Sul ring di Crescentino il secondo round va dunque a Fabrizio Greppi, sindaco sfiduciato. Soddisfatto della presa di posizione del segretario Rosso?
sabato 31 gennaio 2009
Il Greppi Furioso
Sul ring di Crescentino il secondo round va dunque a Fabrizio Greppi, sindaco sfiduciato. Soddisfatto della presa di posizione del segretario Rosso?
venerdì 30 gennaio 2009
L'atto finale
Cartellino (onorevole) Rosso
ATTENZIONE!! In seguito alle dimissioni presentate martedì insieme agli esponenti del Gruppo Tasso e di quelli del Gruppo Uniti per Crescentino, Vicky Paci, attualmente consigliere provinciale del Popolo delle Libertà, è stata espulsa dal partito. Lo ha reso noto questa mattina il coordinatore provinciale Pdl On. Roberto Rosso durante la seduta del Consiglio Provinciale, giudicando deplorevole l'atteggiamento della Paci in relazione alle dimissioni presentate esclusivamente al fine di far cadere un sindaco eletto e sostenuto da una maggioranza di centro-destra.
mercoledì 28 gennaio 2009
Il commissario
L'intervista a Fabrizio Greppi
Come si sente, signor sindaco?
«Come vuole che mi senta? Così, come uno che non capisce come sia potuto accadere. Ma che modi sono?»
I dimissionari le hanno telefonato, lei li ha sentiti?
«Ma chi? Io dovrei sentirli? Quello che avevano da dirmi è in questa lettera. Sono amareggiato e incredulo, questo sì».
Ha parlato con i consiglieri d’opposizione?
«Chi? Quelli sono pochi, dispersi e confusi».
Eppure un’avvisaglia l’avrà pur avuta in questi giorni?
«Questa glielo dico io, è un’imboscata, non c’è altra ragione. Come quelle nella foresta di Sherwood, si ricorda no?»
Ma lì Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri, e qui?
«Qui, è uguale. Qualcosa volevano portare via».
Tipo?
«Penso però che dietro tutto questo ci sia un grande regista. Vorrei sapere chi è».
Luca Pedrale?
«Non so chi, pero c’è».
Ma è vero che qualche giorno fa i nove consiglieri dimissionari si sono trovati a casa del consigliere Pedrale?
«L’ho saputo, stento a credere alle mie orecchie».
Un’ipotesi potrebbe essere una manovra in vista delle prossime elezioni di giugno.
«Ma quale razza di manovra è? A cinque mesi dalle elezioni questi fanno cadere la giunta e sconfessano in una botta sola dieci anni di governo».
Per candidare qualcuno?
«E hanno fatto cadere me? Ma, scusi, non sta in piedi. Lo hanno fatto a freddo, senza che io avessi il tempo di capire».
Ma con Vicky Paci, presidente del consiglio comunale e consigliere della Pdl, che oggi l’ha fatta cadere qualche contrasto ci sarà pure stato.
«La Paci ha venduto il suo cervello a Pedrale. Nel 2004 voleva fare l’assessore, ma l’allora capogruppo Pedrale avrebbe dovuto dirmelo».
Ed Emilio Ligas, l’altro di consigliere dimissionario, ex sostenitore di maggioranza?
«Fa parte del gruppo Tasso. Ha presente la prima Repubblica?»
E come ci va la Pdl alle elezioni?
«E come faccio a saperlo? Io non sono mai stato un uomo di apparato, ho sempre lavorato per il bene di Crescentino. Politicamente parlando sono l’ultima ruota del carro. Come sindaco ho ascoltato tutti, maggioranza e opposizione, senza mai fare distinzioni. L’ho fatto per la città».
Però mancano cinque mesi lo stesso, avrete pur avuto un progetto?
«Certo, la Pdl farà una sua lista».
Con la Paci dentro?
«Me la vedo un po’ difficile».
E adesso che succederà a Crescentino?
«Arriva un commissario che ci porta fino alle elezioni».
Con il bilancio approvato.
«Ci stavamo lavorando in questi giorni, è un bilancio molto difficile. Lo approverà il commissario, con gli aggiustamenti tecnici necessari».
E cioè?
«Se i conti non tornano, tanto per fare un’ipotesi, potrebbe aumentare il costo della raccolta rifiuti. Che i crescentinesi pagheranno».
