lunedì 31 marzo 2014

Sorpresa, il nuovo candidato sindaco è Gabriele Massa

Di Gabriele Massa

"In questi giorni che precedono la presentazione delle liste elettorali, ho fatto ogni possibile tentativo per tentare di ricomporre attorno a un progetto unitario tutte le componenti della nostra città che possano riconoscersi in un 
programma dove forze politiche e uomini e donne della società civile impegnino la loro intelligenza e la loro passione al servizio dell'interesse comune.


In questo tentativo, ho avuto appoggi e sostegni che mi hanno inorgoglito per la fiducia e la disinteressata disponibilità che mi manifestavano. Ho ringraziato, e ne ho tratto forza per continuare ancora nel mio tentativo, sperando che la ragione prevalesse alla fine sulle ambizioni personali che 
sembravano marcare altri tentativi. 


L'insistenza ed il forte appoggio creatosi  attorno alla mia figura mi spingono a rompere ogni indugio, e a presentare pubblicamente la mia candidatura al ruolo di Sindaco della nostra città. Sono consapevole che, nel degrado della politica che ha creato tanta profonda frattura tra la vita di 
tutti noi e l'esercizio delle istituzioni, diffidenza e scetticismo possono seguire il progetto di chi dichiara apertamente di non avere altra ambizione che quella di mettersi al servizio della città; ma è tempo che ciascuno di noi assuma responsabilità e non si fermi alla manifestazione del disgusto per una 
pratica che spesso, non solo a destra ma anche a sinistra, ha come unico obiettivo la conquista del potere.


La vita politica di Crescentino non deve più sopportare le solite figure del potentato locale. Deve rinnovarsi profondamente, come già sta avvenendo a livello nazionale. Questo cambiamento sta nelle mani nostre, di tutti noi, di 
noi giovani, delle donne, degli uomini che vogliono sostituire l'amarezza con la speranza. Spero che questo tentativo possa diventare una piattaforma che in un dialogo costruttivo recuperi gruppi politici e componenti sociali che paiono 
orientati verso altri progetti. Ci guiderà tutti l'impegno a servire il nostro paese".

domenica 30 marzo 2014

Benvenuta Anne Hidalgo

Anne Hidalgo, 54 anni, socialista. Primo sindaco donna di Parigi.
Benvenuta!!

Il successo e l'ambizione

Il successo è l'arte di passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo
Winston Churchill

L'ambizione è l'ultimo rifugio del fallito
Oscar Wilde

venerdì 28 marzo 2014

Per chi avesse dimenticato

Copio dal blog di Mauro Novo, senza chiedere permesso, una missiva del 18 febbraio scorso che a me stranamente non fu mandata, per chi si fosse dimenticato quel che è successo negli ultimi 40 giorni.


Egregio Mauro Novo

Credo che sia giunta l’ora di fare un po’ di chiarezza in merito alle esternazioni della Sindaca in privato ed in pubblico riportate anche da un giornale in data 1 febbraio u.s.

E’ doveroso riconoscere che nel 2009 la lista civica “AMARE CRESCENTINO” di fatto non ha vinto le elezioni comunali, ma sono state perse dal centro destra per le divisioni Greppi – Piolatto/Tasso. Di questo sarebbe stato opportuno tenerne conto ed amministrare ricercando il dialogo e condividendo le scelte con coloro che avevano avuto il coraggio di differenziarsi, anche se tardivamente, dalla politica catastrofica della giunta Greppi e con tutti coloro che in questi anni hanno fatto un’opposizione costruttiva sui contenuti.
In quell’occasione i voti portati dal PD alla lista “AMARE CRESCENTINO” in base alle preferenze dei candidati sono stati il 61% del totale, indipendenti di area PD il 7%, Rifondazione comunista il 6%, Italia dei valori il 4%, gruppo Sellaro il 9%, Comunisti italiani il 4% e solo il 9% dai candidati proposti da Marinella Venegoni. Dire che il PD amministra grazie alla sindaca è un atteggiamento sleale, non veritiero e privo di senso.

