e non per niente alla fine la Commissione Aces Europe è venuta a visitare di persona il complesso.
La particolarità in questo caso è che gli impianti non sono dispersi come accade nelle città dove si riempiono gli spazi liberi con una piscina qui e un palasportino là. Una scelta urbanistica precisa ha dato vita a un grande insieme di impianti che si sono appoggiati dall'altra parte del campo sportivo, formando un tutto omogeneo. Dai lontani Sessanta c'è poi lì anche il piccolo, privato, Club del Tennis, che in questo momento è abbastanza sfiorito sì, però aggiunge una particolarità in più (sarebbe bello se lo mettessero a posto pure quello, no?).
Tutto questo per ricordare che, se il campo sportivo è stato arricchito nel tempo, la zona di cui si parla è nata tutta insieme, grazie a un mutuo a interessi zero del Ministero dello Sport, che il mio vicesindaco dell'epoca 95/99, Franco Daniele, si trovò sulla scrivania e portò in giunta, nei primi tempi del nostro mandato.
Adesione entusiastica, bando vinto dall'architetto Pettene di Asti se ricordo bene, e via ai lavori. Tanti, lunghi, ma ne valeva la pena. Certo alla fine venne fuori che non tutto era perfettissimo dietro l'ansia del design, e soprattutto il palazzetto ha fatto alquanto tribolare per anni, finché Vittorio e la sua band hanno portato a compimento le modifiche e le riparazioni necessarie, accumulatesi con il tempo. Purtroppo le vere rifiniture, i parcheggi, i fiori e quant'altro, sono state fatte solo al mio ritorno in Comune, dal 2009, 10 anni dopo la fine del mio primo mandato.
Nel successo, le associazioni sportive hanno fatto la loro grandissima parte. Una parte l'hanno fatta anche di certo tutti i cittadini (e non solo di Crescentino) che hanno frequentato la piscina, la bocciofila, il palazzetto sede di vari sport, i bambini e i grandi e i Presidenti della squadra (fra i quali due candidati sindaci) che hanno dedicato la loro energia sportiva alla zona del pallone.
E adesso che addirittura si è acceso l'interesse europeo, godiamoci un po' di più il senso di questo complesso e tutti i servizi che è in grado di offrire.
Tra l'altro, una Festa dello Sport che Gabriele aveva inventato ed era frequentatissima, fu all'istante cancellata dall'amministrazione Greppi appena insediata (ma, si sa, a lui non piaceva niente, pare).
E qui sono costretta a correggermi dopo che mi è stato inviato l'annuncio della Festa dello Sport della quale non ero al corrente. 18 e 19 settembre, via Peruzia e via Raffaello. Ma ormai ne saprete più di me e sono contenta di questa ripresa (grazie anche all'anonimo che lo ha scritto in un messaggio).
giovedì 2 settembre 2021
I cent'anni dello zio Osvaldo
Osvaldo Cena è nato il 3 settembre 1921.
Il 3 settembre 2021 compie dunque 100 anni belli rotondi. Lo conoscerete in tanti, è anche lo zio di Enzo detto il Maturo, era il fratello di suo padre.
Oggi gli ho mandato un mazzo di gigli bianchi, lui ha contraccambiato facendosi fotografare nel cortile di casa, alla Campagna, con un bel bicchiere di vino rosso (spero non sia Coca Cola, almeno) in mano, e un bel segno di vittoria.
Lo zio Osvaldo è scapolo ma non è mai vissuto solo, ha una cameriera e eserciti di nipoti che passano a trovarlo. E' sempre molto attento alla nutrizione, in cento anni si è lasciato scalare dai mille dolori che hanno fatto la sua vita come quella di tutti, ed è finora sopravvissuto con saggezza e buonumore. Legge libri, ha scritto molto, fa le parole crociate e guarda la tv.
Questa foto è così lontana dalle foto tipiche dei centenari nelle RSA, circondati da parenti e infermieri. Se potete tenete a casa i vostri vecchi fatelo, gli allungherete la vita.
Tanti auguri, Osvaldo!
lunedì 30 agosto 2021
Il papà del "distretto diffuso" del Commercio crescentinese
domenica 15 agosto 2021
Buon Ferragosto (e state attenti)
Buon Ferragosto!
E state attenti. Se non ne avete già una barba del post precedente, rileggetelo.
Vale anche per i prossimi giorni, per la festa del Santuario Madonna del Palazzo, e tutte le piccole gioie che si porta dietro.
Ci saranno i bar alle prese con pranzi e cene, con la musica e la voglia d'allegria che porta a non pensare.
Non vi sedete troppo stretti, non vi alitate in faccia, vi prego. Pensate al vostro domani oltre che all'oggi. Li avete visti i No Vax malati e intubati che poi si pentono, no?