Pubblicato su "La Stampa" del 28 gennaio 2009
L'intervista a Vicky Paci
Pubblicato su "La Stampa" del 28 gennaio 2009
Crescentino, giunta al tappeto
Si dimettono nove consiglieri su sedici, crolla l’amministrazione Greppi. Colpo di scena ieri a Crescentino. Pochi minuti dopo l’apertura degli uffici comunali il capogruppo dell’opposizione Leo Alati e l’ex assessore Franco Ajmino hanno presentato il documento di dimissione congiunta di 9 consiglieri, regolarmente autenticata davanti ad un notaio. Nel documento oltre alle firme di Alati, per il gruppo Uniti per Crescentino, Demetrio Malara, Fabio Ratto, Franco Daniele, Gaetano Angelone, e per il gruppo Tasso insieme ad Ajmino, l’ex vicesindaco Fiorenzo Tasso ed Emilio Ligas e del presidente del consiglio Comunale, Vicky Paci. Erano di circa due settimane fa le dimissioni dalla giunta di Tasso ed Ajmino e la comunicazione, insieme a Ligas, di costituirsi come gruppo indipendente in seno al consiglio comunale. Una crisi di giunta a pochi mesi dalle amministrative che aveva portato alla nomina di un nuovo vicesindaco, Carmine Speranza, già membro dell’esecutivo. Ma il grande exploit è stata la firma sul documento di dimissioni congiunte della Paci. Ora la legge prevede che, nel caso di dimissioni presentate dalla metà più uno dei membri assegnati si debbano avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio Comunale. Crescentino quindi fino alle consultazioni elettorali per il nuovo sindaco sarà traghettato verso le amministrative da un Commissario.
Pubblicato su "La Stampa" del 28 gennaio 2009
Tante voci
martedì 27 gennaio 2009
The end
ATTENZIONE!! In seguito alle dimissioni depositate presso gli uffici comunali da parte di nove consiglieri, avverrà lo scioglimento del Consiglio Comunale.
L’art. 141 del T.U.E.L. stabilisce infatti, in via straordinaria ed eccezionale, che i Consigli comunali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno, nei casi e per i motivi tassativamente previsti dalla legge.
Al punto 3 si parla della cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purché contemporaneamente presentati al protocollo dell’ente, della metà più uno dei membri assegnati, non computando a tal fine il Sindaco.
Sarà un commissario a traghettare Crescentino verso le elezioni di inizio giugno.
Perché il NO all'accordo separato
Il nostro paese come tutto il mondo è attraversato da una crisi straordinaria.
La CGIL dice che per contrastarla, per non rassegnarsi ad un futuro più povero, più precario e con meno lavoro, servono provvedimenti straordinari:
- meno tasse sul lavoro e aumento delle pensioni
- più ammortizzatori sociali e cassa integrazione per i precari
- investimenti pubblici subito
- investimenti e sostegno all'industria
- più intervento pubblico a tutela delle protezioni sociali
In quell'incontro però ha continuato a negare la crisi, ha dimostrato di non avere idea di come e cosa fare, ha semplicemente deciso di non andare oltre un qualche slogan.
Il governo ha deciso di scegliere la strada della paura:
- paura di difendere il lavoro
- paura della contrattazione
- paura di fare i conti con il futuro
Per questo ha voluto la divisione contro la partecipazione: ha diviso il sindacato perché è contro il lavoro. Ha nascosta l'assenza di idee, proposte e soldi con l'accordo separato suol modello contrattuale.
L'accordo separato di Palazzo Chigi non serve a contrastare la crisi:
- prevede e programma la riduzione della tutela dei salari
- riduce il ruolo e la forza del contratto nazionale
- non allarga la contrattazione di secondo livello, semmai le attribuisce le possibilità di ridurre le tutele previste nel contratto nazionale
- limita il diritto di sciopero che per la Costituzione è un diritto del singolo lavoratore.
Per queste ragione la CGIL ha detto no ad un accordo sbagliato per i lavoratori. La crisi si attraversa difendendo il lavoro, investendo perché ci sia un futuro. Democrazia e contrattazione sono fondamentali nel presente e nel futuro.
lunedì 26 gennaio 2009
La rivoluzione verde di Obama
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha chiesto all'Epa, il ministero dell'Ambiente, di rivedere la propria decisione contraria a limiti nelle emissioni delle auto in California e in altri Stati Usa. In una conferenza stampa oggi a Washington, Obama ha annunciato inoltre nuovi standard per diminuire i consumi delle auto, e che il 75% degli uffici federali dovranno rispondere a standard energetici più severi.
venerdì 23 gennaio 2009
Il nuovo vicesindaco
Disoccupazione all'8,2% entro fine anno
L’anno è appena iniziato e già sono guai. Secondo le previsioni dell’Eurostat, in Italia ci sarà un significativo aumento della disoccupazione. Dal 6,7% del 2008 si giungerà all’8,2% prima della fine dell’anno. Gli economisti della Commissione europea sono dello stesso parere: saranno tante le persone che perderanno il proprio posto di lavoro.