Gli assessori ed i consiglieri del PD hanno amministrato con serietà ed impegno cercando di fare tutto ciò che era umanamente e tecnicamente possibile in base alle deleghe ricevute (strada della stazione, giardino infermeria S. Spirito, recupero degli immobili comunali, rotonde in via Po, allargamento strade dei Galli e del Monte, piazza impianti sportivi, recupero e illuminazione di viali e giardini, piazza del municipio, asfaltatura di strade del centro e delle frazioni, piste ciclabili, illuminazione a risparmio energetico, impianti fotovoltaici, manutenzione straordinaria alle scuole, assistenza, trasporti, tasse comunali , ecc..). Bene hanno pure operato l’assessore alle manifestazioni e tempo libero avendo avuto a disposizione in 5 anni circa € 300.000 cosa mai avvenuta prima e l’assessore all’ambiente nella gestione del passaggio della raccolta rifiuti a sistema porta a porta. Tutto ciò mantenendo le tasse quasi al minimo e comunque molto più basse dei comuni vicini senza indebitare il Comune.

Gli amministratori del PD al loro interno hanno avuto anche discussioni vivaci quando sono stati chiamati a dover decidere su proposte della Sindaca non da tutti condivise o peggio ritenute da molti cittadini inutili o dannose ( Chico Bum – campo nomadi strada Torino – modalità assegnazione alloggi in emergenza abitativa – progetto ristrutturazione municipio – assenza di politiche per il rilancio del commercio ed infine la pessima gestione della variante al piano regolatore). La decisione finale è stata sempre e comunque di sostenere con lealtà la Sindaca anche quando non ne condividevano le proposte.

Crescentino ha la fortuna di avere il primo impianto al mondo di bioetanolo ricavato da prodotti non alimentari. Questo impianto ha portato alle casse comunali circa sei milioni di euro che hanno permesso l’esecuzione dei lavori indicati precedentemente e che sono sotto gli occhi di tutti, un milione di euro sono pure serviti nei vari bilanci a contenere le tasse e quindi a dare un risparmio ai cittadini ed alle imprese. Questo impianto inoltre sta dando lavoro a più di 60 residenti a Crescentino oltre all’indotto, ha dato una boccata di ossigeno a parte del commercio ed a coloro che danno in affitto appartamenti. Gli amministratori del PD e quelli vicini a loro (Ratto, Malara,Allegranza, Casa e Graziano) hanno fatto questa scelta da subito, altri, in primis la Sindaca, erano contrari o avevano tutte le loro perplessità. Vi ricordate quando la Sindaca in Consiglio Comunale ha dichiarato che prima di dare il suo consenso sarebbe andata nel Minnesota a sentire gli odori? Quali odori se in quel luogo come in tutto il resto del mondo non c’erano e non ci sono ad oggi impianti di questo tipo.