Anche ai pranzi con i sacerdoti in partenza, stesse attenzioni. Mica cambia niente solo perché sono preti vi pare? (tra l'altro, ho trovato di cattivo gusto il prezzo differente per la partecipazione, fra Don Edoardo e Don Paolo: più che altro, poco evangelico)
Un abbraccio a tutti
Marinella
mercoledì 28 luglio 2021
Il Covid, i pericoli, i vaccini, la Notte Bianca e il Prajet
Non sono stata l'unica che il sabato sera della Notte Bianca, facendo un breve giro per il centro del nostro Paesello con due amici (tutti e tre in mascherina, naturalmente), mi sono inquietata per la promiscuità che avvertivo. Molta gente senza mascherina, riunita fiato a fiato (che come si sa non è il massimo della salute), e anche molti di quelli che erano seduti a tavola in via Mazzini - senza mascherina in quanto a tavola - non rispettavano le distanze e si alitavano addosso.
Tutti come se arrivassero dall'isola di Bengodi, mentre come tutti noi hanno trascorso l'ultimo anno e mezzo così duro. Ma a cosa servono la morte, il dolore, la sofferenza, se poi uno se ne dimentica uscendo in una sera di festa? La pandemia non è finita.
Insomma mi sono spaventata e sono tornata a casa.
Ho letto da poco sull'ottimo blog di Mauro Novo che il Prajet, quest'anno, getta la spugna. Che peccato, è una così bella festa. E le nuove regole dal 6 agosto consentono libertà di circolazione per chi è vaccinato 2 volte ed è in possesso del Green Pass, o Certificato Verde.
Rileggo queste regole con voi, sul sito Arena Digitale. Verifica C19 è una App del Ministero della Salute che certificherà la veridicità del Pass. Due controlli invece di uno: sfiducia no?
Il DPCM del 17 giugno dà il potere di verifica del Green Pass a
- Pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni
- Titolari di strutture ricettive e pubblici esercizi che prevedono il Green Pass o loro delegati
- Gestori di strutture che erogano prestazioni sanitarie o sociosanitarie/assistenziali, dov'è richiesto il Green Pass.
Si potrebbe dunque fare, un bel Prajet verde per titolari di Green Pass.
Ma andatevela a leggere tutta, questa regolamentazione. Capisco anche che a uno scappi la voglia.
Non facciamo più feste, per pietà: né private, né pubbliche.
giovedì 8 luglio 2021
Il nostro uraganetto della Bassa Padana
Noi ci acchiappiamo tutto, non siamo pronti agli uraganetti al massimo ai temporali difficilmente così prepotenti. Ma quando capita, capita. Questa volta sta durando due giorni, anche con lo spazio di bel tempo che viene definito "L'occhio del ciclone", durante il quale la vita sembra quasi normale.
Qui sopra, dal basso, alcuni ricordi di quel che ci lascia questo "crescentinetto".
1) auto semisotterrata dal muro di cinta del nostro campo sportivo.
2) auto annegata in un fosso di grandine davanti all'Italcardano
3) pavimento di grandine all'interno dell'Italcardano che ha perso un pezzo di tetto
4) I gazebo a gambe all'aria in piazza Caretto
5) Com'è triste Venezia, quando accade a Crescentino
6) Le foglie dei miei banani nella versione a frange voluta dal "Crescentinetto" (e fosse solo quello)
martedì 6 luglio 2021
Che magnifica luce al Parco Levi Montalcini
Non dirò nemmeno sotto tortura chi mi ha mandato questa bellissima foto del Parco Levi Montalcini la sera del 5 luglio, con la scrittrice Margherita Oggero protagonista del variegato Muschin Festival.
C'è una luce e un cielo chiaro d'estate, fantastico...
Questo mi permette di notare ancora una volta che la cupola del gazebo (molto elegante) è priva di copertura, mentre la definizione è:
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Sostantivo
gazebo m inv
Bene, non era stato concepito come lo vedete, il gazebo. Era stato concepito come da definizione. Però mi hanno fatto uno dei tanti "dispettini". Chi sarà mai stato? E adesso al parco Rita Levi Montalcini c'è tutto, anche quel che nel progetto non c'era, meno che la cupola.
Ma non crediate che finisca qui. Qualcosa prima o poi succederà
lunedì 28 giugno 2021
L'oratorio e la "riqualificazione" (parola sconosciuta a Greppi)
Il punto caliente del Consiglio Comunale del 28 giugno lunedì è quello che riguarda l'approvazione dell'acquisto dello storico Oratorio di via San Giuseppe. Dove sono passate generazioni di crescentinesi, dove s'è giocato a calcetto, si sono studiate le lingue (ai tempi della mia adolescenza) e passate le vacanze estive quando le famiglie non avevano (hanno) i soldi per andare in vacanza davvero. Diventerà un luogo utile per tutta la cittadinanza, dopo le verifiche delle necessità e delle opportunità.