I documenti riguardanti le anticipazioni straordinarie di Bruxelles sul fenomeno allarmano. «L’impatto del rallentamento economico sul mercato del lavoro è stato finora più visibile in termini di ore lavorate che in numero di occupati», si legge nel report. Questa situazione è però destinata a cambiare, «le perdite dei posti accelereranno».
Con il suo 8,2% l’Italia rimane però sotto la media rispetto all’area euro. Il tasso di disoccupazione toccherà complessivamente picchi maggiori arrivando fino al 10,2%, per un totale di circa 4 milioni di posti di lavoro in meno.
Ci attende un anno nero. Le stime non hanno bisogno di commenti: perdita di competitività, crollo della produzione e addio ai vincoli di Maastricht. L’Italia è appena entrata in recessione e bisognerà attendere la fine del 2010 per intravedere una leggera ripresa. Il debito pubblico schizzerà al 110% e le ricapitalizzazioni bancarie potrebbero spingerlo anche oltre.
mercoledì 21 gennaio 2009
Bye bye Greppi...
Si apprendono meglio i motivi che hanno portato i due ex-esponenti della giunta di centro-destra guidata da Fabrizio Greppi a questo gesto: lo scarso coinvolgimento sulla redazione del piano regolatore, la scarsa fiducia nell'operato della giunta ed il falso annuncio da parte del sindaco dell'ottenimento dei “fondi Scanzano” (che sono bloccati in attesa di una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale), sarebbero gli ultimi accadimenti in ordine di tempo che avrebbero indotto la compagine Tasso ad abbandonare la giunta.
Viene comunicato che, con il contributo del consigliere Emilio Ligas, Tasso ed Ajmino intendono formare un gruppo consiliare autonomo che possa votare le delibere secondo coscienza.
Dal canto suo, il sindaco Greppi, ha dichiarato di essere demoralizzato da questo tipo di atteggiamento. Secondo il primo cittadino quelli enunciati da Tasso sarebbero pretesti utilizzati al fine di poter tessere delle alleanze elettorali diverse da quelle delle ultime due tornate.
Entro stasera Crescentino dovrebbe avere il nuovo vicesindaco. Attendiamo notizie...
martedì 20 gennaio 2009
Il nuovo giorno
Il primo presidente nero ha parlato ai suoi connazionali di crisi, di posti di lavoro persi, ma anche di speranza, di necessità di alzare gli occhi al cielo. Ha detto, e mi è piaciuto moltissimo: "i cinici non capiscono che gli è mancato il terreno sotto i piedi". Questa è la ragione della sua grande vittoria, storica.
Ecco, cari amici che passate da questo blog perché avete voglia (del tutto legittimamente) di sfogarvi o leggere chi la pensa come voi, o di dissentire.
Nel nostro piccolo, dovremmo coltivare pure noi sentimenti un po' più alti. Dovremmo avere qualche speranza, e dimenticare quelli che scrivono al Blog Amare Crescentino mandando insulti anonimi, che abbiamo affidato al moderatore automatico: una macchina basta e avanza, per queste tristezze. Loro, davvero, non meritano la nostra attenzione.
Strappiamo un pezzo di nobili sentimenti agli americani, che oggi vivono una giornata storica. Confrontiamoci magari duramente, ma teniamo presente sempre il rispetto che si deve a coloro che non la pensano come noi. Combattiamo onestamente, a viso aperto. Vale sempre la pena, essere veri uomini e vere donne.
Permettetemi una difesa e dei chiarimenti
Stimati amministratori del Blog e Marinella Venegoni,
seguo da quando ho letto sui giornali dell’esistenza di questo blog, con attenzione e curiosità i post da voi pubblicati ed i commenti dei cittadini al riguardo; ritengo che il confronto, in democrazia, sia una parte essenziale del dibattito politico sia all’interno di uno schieramento che tra avversari politici.
Penso che il blog “amare crescentino” sia non solo amministrato, ma anche frequentato, da cittadini che condividono con me, se non la fede politica, almeno l’essere contro questa amministrazione pertanto non posso che essere amareggiato nel leggere alcuni post che alla critica (legittima e doverosa) associano illazioni e delegittimazioni ai consiglieri di minoranza di cui faccio parte.