Personalmente ho avuto l’onore e l’onere di essere Vicesindaco, pur con errori, ho fatto tutto il possibile per onorare questo incarico, sono e sono sempre stato presente in municipio rinunciando a ferie ed impegni famigliari e personali, ho ascoltato tutti (decine di persone alla settimana di tutte le categorie e ceti sociali), ho dialogato con tutti, amici ed avversari politici , mi sono assunto colpe anche quando non ne avevo, ho dovuto in molte occasioni fare il sindaco anche senza esserlo per le continue assenze, poca disponibilità o incapacità della Sindaca nel saper affrontare e risolvere i problemi. Sono sempre stato leale nei suoi confronti , quando non ero in sintonia con le sue proposte ho sempre manifestato in modo chiaro il mio dissenso perché questa è la democrazia, ma mi sono sempre allineato ai voleri della maggioranza perché questo è il compito di chi sta in un gruppo di persone. Credo di aver raggiunto tutti gli obiettivi che mi erano stati richiesti in riferimento alle deleghe assegnate (bilancio e finanze, Lavori pubblici, manutenzione e patrimonio, viabilità e protezione civile). In cambio invece di ricevere qualche ringraziamento ho ricevuto dalla Sindaca insulti, denigrazioni e umiliazioni in pubblico ed in privato. In una riunione ufficiale ho pure ricevuto in faccia, dalla signora del bon-ton, un pacchetto di sigarette.
Pur con tutte le difficoltà è stata un’esperienza positiva.
Si poteva fare di più con gli stessi impegni finanziari, farlo meglio, con meno lavoro e meno polemiche, ma comunque Crescentino credo che abbia avuto, da questa amministrazione, dei benefici.
Per fortuna sta terminando questo “incubo” e già si intravvede la luce in fondo al tunnel. Verso fine Maggio ci saranno le elezioni e i cittadini decideranno che amministrazione dare alla città per i prossimi cinque anni.
Non ho ancora deciso se sarò candidato e in che forma (sindaco o consigliere). Da più parti, da molti cittadini e da tutto il direttivo del PARTITO DEMOCRATICO ho ricevuto l’invito a ricandidarmi. Sono molto grato a tutti per gli atti di stima e riconoscenza ricevuti.
La dott.ssa Venegoni continua, in modo provocatorio, a richiedere le elezioni primarie del centrosinistra. Le primarie si fanno per confrontare candidati e proposte programmatiche alternative che ad oggi non ci sono . Altrimenti non hanno senso se servono solo per misurarsi all’interno dello stesso partito, finendo per aumentare la litigiosità.
Se c’è qualcuno che ritiene di proporre soluzioni migliori di quelle del PD prego, si faccia avanti. Inoltre qualora decidessi di essere candidato sarei molto onorato di potermi confrontare alle primarie con la dott.sa Venegoni.
Cordialmente
Franco Allegranza
Vice sindaco di Crescentino Crescentino: 14 febbraio 2014

Il nuovo candidato sindaco di Crescentino è di Verrua Savoia

Radio Portici ha trasmesso la fatale notizia. Franco Allegranza candidato sindaco di Crescentino per il PD, Magda Balboni con lui con la promessa del vicesindaco (ché, in caso di vittoria, almeno la donna stia finalmente di sotto). Una lista di intesa con i moderati, è evidente, che farà fiorire almeno un paio di liste a sinistra e asfalterà la strada alla destra. 
Per me, Marinella Venegoni, è uno schiaffo sonoro. Il PD del mio paese, con il quale ancora per qualche settimana sono al governo della città, ha indicato come candidato sindaco una persona di Verrua Savoia e fin lì amen, ma una persona scorretta, che ha violato la mia fiducia approfittando di una mia assenza per lavoro per dire delle cose tremende su di me, su tutti i giornali, in vista dei propri traguardi che ora si concretizzano. Uno che ha dato i voti a tutti i suoi colleghi assessori, in questa specie di succursale dell'Italcardano di cui eravamo tutti dipendenti in Municipio.
Non sarà mica un caso che nessuno della mia lista, tranne credo Graziano e Casa, abbia voluto candidarsi con lui in questa tornata. 
Molti auguri alla prof. Magda Balboni, e stia attenta alla sua salute.

martedì 25 marzo 2014

Risicoltori, una serata per voi il 27 marzo

In Sala Consiglio del Palazzo Comunale, giovedì 27 marzo 
alle 20,45, a cura del prof. Vito Barone


LO SVILUPPO DELLA RISICOLTURA TRA PROGRESSO TECNOLOGICO ED ORIENTAMENTO AL MERCATO. 

"Alla luce delle criticità emerse dall’evoluzione del contesto socio-economico e delle fragilità strutturali presenti nel sistema, l’intervento mira ad analizzare le opportunità di rilancio della risicoltura connesse, da un lato, al progresso tecnologico, inteso come leva in grado di influire non solo sull’andamento delle performance economiche aziendali ma anche come strumento per il miglioramento dell’impatto ambientale dei processi; dall’altro, all’evoluzione dei mercati, laddove la consapevolezza dei meccanismi che guidano le scelte del consumatore, unitamente alla ricerca di nuove opportunità di integrazione al reddito attraverso l’implementazione di modelli d’impresa multifunzionale, diventano un presupposto indispensabile per il conseguimento di una strategia efficace e sostenibile".