L'acquisto dell'Oratorio da parte del Comune era una decisione presa all'inizio del mio secondo mandato, iniziato nel 2009. Sono passati 12 anni. Avevamo dunque messo a bilancio i quattrini, che sarebbero serviti al Parroco per completare il nuovo edificio alla Madonna del Palazzo, costruito con l'aiuto della Cei (Conferenza Episcopale Italiana). Li ha trovati, quei quattrini, il sindaco Greppi che è arrivato dopo di me, ma l'Oratorio non l'ha comprato, sostenendo che eran soldi buttati al vento; aveva pensato a una vendita privata da parte del parroco per farci un bel condominio (anche i miei poveri 6000 euro della liquidazione, lasciati lì per fare l'ascensore che sale al teatrino, non sono stati usati: ma l'ascensore è ora in costruzione, Ferrero è uno che fa e con i suoi va d'accordo, tutti uniti per far bella Crescentino, meno male. Hanno una larga maggioranza, nessuno si è sfilato come è capitato a me).
Ha fatto più Ferrero in due anni che Greppi in 15, va detto. Anche noi non abbiamo fatto male. C'erano baruffe (che mica coinvolgevano tutti, per fortuna), ma si pedalava spediti.
L'ex Sindaco ha un problema culturale, nel senso della visione del mondo. I suoi lunghi anni di amministrazione dimostrano che pare non conoscere il senso della parola "riqualificazione": un'idea della città nel suo insieme, che prende un'area degradata e morta come quella di Oratorio e dintorni, e la trasforma in un'area appetibile per viverla ed abitarci, ed evitare dunque la triste desertificazione del Centro ancora in atto, e generare vita.
Se un posto è orrendo, bisogna trasformarlo. E' l'ABC delle città grandi e piccole oggi, per troppo tempo non s'è fatto nulla, e guardate con quel poco quanto già la nostra città è cambiata. Perché se tu fai (come abbiamo fatto noi) e quello che viene dopo non fa più niente, il degrado torna come se nulla fosse.
In questi giorni mi hanno garantito che l'edificio settecentesco Palazzo Lanza di fronte al Comune, dopo 12 anni dei quali 5 di insistenze mie e poi più nulla, poi nuovamente suppongo, sta per iniziare i lavori alla facciata. Ho anche saputo che - Deo Gratias - è stato venduto Palazzo Jona, e ne sono strafelice. Due edifici storici privati del Centro verranno anch'essi riqualificati.
mercoledì 23 giugno 2021
In Senato con il Premio Mimmo Càndito si parla di Assange e altri giornalisti spericolati
Chi fosse a casa venerdì mattina alle 10 e avesse voglia di seguire un dibattito in Senato a Roma sul giornalismo internazionale più estremo, quello dei cosiddetti Whistleblowers - gente che viene a conoscenza di notizie utili e inquietanti per gli abitanti degli Stati e a volte dell'Umanità, e decide di divulgarle - potrebbe connettersi in streaming su WEBTV.SENATO.IT a questo convegno organizzato dal Premio Mimmo Càndito, e reso possibile dal fondatore dell'Associazione intitolata a Mimmo: il prof. Gian Giacomo Migone, che è stato presidente della Commissione Esteri del Senato, era un grande estimatore di Mimmo e lo volle alla direzione del mensile l'Indice dei Libri, per vent'anni e fino alla fine.
Si parlerà dei casi più eclatanti: Ellsberg, Assange e Snowden, e soprattutto gli ultimi due li avete sentiti nominare. In collegamento ci saranno il papà di Assange, John Shipton (Assange cambiò cognome perché fu adottato dal secondo marito della madre) e il suo avvocato, tradotti in diretta. Ci saranno altri giornalisti di grande prestigio che si occupano di queste tematiche che hanno al centro la libertà di espressione, e la tutela del mestiere di giornalista messo ogni giorno a dura prova, con tanti colleghi che rischiano la vita.
Temi cari a Mimmo, che sono al centro dell'attività dell'Associazione che presiedo.
E Mimmo amava Crescentino (e il gelato del Romeo), per questo che ve ne parlo.
domenica 13 giugno 2021
Adieu a Don Edoardo (che diventerà parroco di Nepi) e a Don Paolo
Il parroco Don Edoardo, e Don Paolo, lasceranno la comunità di Crescentino, presumibilmente nel mese di settembre.
L'annuncio è stato dato dal mitico Arcivescovo Marco a Vercelli in un incontro con il clero diocesano, nei giorni scorsi.
Per Don Edoardo si prospetta la parrocchia di Nepi, nel Viterbese: 9.600 abitanti circa, un bel lago, un'aria salubre, una bellissima vegetazione, e la produzione di un'ottima acqua minerale che viene commercializzata con successo. Niente zanzare, se ricordo bene.
Don Paolo è invece stato destinato in Puglia, a Monte Sant'Angelo in provincia di Foggia.