Sono io il primo ad essere critico, nei miei confronti, di alcune cose che non ho fatto nella maniera corretta o che non ho proprio fatto nel corso del mio mandato da consigliere; del resto, questa è la mia prima esperienza in consiglio comunale, mi sarei aspettato più aiuto da parte dei “vecchi” ma a quanto pare andava bene così. So di aver tradito la fiducia di alcune persone, deluso le aspettative di altre e magari guadagnato la stima ed il rispetto di altri ancora.
Ammetto che non è facile capire subito il funzionamento della macchina amministrativa, specie se sei all’opposizione, lavori fuori città, e le uniche volte che puoi vedere gli atti con calma coincidono con i giorni di consiglio (per i quali la legge garantisce al lavoratore il permesso retribuito) ed i giorni di ferie che decidi di dedicare alle pratiche comunali. Ben diverso se sei membro di un esecutivo, come la giunta, perchè la legge ti garantisce molte più ore di permesso, hai l’indennità di carica che compensa gli eventuali permessi non retribuiti che prendi e poi governare, a mio avviso, è ben più semplice che fare opposizione.
In questi quattro anni e mezzo, a ben vedere, il tema più spinoso toccato dall’amministrazione è stato proprio il PRG (da sempre intrigo di interessi e speculazioni) nei confronti del quale, come minoranza, abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto, presentato documenti nei quali evidenziavamo le storture che si andavano a creare e le speculazioni mascherate. Tali atti sono pubblici e sono contenuti nelle delibere consiliari accessibili ad ogni cittadino; io stesso dichiarai nel dibattito consigliare la totale assenza di spazi verdi nel centro storico. Ma tanto poi il consiglio comunale vota a maggioranza e noi siamo sempre e solo 5 voti (se tutti presenti) contro 11.
Forse avremmo dovuto fare lo sciopero della fame o incatenarci al portone del Comune: non sarebbe cambiato nulla, ma avremmo guadagnato la prima pagina del giornale.
Greppi ci ha dedicato un manifesto per fare la statistica delle interpellanze, quasi fosse quello il metro per misurare l’efficacia di una minoranza consigliare; io dico che, oltre alle interpellanze ci sono state delle mozioni, la convoca di un consiglio comunale sull’Infermeria Santo Spirito e tutti gli interventi, le domande, le proposte fatte durante i consigli comunali. Può essere sempre poco, ma negli ultimi quattro anni si è fatto di più che nel quinquennio 1999-2004.
Vorrei però far notare a tutti che, oltre ai 5 consiglieri di minoranza, il dovere di fare opposizione è anche a carico dei partiti e dei politici locali che sono fuori dal palazzo... troppo comodo adesso addossare le colpe e tutti i mali all’incompetenza dei consiglieri di minoranza, alle loro presunte connivenze con la maggioranza; dov’erano gli altri 11 candidati a consiglieri? Dove sono finiti quelli che alle riunioni promettevano di portare 300 voti di preferenza e chiedevano la garanzia di assessorati il giorno dopo la sconfitta?
Credo che ognuno di noi, quando si è candidato, sperasse nella vittoria, nel doversi confrontare con la sfida del governo della città e non con il ruolo di consiglieri di minoranza. Ma una volta che hai perso, provi a fare opposizione, facendo emergere gli errori di chi governa, denunciandone gli abusi. Questo ho provato a fare, magari non bene, ma ci ho provato, ed in buona fede.
Ma adesso è il caso di guardare al futuro: per provare a vincere, come oppositori a questo regime soft, dobbiamo restare uniti; loro ora sono divisi, ed oggi più che mai come centrosinistra locale si può tentare la spallata; io sono disponibile al confronto, alla critica costruttiva. Credo sia necessario un forte rinnovamento degli attori della politica locale e che si debba lavorare ad una lista di gente onesta, che non ha interessi privati o terreni da rendere edificabili, che abbia a cuore solo il bene di questo paese. Mettiamoci intorno ad un tavolo e definiamo i punti qualificanti di questo progetto.
Se poi io non sono gradito, o non meritevole di far parte di tale progetto, faccio anche due passi indietro; a me piace la politica ma non vivo di politica.
Dato che sono stato tirato in “ballo” direttamente nei post in più di un occasione vorrei solo precisare alcune cose, perchè la critica è sempre ben accetta ma l’offesa e il discredito quello no ma, a quanto pare, il fine è quello di distruggere l’avversario interno per creare il terreno fertile all’amica che ritorna.