domenica 23 marzo 2014

Un uomo pieno di sé

"Un uomo pieno di sé è sempre vuoto"
(Charles Régismanset)

La superbia è la ferma convinzione del proprio superiore valore; la vanità invece è il desiderio di suscitare negli altri tale convinzione, per lo più accompagnata dalla segreta speranza di farla diventare una convinzione propria. Per conseguenza la vanità rende loquaci, la superbia silenziosi" (Arthur Schopenhauer) 

mercoledì 19 marzo 2014

Gabriele Massa e le Elezioni Amministrative 2014

Di Gabriele Massa

Ripetutamente, e con una insistenza per la quale esprimo gratitudine, sono stato sollecitato ad aderire a vari progetti elettorali di forze della società che si richiamano alla storia della sinistra riformista. Ho chiarito a tutti che ero restio a impegnarmi ancora nella contesa amministrativa, per ragioni familiari e di lavoro, e che comunque una mia eventuale, ultimativa, disponibilità sarebbe stata vincolata da due principi irrinunciabili.
Il primo è la formazione di una lista di candidature che esprimano quel desiderio di rinnovamento della politica che sta attraversando la nostra società con un dinamismo irresistibile, e che, se ha avuto già un suo riscontro a livello nazionale, non è riuscito ancora a manifestarsi a livello locale, dove tutti i tentativi che si stanno rappresentando nei media - a destra come a 
sinistra - rivelano purtroppo le vecchie stanche attitudini di ambiziosa conquista personale del potere cittadino. Non sono perciò disponibile a un progetto di 
quel tipo, che frantumerebbe le liste e i voti.


Le vecchie figure che popolano le pagine dei giornali - vecchie per concezione della gestione politica e/o anche per anagrafe - ripetono i riti di sempre, insensibili a quanto invece è cambiato il sentimento dei nostri concittadini verso la politica. Il risultato del voto espresso a Crescentino alle primarie del Pd, lo scorso anno, con una vittoria netta della candidatura di Renzi, 
dovrebbe essere pedagogico per tutti gli aspiranti candidati, quali che siano i partiti ai quali essi possano esprimere adesione.


Il secondo principio è che una lista unitaria - nella quale sono disponibile a cimentarmi come candidato sindaco - deve manifestare la volontà di una continuità con l'impegno che l'amministrazione tuttora in carica aveva espressamente proclamato (e dove io mi sono sempre riconosciuto), e cioè che l'assunzione di una responsabilità amministrativa è dettata unicamente da spirito di servizio verso la città e mai da ambizioni - pur legittime - di conquista di un potere personale.

domenica 16 marzo 2014

Berlusconi, la raccolta di firme, la Germania

Ho appena sentito al TG3 che è in corso una raccolta di firme per chiedere la grazia per Berlusconi. E mi è venuto in mente il "Buongiorno" di ieri di Massimo Gramellini, che vi propino.

"Non mi considero un fan della rigidità tedesca, ma ci sono secoli di storia e di riforma protestante dietro le parole pronunciate da Uli Hoeness, campione del mondo di calcio nel 1974 e presidente del Bayern Monaco condannato in primo grado a tre anni e mezzo di carcere per evasione fiscale. 
«Ho chiesto ai miei avvocati di non presentare appello, in linea con la mia idea di decenza, comportamento e responsabilità personale. Evadere le tasse è stato l’errore della mia vita. Affronto le conseguenze di questo errore». Letto da qui, sembra uno squarcio di fantascienza, ma questo signore ha dato davvero le dimissioni e ora si accinge a entrare in carcere.  

Con un esercizio di fantasia proviamo a supporre che un personaggio altrettanto popolare in Italia, magari anche lui presidente di un club, si ritrovasse coinvolto in un processo per evasione fiscale. 
Intanto esperirebbe tutti i gradi di giudizio, compreso il quarto che non esiste, utilizzando ogni espediente per procrastinare la resa dei conti. Nel frattempo attaccherebbe i giudici, prevenuti e corrotti, indossando i panni della vittima. Poi troverebbe un deputato, un avvocato, una commercialista o una sciampista, possibilmente imparentata con un Capo di Stato estero, in grado di testimoniare la sua completa estraneità ai fatti. 
Dopo di che si appellerebbe al popolo dei tifosi, rivendicando il diritto a un trattamento speciale. Infine si candiderebbe alle Europee, senza perdere fascino agli occhi di molti connazionali. E chi osasse criticarlo verrebbe bollato come moralista, quando in certe lande desolate del Nord Europa passerebbe banalmente per morale.  

mercoledì 12 marzo 2014

Renzi chiede di adottare una scuola, Crescentino risponde...