Se non ci fosse Radio Portici, qui le cose si saprebbero con grande ritardo. Ma la tradizione di questo mezzo povero (anche perché non costa niente) è ferrea, e talvolta ci becca.
Il Parroco è una figura importante, nelle piccole comunità come la nostra, non solo sotto il profilo religioso ma anche per il ruolo sociale, di catalizzatore di energie, di attività che se fatte con efficacia e senza pregiudizi coinvolgono l'intera cittadinanza. Un compito delicato, un punto di riferimento tale che io ancora penso con nostalgia a Don Eusebio che parroco non era ma durante la mia adolescenza si occupava di gioventù: quando "l'hanno mandato via" come si diceva sbrigativamente, ci ho fatto una malattia (e non solo io, ci fu persino una manifestazione, di noi papeta, quando si seppe).
Approfitto per ricordare la figura di Don Luigi Grandi che precedette Don Edoardo: il suo cuore somigliava al suo cognome, non ho mai visto un religioso così generoso con i poveri della sua parrocchia, aiutava con semplicità anche con le parole oltre che con la cassa, finché è stato bene.
Il mio rapporto con Don Edoardo è stato altalenante; ne ho parlato più volte su questo blog, anche in termini non esaltanti. Durante il mio mandato, siamo stati qualche volta come Peppone e Don Camillo, anche se io non ho i baffi.
Molti cari auguri a lui e a Don Paolo di un felice e proficuo futuro.
(Don Gian Maria se ho capito bene resterà qui).
mercoledì 2 giugno 2021
Le "care" zanzare e come gli americani stanno lavorando alla loro distruzione
Incomincia la stagione più bella, e per noi funestata dai famigerati "muschin" che sono in realtà zanzaracce pungenti.
Qualcosa in Comune avevamo provato a fare, nei miei due mandati. Già nei Novanta iniziò la lotta biologica, in collaborazione con una Università emiliana. In pratica si individuavano le zone dove venivano deposte le uova, e venivano trattate con enzimi che impedivano la riproduzione. Un procedimento non velenoso ma costoso, che abbisognava di anni per aver risultati.
Però si sa che io dopo 5 anni me ne vado, e arriva Greppi. Il quale cancella tutto e usa la chimica. Se ricordo bene è successo anche nel secondo mandato.
Adesso non so se l'argomento sia stato affrontato.
Ma ho trovato questo articolo del Wall Street Journal tradotto da Dagospia che racconta cosa si sono inventati in Florida, dove le zanzare sono qualche volta assassine. Molto interessante, l'esito di questi esperimenti, prima o poi speriamo arrivino anche da noi, e anche per i "muschin" meno molesti....sempre se non torna Greppi (scherzo)
ZANZARE KILLER NON CI AVRETE - IN FLORIDA UNA SOCIETA' DI BIOTECNOLOGIE STA RILASCIANDO MIGLIAIA DI ZANZARE GENETICAMENTE MODIFICATE PER CONTRASTARE LA SPECIE CHE DIFFONDE DENGUE, ZIKA E ALTRE MALATTIE INFETTIVE - I MASCHI SONO PROGRAMMATI PER TRASMETTERE UN GENE CHE NON PERMETTE ALLA FEMMINE DI SUPERARE LO STADIO DI LARVA - QUESTI INSETTI SONO ORMAI RESISTENTI AI PRODOTTI CHIMICI E ENTRO IL 2080 SI SARANNO DIFFUSI IN 159 PAESI NEL MONDO
Questa settimana, sull’arcipelago delle Florida Keys, le zanzare appena schiuse sciamano nei vasi di fiori umidi, negli pneumatici di scorta impregnati d'acqua, nei bidoni della spazzatura e nei canali di scolo. In sei quartieri, tuttavia, c’è qualcosa di nuovo che ronza nell'aria. Gli scienziati hanno modificato geneticamente migliaia di zanzare e, per la prima volta negli Stati Uniti, le hanno rese libere di riprodursi.
Questi insetti geneticamente modificati, conosciuti con il loro numero di modello OX5034, sono una propaggine di laboratorio della zanzara Aedes aegypti che trasmette dengue, Zika e altre malattie infettive. Dopo un decennio di dibattito pubblico e ritardi normativi, questi insetti vengono rilasciati dalla Oxitec, una società di biotecnologia britannica.
Utilizzando tecniche di ingegneria genetica, l'azienda ha alterato le zanzare maschio in modo che tramandino un gene che costringe le femmine ad aver bisogno di tetraciclina per sopravvivere. Senza, le femmine, che diffondo le malattie, muoiono quando sono ancora larve. I maschi alterati, che non pungono, cercano femmine selvatiche per accoppiarsi e diffondere il tratto letale alle generazioni future. A poco a poco, muoiono più femmine. Gli sciami si riducono e scompaiono, senza bisogno di insetticidi chimici.