Quel “democristiano di Ratto” al massimo poteva essere la buon anima di mio padre, io sono sempre stato politicamente un pò più a sinistra della mia famiglia, ho militato nei DS ed ora nel PD. Scusatemi la precisazione ma ci tengo per il rispetto che porto all’impegno politico di mio padre, nella Democrazia Cristiana e alle dispute che avemmo in casa quando gli comunicai la mia scelta politica. Purtroppo non è più qui, ma credo che sia felice del mio impegno.
Rispondo schematicamente alle accuse che mi sono state rivolte, rimanendo a disposizione dei lettori che volessero approfondire l’argomento senza stufare gli altri lettori del blog:
1) Accusa a Tasso sull’indennità di carica nel consiglio del 26 settembre 2007: vi era una variazione di bilancio per coprire l’aumento dell’indennità del vice sindaco Tasso fresco di pensione; io contestai quella variazione dicendo che poteva anche rinunciarci dato che non ha problemi economici e che se fino al mese prima ce la faceva con l’indennità dimezzata poteva non pesare ulteriormente sui crescentinesi. Qui si innesca lo scontro: lui, preso in castagna, si difende dichiarando alla giornalista che avrei la coda di paglia. Nel numero successivo la mia replica. Vi allego il link della mia replica. http://www.lagazzetta.info/archivio/2007/20071015/05_www-laGazzetta-info_20071015.pdf (articolo in basso a sinistra).
Aggiungo solo una cosa: ai lavoratori dipendenti è dato il diritto di assentarsi dal luogo di lavoro per l’intera giornata di svolgimento del consiglio; tale giornata di permesso retribuito l’azienda se la fa rimborsare dall’ente. Il consigliere, pertanto, percepisce il gettone di presenza al consiglio (circa 16 euro netti che come aderente al PD verso interamente al partito).
A parte la mia scelta personale, spiegata nell’articolo di cui sopra, il permesso retribuito è un diritto per tutelare la partecipazione dei lavoratori dipendenti senza arrecare danno economico ne a loro ne all’azienda; l’indennità di carica, invece, è un indennità accessoria, ovvero pagata dal comune (leggasi dai cittadini) quale “stipendio” aggiuntivo per il tuo servizio da amministratore; sta alla coscienza civica di ogni amministratore decidere se prenderla, lasciarla, farsela ridurre, il discorso sarebbe lungo se volete lo continuiamo in privato.
2) Presunto salvataggio estivo del 2006: consiglio comunale convocato con un unico punto all’ordine del giorno, l’approvazione di un regolamento comunale. Se fossi andavo via, il consiglio sarebbe stato riconvocato pochi giorni dopo, con conseguente aggravio di costi per i cittadini ma nessun esito sul piano della tenuta della maggioranza o sull’esito del voto; ho subordinato la mia permanenza all’impegno di convocare, per il futuro, i consigli comunali rispettando le esigenze dei medici di base Malara e Alati dato che sovente veniva convocato in concomitanza con i loro orari di ricevimento pazienti (tutto quello che scrivo è riportato nella delibera di consiglio). Non sarebbe caduta nessuna maggioranza, anche perchè per cadere non basta il solo voto contrario del consiglio su un punto all’ordine del giorno o la mancanza del numero legale durante una seduta ma una specifica mozione di sfiducia votata da almeno 9 consiglieri.
3) Minaccia di licenziamento: consiglio del 27 novembre 2008. Io attaccai il vice sindaco sull’inserimento a bilancio dei fondi “Scanzano” per il nucleare, malgrado il ricorso del comune di Cigliano, facendo riferimento al principio di prudenza nella redazione dei bilanci prescritto dalla normativa nazionale. Lui, replicandomi di averlo accusato di aver fatto un bilancio falso (...) disse che se fosse stato il mio datore di lavoro mi avrebbe licenziato per via della mia accusa al bilancio che lui reputava sbagliata. Una minaccia, come ha prontamente sottolineato Alati, un indebito riferimento alla sfera lavorativa privata mia per replicare a delle mie osservazioni. Non devo il mio lavoro a Tasso.
Per fugare ogni altro dubbio futuro:
1) sono laureato in Economia e Commercio presso la Facoltà di Economia di Torino, laurea conseguita nel luglio del 2000.
2) dal 2000 al 2005 ho lavorato presso una piccola realtà bancaria, sono entrato dopo un periodo di stage di 3 mesi, non sono stato raccomandato; nel 2005 ho avuto l’occasione di continuare il mio lavoro in una realtà più grande, sono stato assunto per le capacità maturate nel mio mestiere e non per amicizie. (Volutamente non cito su un blog pubblico i nomi delle società coinvolte).