Nella e-mail di tutti i sindaci d'Italia è arrivata una lettera del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con la quale non si può non essere d'accordo. Sentiti l'assessora all'educazione dott. Nicoletta Ravarino, il funzionario del Comune, il dirigente dell'Istituto Comprensivo Serra dott. Giuseppe Graziano, abbiamo scelto di progettare il rinnovamento delle Scuole Medie. 
Va precisato che in questi anni ci sono stati molti lavori nelle scuole della Città. 
In collaborazione con la Provincia abbiamo ridipinto il monumentale edificio della Ragioneria, nell'ala che si affaccia su via Roma. Grazie al finanziamento di E. 500.000 del Cipe è stato rinnovato e messo in sicurezza l'edificio storico delle Elementari; riordino e ampliamento sono stati portati avanti alla Materna, mentre le scuole Medie sono rimaste indietro. Speriamo che questa scommessa lanciata in modo tanto inusuale abbia una risposta sul piano burocratico da parte del Governo, come sembra prometta la missiva di Renzi che potete leggere qui sotto. 


Caro collega,
stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il più difficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perché il disoccupato, il cassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano davanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi Sindaci siete stati e siete sulla frontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Grazie, a nome del Governo.
Ma dalla crisi non usciremo semplicemente con una ricetta economica, anche se fin dalla prossima settimana arriveranno i primi provvedimenti economici del nuovo Governo. No, dalla crisi si esce con una scommessa sul valore più grande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione.
Investire sull'educazione necessita naturalmente di un progetto ad ampio raggio, che parta dal recupero della dignità sociale delle insegnanti e degli insegnanti. Ci sarà modo per parlarne nel corso dei prossimi mesi. Ora la vostra e nostra priorità è l'edilizia scolastica. Nessun ragionamento sarà credibile finché la stabilità delle aule in cui i nostri figli passano tante ore della loro giornata non sarà considerata il cuore dell'azione amministrativa e di governo.
Non vi propongo un patto istituzionale, ma più semplicemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l'investimento più significativo mai fatto da un Governo centrale sull'edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno. Vi chiedo di scegliere all'interno del vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell'arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre – per il momento – l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità di finanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativo come sanno essere i Sindaci.
Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna.
Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi – all'email sindaci@governo.it che abbiamo appositamente aperto – una sintetica nota sull'individuazione di un edificio scolastico – uno – che riteniate la priorità del Vostro comune.
Con il più caro augurio di buon lavoro,

Matteo Renzi

Bersani ha chiesto un "grazie" a Renzi...

….. Vediamo se lo coprono di improperi...

sabato 8 marzo 2014

Fabrizio Greppi e l'8 marzo. La piasa, la tasa, la staga in casa.

La rilevanza assunta dai blog rispetto all'informazione tradizionale, nel nostro Paese, è indubbia. Anche nel nostro piccolo. Parlo soprattutto del blog cittadino di Mauro Novo, dove
sotto elezioni i pensieri diretti fioriscono. E' tornato a farsi leggere il leggendario Saint-Just, il mio ex-vice mi ha pugnalata alle spalle dal blog di Novo,  Mosca vi è di casa a demonizzare chi non fa come vuole lui, e ora Fabrizio Greppi riappare improvvisamente vivace, interviene perfino sulla presunta incapacità dell'Amministrazione contro i proprietari-speculatori della CH4 (pare che anche il suo impianto puzzi, secondo quanto dicono alcuni di coloro che vivono alla fine della frazione Campagna, e questo non aiuta certo a risolvere i problemi). 
Vabbé.
E però io penso alle parole di Greppi per quel che non è detto esplicitamente ma in qualche modo traspare, nel suo intervento a proposito del PD. Quando lui scrive che io avrei "strapazzato il segretario del PD stesso" e tuttavia "nessuno dei consiglieri del partito, zitti zitti come bravi scolaretti, ne ha preso le difese",  dietro quelle parole a me par di leggere il sottopensiero del machismo che dice: "Guardate cosa succede quando lasciamo uscire le donne. Si permettono perfino di maltrattare gli uomini". 