La sperimentazione sul campo a Florida Keys è un passo fondamentale verso l'approvazione federale dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti, che ha concesso alla società un permesso di utilizzo sperimentale per il test. «Questo è un grosso problema», dice il biologo molecolare Anthony James dell'Università della California, Irvine, che sviluppa zanzare bioingegnerizzate ma non è coinvolto nel progetto.
Secondo gli scienziati della Stanford University e dell'Università della Florida , nonché di molti analisti di salute pubblica statunitensi, le zanzare Aedes aegypti stanno diventando resistenti agli insetticidi chimici e l'aumento delle temperature sta creando le condizioni per la loro diffusione in nuove aree.
Nelle Florida Keys, questi insetti, una specie invasiva, costituiscono solo il 4% delle zanzare ma sono la principale causa della diffusione di malattie. «Abbiamo bisogno di nuovi strumenti per combattere questa zanzara», ha detto Andrea Leal, direttore esecutivo del Florida Keys Mosquito Control District, dove è in corso il test.
Una ricerca dell’Università di Washington ha mostrato che a livello globale, l'incidenza della dengue trasmessa dalle zanzare è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni, causando fino a 100 milioni di casi di malattia all'anno. Le cause sono l'urbanizzazione, i viaggi e l'aumento delle temperature. Il virus provoca oltre 20.000 morti all'anno. I ricercatori dell'Università di Oxford nel Regno Unito e dell'Università di Harvard prevedono che entro il 2080 la zanzara che trasmette la malattia si sarà diffusa in 159 paesi in tutto il mondo.
Zika, che può causare difetti alla nascita, infetta meno persone, ma circa cinque anni fa si è diffusa come un’epidemia in alcune parti delle Americhe. Finora, la febbre dengue è relativamente rara negli Stati Uniti, l’anno scorso a Key Largo ne sono stati segnalati 70 casi.
«Oxitec si sta preparando per i prossimi decenni, quando il cambiamento climatico farà aumentare il numero delle zanzare e le spingerà più a nord», ha detto il biologo Kevin Esvelt, direttore di Sculpting Evolution gruppo del Massachusetts Institute of Technology, che sta sviluppando nuove tecniche di modifica genetica per controllare la malattia di Lyme, le zanzare e altri parassiti.
Più in generale, il test sul campo è un momento critico nell'ingegneria genetica di intere specie di insetti portatori di malattie o di qualsiasi altro animale o pianta che si riproduce sessualmente in natura. Mentre le colture geneticamente modificate sono all'ordine del giorno, gli insetti geneticamente modificati devono ancora essere ampiamente introdotti ovunque.
«È un progetto di riferimento e rappresenta per noi una grande pietra miliare aziendale», afferma Gray Frandsen, CEO di Oxitec. «Penso che sia un passo molto grande per il campo».
I ricercatori di Oxitec stanno sviluppando in tutto otto specie di insetti geneticamente modificati, tra cui due tipi di zanzare che trasmettono la malaria, oltre a vermi, falene e mosche che predano raccolti preziosi. L’azienda è di proprietà della società di capitali di rischio Third Security con sede a Radford, in Virginia, e i suoi progetti sono finanziati da un mix di fondazioni e finanziatori aziendali.
Il 20 maggio Frandsen ha fatto anche sapere che la società si sta impegnando per modificare una particolare zecca, che costa agli imprenditori miliardi di dollari in bestiame perso. Il progetto è finanziato dalla Bill e Melinda Gates Foundation e da Clinglobal, società di servizi per la salute degli animali con sede nella nazione insulare di Mauritius, nell'Oceano Indiano: per il progetto hanno messo sul piatto una sovvenzione di 1,3 milioni di dollari. Come è successo per le zanzare in Florida, la zecca del bestiame è diventata ampiamente resistente alle sostanze chimiche utilizzate per controllarla, anche se si diffonde in nuove aree.
Ad aprile, la britannica Wellcome Trust, una delle più grandi fondazioni sanitarie di beneficenza del mondo, ha finanziato la società con 6,8 milioni di dollari per sviluppare modi per rilasciare più ampiamente le zanzare Aedes aegypti, tra cui un grande progetto pilota in tutta l'area in Brasile della durata di due anni.
Ottenere l'approvazione negli Stati Uniti, tuttavia, è importante per costruire la fiducia internazionale nella nuova tecnologia, afferma il dott. Jones della UC Irvine. «Una delle critiche a Oxitec e al settore in generale in altri paesi è: se questa roba è così buona perché non la usi in casa? La cosa fondamentale era ottenere il permesso di rilasciare queste zanzare negli Stati Uniti».