3) non ho terreni da inserire nel PRG;
4) non ho interessi economici con nessun esponente dell’attuale maggioranza;
5) sono disponibile a mostrare il mio 730 a chi ne facesse richiesta.
Per qualsiasi altro dubbio vi lascio i miei recapiti in calce alla seguente lettera.
Un saluto cordiale a tutti, sperando che da oggi si costruisca per il futuro di Crescentino con gli amici e non contro.
Grazie dello spazio.
Ratto Fabio
mail: ilmanta@yahoo.it
blog: http://fabiorattopd.ilcannocchiale.it/
Comunicato importante
ATTENZIONE!! Lo Staff del blog Amare Crescentino è spiacente di comunicare agli utenti che, a causa di commenti spiacevoli ed illazioni mirate a delegittimare il lavoro di giovani crescentinesi volenterosi, siamo stati costretti ad inserire la moderazione dei commenti al fine di salvaguardare chi realmente ha intenzione di apportare un contributo costruttivo alla causa comune.
Ribadiamo che lo Staff è formato esclusivamente da persone collocate al di fuori dei partiti politici, che hanno come obbiettivo unico quello di aprire un dibattito pacifico sulla situazione crescentinese.
Ci dispiace che qualcuno abbia inteso questo strumento come un mezzo utile ad aprire dispute nel centro-sinistra o come mezzo per regolare situazioni personalissime.
E- Mail
Gentile Redazione del blog e cara Marinella,
ho seguito con interesse il blog e ho fatto alcuni commenti.....
A distanza di alcuni giorni devo constatare, con molto rammarico, che il popolo del blog non ha molto interesse alla sorte di Crescentino, ma è concentrato alla disputa politica.
Una dimostrazione è il numero di commenti su "Dimissioni di Tasso" e "Come vorrei Crescentino".
Questa per me è ancora una volta la verifica della superficialità delle persone.
Fare politica in un piccolo comune come Crescentino, a mio modesto parere, è prendersi carico e trovare soluzioni ai problemi della comunità prima di discutere di partiti.
Grillo, in alcune cose, ha perfettamente ragione!!
Scusandomi per la possibile rudezza della presente, un salutone a tutti.
Un amico
venerdì 16 gennaio 2009
Le dimissioni di Tasso e Ajmino
Mai nella storia, il Comune di Crescentino é stato oggetto di commissariamento.
mercoledì 14 gennaio 2009
Poveri tigli
Il Corpo Forestale dello Stato, dietro segnalazione di alcuni cittadini, avrebbe già dato l’autorizzazione all’abbattimento di una parte dei suddetti alberi.
Don Edoardo si è detto volenteroso nel porre la questione agli occhi dell’opinione pubblica chiedendo ai crescentinesi la loro opinione sul da farsi, se adottare un abbattimento totale o una semplice potatura dei tigli.
Lo Staff del blog, ricordando che l’amministrazione Comunale è responsabile della manutenzione ordinaria del viale, chiede a voi tutti di dare la vostra opinione sulla vicenda in modo da riportare le conclusioni tratte alle autorità competenti.
lunedì 12 gennaio 2009
Crescentino: come lo vorresti
Proponiamo un sondaggio tra i lettori del blog: “Crescentino: come lo vorresti”. Errori del passato, da non rifare, e idee realizzabili per il futuro.
domenica 11 gennaio 2009
Via al Piano Regolatore
Punta a quota 13 mila abitanti il nuovo piano regolatore. Pubblicato l’8 gennaio sul bollettino della Regione, la città ha ora un nuovo piano regolatore in vigore. Dice il sindaco Fabrizio Greppi: «In realtà la capacità di insediamento di abitanti prevista per raggiungere i 13 mila rappresenta un calcolo teorico, ma è sufficientemente preciso, se si pensa che il vecchio documento (che risale al 1988), che ne prevedeva 11 mila e 700, oggi non offre più possibilità adeguate di costruzione, eccetto qualche piccola area». La maggior parte dell’espansione residenziale della città va verso la ex frazione Campagna ed inoltre sono state confermate quasi tutte le aree edificabili di nuova espansione nelle zone alluvionate nel 1994 e 2000 con alcuni vincoli da osservare in fase di costruzione: «tutelata così la proprietà ed il valore dei terreni – ha aggiunto il consigliere con delega all’Urbanistica, Maurizio Chiocchetti». E’ prevista l’eliminazione del vincolo a destinazione sociale dell’immobile ex sorelle Baretta, ora sede dell’oratorio: «Abbiamo accolto la richiesta del parroco, togliendo il vincolo, rimane una proprietà privata e potranno scegliere eventualmente se vendere, mentre per la realizzazione di un oratorio a norma e più fruibile è stata destinata un’area a sud della Madonna del Palazzo. Accanto alla casa di riposo delle Suore della Carità – continuano Greppi e l’assessore all’Urbanistica, Carmine Speranza - acquistata dal Comune e sede del centro anziani, si trova un’area non di proprietà comunale che sarà, dopo un eventuale costruzione, ceduta nella parte libera per metà al Comune e dove sorgeranno parcheggi e il nuovo magazzino per il ricovero dei mezzi della Croce Rossa, la cui sede sarà spostata sopra al centro anziani. Nuovi parcheggi e verde pubblico saranno ricavati dall’abbattimento di 2 muri tra via Bena e via Odetti». Per quanto riguarda la zona della Lignola, dove c’è uno dei pochi impianti di riciclaggio per inerti del Piemonte, la Regione ne ha confermato l’insediamento indicando la realizzazione di una strada alternativa per il passaggio dei mezzi esternamente alla frazione. Presenti le aree industriali a continuazione del Piano Insediamenti Produttivi che si trova sulla strada per Vercelli con l’ampliamento verso Santhià che prevede la realizzazione di una tangenziale.