Sarà che secoli di maltrattamenti, quelli sì davvero, hanno bastonato noi donne, e ci hanno dato una sensibilità che coglie bene certi processi mentali, ma proprio mentre si discute di ruolo di donne nella politica e nella società, le sue parole mi ricordano un vecchio proverbio veneto assai pregnante riferito all'universo femminile. Una regola aurea: "La piasa, la tasa, la staga in casa". 

Si racconta che nei suoi mandati Fabrizio fosse a dir poco col pugno di ferro, in Consiglio. Mi raccontano anche di documentazione data all'opposizione il giorno prima delle adunate, roba che se l'avessi fatto io Mosca mi avrebbe già fucilata, mentre passo in bici davanti a casa sua. 

Per l'episodio in questione,  della mia richiesta in Consiglio a una persona del pubblico di lasciar libero il passaggio davanti alla porta, Fabrizio fa trapelare sul silenzio dei Consiglieri del PD una accusa di pusillanimità che trovo veramente sgradevole, ingiustificata.  Io non ho "strapazzato" nessuno, nemmeno il segretario del PD.  Io non "strapazzo", non fa parte della mia cultura, e mi rendo conto che a taluni del Consiglio - che di ben altra cultura sono impastati - questo appaia incomprensibile, o che fingano di non capirlo. Quella sera, io ho semplicemente detto a un signore presente, che casualmente era il segretario del PD, di togliersi dalla porta davanti alla quale stava in piedi. Da lì sarebbe potuta entrare altra gente, e lui invece si sarebbe potuto agevolmente accomodare visto che era pieno di seggiole e spazi vuoti. Perché stare in piedi, e proprio davanti alla porta?

Io zittisco? Io atterrisco? Ma per piacere! Credo che descrivere i consiglieri come atterriti di fronte a una donna rappresentata come una virago (che poi sarei io !) non renda merito all'intelligenza di Greppi, che è un uomo con una sua acutezza. E' un'accusa, come dire, di basso livello. E fa capire come si sia capaci di stravolgere la realtà delle cose quando si è presi dal traguardo di un nuovo potere.
Credo poi sia poco nobile, e non renda merito al candidato ma soprattutto all'ex sindaco Greppi, scambiare per pusillanimità il senso di responsabilità che stanno invece mostrando quasi tutti i miei compagni di strada di questi anni - ottime persone, con le quali ho avuto e ho un ottimo rapporto - alle prese con un problema che si è posto in modo inaspettato per tutti (me compresa) e che comunque va gestito in questo scorcio di fine legislatura con sensibilità verso il bene della città. A lui, Greppi, non andò altrettanto bene, cinque anni fa. 
Ma quel che soprattutto mi spiace leggere, del candidato sindaco Greppi, è la frase "Il disastro che tutti insieme hanno combinato", riferendosi al nostro mandato. Da quando la campagna elettorale ha cominciato a svolgersi più apertamente, le ambizioni dei candidati politici non hanno più misura, e per raccattare consensi  si lasciano andare a giudizi che, ripetuti a man bassa, finiscono per essere accolti come fossero una verità da chi è mosso da poca attenzione al reale o da pregiudizi immodificabili.
Disastro? Ma mi faccia il piacere, il candidato Greppi! Io non credo proprio - e nemmeno lui può crederlo, se riuscisse a giudicare con onestà intellettuale - non credo proprio che la città che lasciamo ai successori sia "un disastro". 
Disastro? Ben altro, e lo dico con orgoglio. C'è una città pulita e ordinata, con giardini  anche nuovi e viali ben tenuti, con le strade rifatte anche nelle Frazioni, con la Resurrezione in ristrutturazione anche grazie alle nostre pressioni e incoraggiamenti, con il wi-fi che ne modernizza il tessuto sociale. Una città con qualche posto di lavoro in più,  con una capacità reale (mai elettoralistica!) di ascolto delle persone e dei loro problemi, con la speranza anche di una ripresa dopo anni durissimi. Certo che restano mille problemi, e che errori ci possono esser stati, sempre e comunque nella visione del bene comune e della mani pulite; ma noi abbiamo tentato di fare tutto quello che le finanze ci permettevano;  la insensibilità degli interlocutori non sempre ci ha consentito di attivare progett: penso, per tutti, alla ristrutturazione del Centro Storico, che va veramente incoraggiata, e che è una risorsa economica oltre che un fatto culturale; non ce l'ho fatta a convincere i privati, ma se non si comincia, in un decennio saranno cumuli di macerie. E di patrimoni di gente che non sa spesso neanche cosa farsene.