Nella guerra biologica del controllo dei parassiti, c'è sicuramente più di un modo per attaccare una zanzara, dicono i funzionari della sanità pubblica. Nelle Florida Keys, i funzionari hanno precedentemente sperimentato una tecnica che utilizza un comune microbo parassita chiamato Wolbachia. Quando le zanzare maschio portatrici di dengue con Wolbachia si accoppiano con zanzare femmine selvatiche che non hanno Wolbachia, le uova non si schiudono, secondo l'EPA e i Centers for Disease Control and Prevention.
Tuttavia, per quanto riguarda la biologia e la genetica di base, la zanzara è un bersaglio sfuggente. «Hanno questa incredibile resilienza nel loro genoma», afferma Flaminia Catteruccia della Harvard TH Chan School of Public Health, che ha contribuito all'ingegneria genetica delle zanzare. «Ciò che ci hanno mostrato più e più volte è [che] se non siamo molto sottili e se cerchiamo solo di ucciderli, troveranno una via d'uscita».
A dire il vero, non è solo l'umanità ad armeggiare con la biologia molecolare delle zanzare della Florida. i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health hanno scoperto che il virus della dengue stesso le sta modificando geneticamente per soddisfare le sue esigenze.
Secondo la loro ricerca pubblicata sulla rivista PLOS Pathogens il virus colpisce i geni che controllano il sistema immunitario dell'insetto, il suo comportamento alimentare e la sua capacità di percepire gli odori, rendendolo più affamato e più incline a mordere. In particolare, il dengue altera due geni costringendo la zanzara ad essere più lenta nel gustare i pasti, e dando al virus il tempo necessario a entrare nel flusso sanguigno umano.
domenica 16 maggio 2021
Nostalgia delle Giornate Fai e della prof.Balboni
La domenica che sta per finire conclude le Giornate FAI (acronimo di Fondo Ambiente Italiano) che per qualche anno hanno allietato anche Crescentino. Quelle giornate nelle quali - come in tutta Italia - si andavano a lucidare e riscoprire i nostri tesori architettonici, che resistono a differenza di Palazzo Lanza (quello tremendo di fronte al Comune, che sarebbe bellissimo se solo i signori proprietari dopo 10 anni che gli si bacia la pantofola si decidessero a ridipingerlo; a proposito, ho visto che è caduta una persiana da Palazzo Jona, giusto per peggiorare il più bel palazzo di Crescentino: spero non sia caduta in testa a qualcuno, e tanto non lo sapremo mai).
Bene, queste giornate FAI sono durate per tutto il mio mandato, ogni anno con gran gioia e visitatori, ma non per merito mio ci mancherebbe, bensì per merito della Prof. Magda Balboni, che sedeva all'Opposizione (soprattutto di me) in Comune, ma non per questo si ostinava a sperare che il paesello andasse a scatafascio.
Donna dalle importanti frequentazioni, mia collega alle Medie di Cigliano dove entrambe insegnavamo in tempi gioviali e sorridenti, la prof. Balboni ci ha fatto godere dell'appartenenza al FAI finché si è ri-ri-aperta la gestione Greppi, e ciao Ninetta come si dice qui. Le storie le sapete tutti, voi che passate di qui, inutile ricordarle.
Altra expertise della quale ci siamo giovati, nel mio mandato e sempre senza alcun merito mio ma tutto suo di prof. Balboni , sono state varie stagioni di teatro all'Angelini, del circuito regionale, con pièce di spessore e attori di livello, tanto che mi ricordo lo stupore dell'Altafini una volta che si vide entrare al Vickingo niente meno che Paolo Villaggio che voleva mangiare un boccone .
Che magnifica esperienza pure quella, conclusa con il solito ri-ri-ri arrivo della gestione Greppi.
Due cose bellissime in città, proposte da una signora che stava all'opposizione. Altre tempre, altri tempi. Quanto mancano. La cultura ci manca, bella gente.
(P.S.: il Vickingo è un'altra nostalgia prorompente e inutile: anche quello era cultura, ma popolare)
sabato 8 maggio 2021
Roberto Rosso, che storia (e povera politica)
L'altra sera a Linea Notte su Raitre, quando dalla redazione di Torino ho sentito che al processo per voto di scambio politico-mafioso, l'avvocato dell'imputato Roberto Rosso ha chiesto per il suo assistito la perizia psichiatrica, prima ho pensato "ma che linea difensiva è questa", però poi quando lo stesso Rosso ha dichiarato di avere un disturbo bipolare, un po' mi ha fatto pena.
Nel disturbo bipolare si alternano, appunto, stati d'animo contrapposti: positività o euforia, e subito dopo depressione e altri umori che possono persino portare al suicidio.
Può essere una linea di difesa e niente più.
Mi sono ricordata che le poche volte che ho incontrato Rosso, a Roma all'aeroporto, o su un volo di linea, o forse anche a Torino, l'ho sempre trovato un po' sopra le righe, di quelli che debbono per forza fare i simpatici e i personaggi: conosco pochissimi politici, ma lui mi è sempre sembrato una persona "esagerata".