Pubblicato su "La Stampa" del 11 gennaio 2009
venerdì 9 gennaio 2009
Pubblicazione del Piano Regolatore
Gent. popolo del blog,
oggi è stato pubblicato sul BUR il benestare della Regione Piemonte al PRGC di Crescentino.
Interessante è vedere le modifiche "ex officio".
Il sito è: http://www.regione.piemonte.
Naturalmente le modifiche (vd. allegato in fondo pagina) sono espresse in linguaggio tecnico, quindi per non incorrere in false interpretazioni, occorre farle valutare da un tecnico serio.
Sarebbe molto valido avere il supporto del Signore che ha scritto la cronistoria del PRGC.
Un amico
giovedì 8 gennaio 2009
Ciao Fabrizio!
Dieci anni fa moriva Fabrizio De André. Un piccolo ricordo della mia esperienza di sindaca: pensai di intitolargli l'Auditorium che si stava completando alle scuole medie. Era appena scomparso, Fabrizio, io ero agli ultimi mesi di mandato. Telefonai a Dori Ghezzi, le spiegai la mia idea, lei mi ringraziò, disse che era molto contenta e che sarebbe venuta all'inaugurazione.
C'era una delibera pronta, ma non si fece in tempo. Il sindaco attuale che mi subentrò era un altro Fabrizio (Greppi) ma cambiò la titolazione, dedicando l'Auditorium alla gloria locale (e nazionale) degli Anni Cinquanta, Cinico Angelini, cui era già stata intitolata una via.
Ancora oggi mi spiace che non ci sia a Crescentino l'Auditorium De André. Conoscevo bene Fabrizio, eravamo amici per quanto possono esserlo un artista e un critico. Un giorno vi racconterò qui un episodio di quando gli parlai di Crescentino, durante il tour di "Anime Salve", mentre già ero sindaca.
Era una persona speciale. Tormentato, travagliato, sempre indeciso sul proprio talento. Soffriva, si consumava nell'invenzione poetica. Sempre alla ricerca di una visione sghemba della realtà, che tagliasse fuori immagini consolidate per guardare all'umanità minore, la più sofferente, la meno osservata, la più reietta. Era un artista vero. Ciao Fabrizio, ti voglio bene.
Marinella Venegoni
martedì 6 gennaio 2009
Urlare la verità
Il contestatore di Vittorio Sgarbi ad Agrigento si chiama Giuseppe Gatì, 22 anni. Un esempio di come un libero cittadino possa essere in grado, informandosi, di rompere gli schemi precostituiti della politica odierna e andare contro ad un sistema che ci imprigiona tutti.
In allegato il resoconto della serata con il “dietro le quinte” non ripreso dalla telecamera:
Con alcuni amici l’altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato
(ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.
lunedì 5 gennaio 2009
I veri vincitori
Cari crescentinesi,
intervengo brevemente su questo blog per raccontare la mia versione dei fatti in relazione all'approvazione del piano regolatore di Crescentino dopo aver visto e sentito personaggi di basso rilievo politico esultare per tale approvazione.
Quando ripercorro nella mente la storia di questo p.r.g, mi sembra di rivivere alcune scene del famoso film anni '70 “Mimì metallurgico ferito nell'onore”.