Detesto le zuffe, dopo cinque anni così come li ho passati. Le faccio proprio se mi tirano per i capelli, se mi insultano come sta avvenendo dal candidato sindaco Mosca, immerso fin dal primo giorno nelle sue ambizioni e capace di insolentire giorno dopo giorno per conquistarsi audience di recite meschine e traendo profitto dalla mia pazienza; non direbbe mai di un uomo al comando quel che dice di me, non gli si rivolgerebbe mai con così poco rispetto (anche lui opta per il proverbio veneto). 
Dunque, dicevo, non ho nessuna intenzione nemmeno adesso di infierire sulla gestione di Greppi della città. Come non ho intenzione di parlare dei voti che abbia o meno preso quando sono stata eletta io, voti che - ricordiamolo dopo 5 anni, perché pare che taluni lo abbiano dimenticato - andavano al mio progetto di una città liberata finalmente da sospetti e affari. 

Io e Greppi abbiamo mentalità differenti, etica diversa, un senso opposto della collettività. Ma ho tanti amici da varie parti politiche che fanno bene il proprio lavoro nelle varie comunità, senza creare barriere insormontabili a puri fini di potere e partigianeria, senza far aspettare quarant'anni o negare aiuto a chi si sa di parte avversa, come avviene ora in Regione, Provincia, e anche in Comune ai tempi di Greppi, pare nel giudizio comune. Gli ostracismi pregiudiziali sono una iattura, ricadono sui cittadini incolpevoli, accarezzano solo gli ego del potere. Bisogna ormai cambiare mentalità, tutti quanti, nell'interesse di Crescentino (come dell'Italia, certo), ammesso che qualcuno consideri questo interesse un valore alternativo alle ambizioni di potere.  


  

giovedì 6 marzo 2014

Impegnarsi

Possiamo impegnarci per essere miserabili, oppure per essere felici.  La quantità di lavoro che ci mettiamo è la stessa.
(Carlos Castaneda)

martedì 4 marzo 2014

Temo i greci anche se portano doni

Laocoonte - la cui possente figura marmorea svetta ai Musei Vaticani, con i figli avvolti da serpenti - era un veggente e gran sacerdote di Troia, di cui racconta Virgilio nell'Eneide. 

Dopo dieci anni di guerra senza risultati, i greci seguirono il piano di Ulisse l'astuto, e lasciarono alle porte di Troia un enorme cavallo di legno pieno di guerrieri (Ulisse compreso), fingendo di voler abbandonare la terra e tornarsene a casa.
I troiani si affacciarono convinti dello scampato pericolo, e decisero di portarsi in città quello che sembrava un dono sacrificale.
Si opposero ai più due personaggi di rilievo: Laocoonte e la profetessa Cassandra ("Verace sempre e non creduta mai").  Laocoonte si lanciò contro l'animale, considerato sacro dai troiani, e scagliò una lancia dicendo: "Timeo Danaos, et dona ferentes". Cioè: "Temo i greci anche se portano doni".
Il seguito della storia prova che aveva ragione. 
(Per chi non sapesse: il cavallo fu portato dentro le mura, nella notte Ulisse e i suoi uscirono dalla pancia dell'animale e fecero stragi. Troia cadde, vinta dall'astuzia di Ulisse: perché non aveva dato retta né a Cassandra né a Laocoonte). 
P.S.: e io avrei dovuto accettare in Consiglio Comunale un cosiddetto regalo dal consigliere Mosca, uno che fa sembrare Ulisse un dilettante? (anche grazie a generosi aiutini, però). 