Anche tutti i salti della quaglia che ha fatto, all'improvviso, da un partito all'altro, riflettono secondo me un'attitudine poco concreta, come di qualcuno in preda a se stesso e alla ricerca di un risultato indipendentemente dal percorso che si compie, e non si capisce per quale risultato se non per rimanere a galla.
E mi sono detta che un minimo di narcisismo c'è dentro tutti coloro che tentano l'avventura politica: me compresa, che però non ho mai ma mai pensato di saltare il fosso oltre l'incarico di sindaca, e ho pagato per questo incarico (ben volentieri) prezzi professionali. Invece Rosso ha fatto un percorso importante, a grandi livelli, è stato deputato di Forza Italia per varie legislature, è stato anche sottosegretario; un politico navigato che poi parte per la tangente e lascia la vicepresidenza della Regione con Cota per una serie di rocamboleschi cambiamenti che lo fanno arrivare fino a questi tristi giorni. Incredibile.
Ha confessato, al processo, che le campagne elettorali lo eccitavano molto:"erano una droga".
Va bene, linea difensiva.
Ma cos'è la politica? "Sangue e merda" dicono alcuni.
Anche qui nel nostro piccolo, ho visto tanta gente in questi 10 anni di esperienza da sindaca, che durante il mandato si trasfigurava, cambiava carattere, aveva gli occhi fuori dalle orbite, perdeva il senso della realtà, diventava cattiva mentre "dopo" finiva per portare quietamente a spasso il cane. Ho visto narcisi impenitenti lavorare ai fianchi personaggi deboli per ridurli ai propri fini, e guadagnarci un pugno di mosche. Una tristezza, una miseria umana.
Insomma, sono in tanti a perdere di vista la realtà quando entrano nei meccanismi della politica, come se a muovere alcuni fosse una questione personale di vita o di morte, e non il fatto di cercare di dare una mano a migliorare la propria comunità, la regione o l'intero Paese.
Mah.
martedì 4 maggio 2021
Commissione Edilizia, mamma li turchi
mercoledì 21 aprile 2021
Finché c'è Speranza c'è vita
Nota breve
"Le decisioni le abbiamo prese insieme, in cabina di regia. Francamente fatico a comprendere", ha detto il Primo Ministro Draghi quando Salvini ha annunciato che la Lega si asterrà sul mantenimento delle ore 22 per la chiusura dei ristoranti e bar, in attesa dei dati dei 15 giorni successivi.
Trovo che Salvini sia di una spregiudicatezza grottesca. Non è il solo, c'è un'indifferenza generale pazzesca rispetto ai numeri quotidiani di nuovi contagiati e defunti che ogni giorno vengono resi noti. Anche gli attacchi al ministro Speranza - che fa con serietà e senza cinema il suo difficile mestiere al dicastero della Salute e non della morte - denotano molte appartenenze a quel club del proverbio "Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito".
La pandemia non è passata, si apre in fondo perché la gente non ne può più: ma non ci sono state le stesse reazioni sconsiderate in Germania o Inghilterra nei lockdown più duri che sono proseguiti anche con numeri molto migliori dei nostri.
Dove credono di andare queste persone che dovrebbero rappresentarci, se si sfascia questa situazione governativa? Nessun partito ha persone in grado di affrontare ciò che sta affrontando Draghi, stimato in tutto il mondo per le sue capacità.
giovedì 25 febbraio 2021
No, non ho il Covid
... e aggiungerei al titolo "grazie a Dio", perché sarebbe proprio uno sgarbo del destino se me lo fossi beccato dopo un anno di eremitaggio.
Però la voce circola e un motivo c'è. Domenica scorsa, stufa davvero di stare a casa, mi sono avventurata in un locale: non c'erano più di 6 o 7 persone, tutte belle distanziate.
Lunedì pomeriggio mi ha telefonato una persona, e mi ha detto che lì dentro, domenica, c'era qualcuno positivo al Covid.
Ops.
Mi sono subito ricordata che il personale era dotato di mascherina e guanti. Mi sono ricordata anche di non esser venuta a contatto con alcuno. Dunque non ho mai avuto seriamente il dubbio di aver preso la bestiaccia, ma come di dovere e come suggerito dal mio medico, ho prenotato un tampone per stamattina, giovedì, e per tre giorni son rimasta in casa senza vedere nessuno.
Avevo così tanto da scrivere, che mi ha quasi fatto comodo (lo dico adesso che son tranquilla, eh).
Martedì mattina mi chiama la storica amica Anna Andreotti, che è tradizionalmente una persona sempre informata dei fatti, e dice:
"Marinella ma l'è vei ca t'ei al Covid?".