Nel film diretto dal Lina Wertmüller, l'operaio siciliano Carmelo Mardocheo interpretato da Giancarlo Giannini, perde il posto di lavoro perché rifiuta di dare il voto ad un mafioso. È costretto dunque ad emigrare a Torino lasciando a casa la giovane moglie Rosalia.
Durante una bellissima scena del film, Carmelo, nel recarsi in chiesa, alle riunioni sindacali, al proprio partito, nota sul volto delle diverse persone che incontra uno stesso neo.
Più avanti, leggendo il mio racconto, capirete bene cosa intendo dire con questa scherzosa metafora che è riferita ad una certa commistione tra politica ed affari che a Crescentino si è notevolmente radicata negli anni.
Ma andiamo per ordine. Nel 1988 la giunta Pc-Psi guidata dal geometra Gianfranco Bonesso, andò in crisi sulla questione del piano regolatore. Questa amministrazione cadde e vi fu così un rimpasto che portò alla formazione di una nuova giunta Psi-Dc con sindaco il professor Luigi Canonica.
Dati i grossi interessi che si celavano dietro l'approvazione del p.r.g, le due componenti dell'amministrazione decisero di nominare ben due tecnici di fiducia che potessero garantire l'una e l'altra parte. Ecco dunque che la Democrazia Cristiana nominò il geometra Bigando di Cigliano mentre il Partito Socialista scelse l'ing. Siccardi di Torino. Tale piano, nonostante ciò, non venne ancora una volta approvato.
Nel 1990, dopo le lezioni, si arrivò ad avere una maggioranza guidata da Pc-Psi e Verdi. A questo punto, la componente socialista, con delibera di giunta decise di liquidare il geom. Bigando e di consegnare l'incarico di redigere l'intero piano all'ingegner Siccardi. Fino al 1993 il piano regolatore non fu mai portato in giunta. A tre mesi dalle elezioni del '94, arrivò finalmente in giunta il p.r.g.
Fu a questo punto che constatai l'assegnazione all'ing. Siccardi di un progetto per un agriturismo da parte dell'allora consigliere di minoranza Fabrizio Greppi, un fatto insolito poiché tale professionista era molto vicino alla compagine avversa allo stesso Greppi e guidata da Franco Bonesso.
In questa fase prese piede in me la convinzione che i personaggi che facevano parte dell'allora maggioranza e minoranza consiliare, in realtà erano accomunati tutti dallo stesso identico neo che si vede nella scena del film che prima citavo.
Il sottoscritto fece un'aspra battaglia tanto che quel piano regolatore non fu mai portato in consiglio comunale. A questo punto terminò anche questa legislatura.
Nel 1995, fu eletto alla carica di sindaco la dott.ssa Marinella Venegoni che si trovava all'oscuro di tutte queste dietrologie e di questi affari legati al piano.
Dopo qualche mese dal suo insediamento, un noto professionista di Crescentino, rivelò al sindaco di aver venduto dei terreni ad un ex assessore delle precedenti giunte convinto che quei terreni non sarebbero mai entrati nel piano regolatore e che quindi non sarebbero stati oggetto di una speculazione edilizia.
Questi terreni, in realtà furono intestati ad una segretaria dell'assessore, che, fungendo da prestanome, non permetteva di riconoscere la reale identità del proprietario dei terreni stessi.
A questo punto il sindaco Venegoni ed il sottoscritto decisero di portare il piano regolatore presso la Procura della Repubblica per accertamenti. La dott.ssa Venegoni, stufa di questi intrecci, decise di nominare come professionista incaricato di redigere il piano regolatore l'architetto Fubini di Torino il quale fu in grado di redigere un p.r.g. serio ed equilibrato. Questa volta gli interessi che si erano lasciati da parte erano troppi, ancora una volta non si riuscì ad approvare il piano arrivando a fine legislatura.
Nel giugno 1999, fu eletto sindaco Fabrizio Greppi. Il resto è storia recente.
Mi rimane solo un dubbio. Dell'approvazione del piano regolatore così come e stato redatto dall'ultima amministrazione, chi può esserne contento? Non certo le 700 persone che alla chiusura di Teksid si sono trovate nella condizione di dover raggiungere Torino, Rivalta o Verrone, non certo i giovani crescentinesi che non troveranno mai un'occupazione nel loro paese, non certo i commercianti che si trovano spesso nella condizione di non poter pagare i fornitori.
Forse potranno sorridere le famiglie di alcuni amministratori pubblici che vedranno quadruplicati i valori di terreni che prima non sarebbero valsi nulla dal punto di vista economico. Davvero un ottima epifania per loro. Meditate gente....