Verso l'8 marzo: perché "Sindaca" o "Ministra"

Oggi sarebbe il giorno del settantunesimo compleanno di Lucio Dalla se fosse fra noi. E' Martedì Grasso, è la sera del Consiglio Comunale a Crescentino. E' anche il giorno nel quale mancano solo 4 giorni all'8, Festa della Donna. Ho trovato sull'"Internazionale", via Twitter, una piacevole disamina sulla femminilizzazione di parole per lo più al maschile. E poiché sono di quella scuola, e sono (ancora per poco) la "Sindaca" del nostro amato paesello, vi copio-e-incollo l'articoletto. Ciauz a tutti/e.

Le parole delle donne

    Per la maggior parte dei giornali italiani Elsa Fornero è un ministro. Per noi di Internazionale (numero 927, pagine 19 e 20) è una ministra. Come darci torto? Lo sanno tutti che i nomi in -o formano il femminile in -a. Se ministra suona strano, è per una questione di abitudine: in Italia i ministri sono quasi sempre maschi.
Scegliendo il femminile riconosciamo alle donne un ruolo sociale a cui la lingua si sta ancora adeguando. Inoltre, per evitare discriminazioni, evitiamo il suffisso -essa e usiamo la forma unica al maschile e al femminile: la presidente, non la presidentessa. Senza mai dimenticare, però, che imporre parole artificiali è impossibile.
Scrivendo la professora, la studente e la poeta, non faremmo un buon servizio a nessuno. Preferiamo procedere senza forzature: rispettando le professoresse, le studentesse e le poetesse, che si sono affermate nella società e nella lingua, e incoraggiando le presidenti e le presidi, che si stanno affermando insieme alle avvocate, alle ministre e alle sindache. Ma neanche così riusciamo ad accontentare tutte le donne.
Molte preferiscono farsi chiamare ministro e avvocato. È un modo per sentirsi riconosciute per quello che fanno, a prescindere dal sesso.



lunedì 3 marzo 2014

La pazienza

(Pablo Neruda) 

Muore lentamente chi si rende schiavo delle sue abitudini, chi ripete ogni giorno un tragitto sempre uguale, chi non cambia marchio, chi non osa indossare colori nuovi e non parla con chi non conosce.

Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i punti sulle "i" ad un vortice di emozioni, che riscattano occhi nell'ebbrezza, sorrisi fra sbadigli, cuori e sentimenti vacillanti.

Muore lentamente chi non rivolta il tavolo se infelice nel lavoro, chi non rischia il certo per l'incerto per inseguire un sogno, chi non sceglie, almeno una volta, la fuga dai consigli sensati.

Muore lentamente chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non si trova buffo.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare.

Muore lentamente, chi passa i giorni lagnandosi della sorte cattiva o della pioggia incessante.

Muore lentamente, chi abbandona un progetto prima di cominciarlo, chi non fa domande su cose che ignora, o non risponde su cose che conosce.

Evitiamo la morte a rate, ricordando sempre che a vivere ci vuole sforzo più grande che a respirare.

Una pazienza vibrante, da sola, fa conquistare splendide felicita'.


domenica 2 marzo 2014

Radio Fagiolata



Affollatissima distribuzione, tra appetito e commozione, in ricordo di Enzo Madur, del quale spiccava in Piazza Garibaldi una grande fotografia; è stato mostrato in anteprima anche il cartello colorato della pista ciclabile che gli è stata intitolata. Intanto, Radio Fagiolata diffondeva in mezzo ai pentoloni fumanti una notizia: il candidato sindaco del PD crescentinese sarà il Premio Lealtà 2009/2014.