Io mi sono messa a ridere e le ho raccontato l'episodio. E lei mi ha detto che la domenica crescentinese era stata un'esplosione di contagi, negozi chiusi sotto i portici, e persino due dipendenti del Comune alle prese con la bestiaccia. Sanificazione, e si va avanti. Ormai è così.
Non sarei stata a raccontare tutta questa storia, se non fosse che oggi all'ora di pranzo mi ha telefonato un altro amico amatissimo, e mi ha fatto la stessa domanda della Anna, ma in italiano.
Gli ho raccontato della Anna, e lui: "Ma sai, io sono uscito solo stamattina e ne ho sapute di ogni".
Mi sono messa a ridere: "Sei in ritardo!".
Ridevo perché stamattina il tampone aveva dato esito negativo.
Altrimenti ci sarebbe stato poco da ridere.
Vediamo tutti che i contagi aumentano, in modo inversamente proporzionale ai vaccini. Dobbiamo stare attenti tutti e stringere i denti. La Quaresima già è stata prorogata fino a dopo Pasqua, con dentro il mio compleanno.
Tanto io a mangiare fuori non ci vado più, fino a chissà quando.
giovedì 11 febbraio 2021
La recensione permanente di Crescentino
Mentre i lavori proseguono per cercare di dare con Draghi una via d'uscita all'Italia, mai così in basso purtroppo, si volge lo sguardo al Paesello per trovare un po' di consolazione, e tanta non ce n'è nemmeno qui, in questo periodo amaro di pandemia. Sotto i portici lato destro andando verso il Comune, dalla Angelina del Gianduja fino a Balzala-Tione, non c'è più un negozio aperto: l'ultimo ad alzare bandiera bianca è stato il signore calabrese che avventurosamente aveva aperto un'attività di vendita scarpe e riparazioni, e ha resistito prima di tirare giù la serranda.
Aspettiamo dunque che l'Italia, e con essa Crescentino, risorgano sull'onda di ciò che il nuovo Governo riuscirà a rimettere in piedi. Non sarà questione di giorni.
Dalle nostre parti, non ho nulla da rimproverare all'Amministrazione. Conosco bene per aver amministrato nell'epoca altrettanto dura seguita alla crisi del 2008 (di tutto il mondo ma anche nostra, coincisa con la chiusura della Teksid). In più, la pandemia che taglia le gambe anche all'economia. Vittorio Ferrero e i suoi, si sono poi ritrovati il Municipio quasi deserto di dipendenti; la gestione precedente non era del genere di quelle che guardano al futuro, i noti vergognosi fatti dell'anagrafe hanno peggiorato la situazione, e meno male che i Ragazzi sono riusciti ora a promuovere due concorsi, uno per la Segreteria e uno per gli Uffici tecnici che sono veramente a mal partito dopo la fuga di alcuni dipendenti cruciali.
Io non ho niente contro l'ex Vicesindaco (non il mio), solo penso ogni tanto alla Ragioneria appena dipinta che perdeva subito colore. Ma da poco ho letto una intervista nella quale egli accusa l'amministrazione in carica di aver fatto solo il 30 per cento di ciò che - avevano promesso - avrebbero realizzato in cento giorni. E mi viene anche da sorridere, leggendo l'ex vice che si cimenta nel ricordo delle proprie imprese passate, in un elenco che comprende l'ordinaria amministrazione e le minuzie dei lavori pubblici.
Al di là di tale querelle, penso che ciò che qualifica l'attività di un Sindaco con la sua Giunta, sia la visione. Cioè, non solo mettere le pezze (i tacun), ma guardare lontano e operare per un progetto di città o paesello. Diverso (meno impegnativo) è mantenere le cose come stanno.
Mi sono tante volte avventurata, con i miei compagni di strada, verso progetti che restituissero una dignità visiva e culturale alla città. Molte volte è andata bene, ma ho avuto anche sconfitte che hanno fatto felice tanta gente: perché non pensavano alla città e ai vantaggi dei quali tutti avrebbero potuto godere, ma si divertivano a vedere me in difficoltà. La famosa storia di quello che si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie.
Con Vittorio e i suoi - partiti con quell' operazione pulizia che ha reso loro onore e ha ridato decenza al nostro ambiente - il tono oppositorio è da recensione permanente: ovvero accompagnare il mandato di chi ti ha seguito, facendogli le pulci nel dettaglio. Il massimo, ho letto, è stato di coloro che si sono vantati di cose che l'amministrazione in carica sta facendo, commentando con malizia: "stanno facendo quella cosa lì che avevo progettato io", come se beccassero uno che gli ha copiato il compito. Ma perché non l'avete fatto voi, brava gente?
Il mondo va così, noi italiani di più; e lo abbiamo visto bene in questi giorni dell'ennesima e più drammatica crisi del nostro Paese, in piena pandemia. "Noi siamo da sempre calpesti e derisi/perché non siam popolo perché siam divisi", canta il nostro inno nazionale. Qualche ragione ci sarà.