mercoledì 14 gennaio 2009

Poveri tigli


I secolari tigli che da sempre hanno dato ristoro ad intere generazioni di crescentinesi dalla calura estiva presso il viale del Santuario della Madonna del Palazzo potrebbero a breve essere abbattuti. La notizia è stata data durante le funzioni religiose dal rettore del Santuario e parroco di Crescentino don Edoardo Swiatovski il quale ha spiegato che i tigli starebbero minacciando alcuni recinti e abitazioni limitrofi.
Il Corpo Forestale dello Stato, dietro segnalazione di alcuni cittadini, avrebbe già dato l’autorizzazione all’abbattimento di una parte dei suddetti alberi.
Don Edoardo si è detto volenteroso nel porre la questione agli occhi dell’opinione pubblica chiedendo ai crescentinesi la loro opinione sul da farsi, se adottare un abbattimento totale o una semplice potatura dei tigli.
Lo Staff del blog, ricordando che l’amministrazione Comunale è responsabile della manutenzione ordinaria del viale, chiede a voi tutti di dare la vostra opinione sulla vicenda in modo da riportare le conclusioni tratte alle autorità competenti.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe sicuramente uno scempio data la storia che quegli alberi rappresentano!!
Flavio

Anonimo ha detto...

forse sarebbe meglio fare una buona potatura

Anonimo ha detto...

Quel viale è storico. Cercate di tutelarlo. Anna

Amare Crescentino ha detto...

Cari amici del Blog, avete mandato tanti messaggi in queste settimane, vi siete anche scaldati, e per lo più sul Piano Regolatore, che è la mamma di tutte le città (e com'è noto non sempre le mamme sono persone totalmente serie, a prescindere: e i guai si vedono dovunque, pure da noi).
Resto interdetta dalla finora tiepida reazione sulle piante del Santuario della Madonna che rischiano di cadere. Ma come, non sobbalziamo? Non scendiamo in piazza? Questo viale è vanto e bellezza di Crescentino, un viale monumento con più di cent'anni di vita, che è rimasto il segno di ciò che era questo paese oggi deturpato da ogni stile e da ogni ghiribizzo di autore a ruota libera.
Esiste la potatura, intanto, come ha ricordato qualcuno. Esiste comunque il rispetto per la natura (quella poca che è stata lasciata sopravvivere), anche da parte degli abitanti del luogo. Si rendano conto anche loro di abitare vicino a una specie di sopravvissuto monumento della città. O no?
Marinella Venegoni

Anonimo ha detto...

Ha ragione dott.ssa Venegoni. In paese non ci sono molte cose di cui vantarsi. Il viale è da sempre ritrovo di giovani ed anziani e non può essere demolito per qualche piccolo fastidio arrecato agli abitanti delle case limitrofi.
Un suo sostenitore

Anonimo ha detto...

come al solito i problemi non vengono affrontati nel modo corretto.
Esistono i botanici, esperti e studiosi delle piante.....
basta interpellarli per avere una soluzione al problema...
Tutto il resto è aria fritta !!!!!
un amico

Anonimo ha detto...

Per quanta fantasia si possa avere dubito ad un qualunque Crescentinese assennato passerebbe mai per la testa l'idea di abbattere una parte di storia della nostra comunità, dove tutti abbiamo passeggiato all'ombra di queste magnifiche piante che danno un aspetto caratteritico al cammino verso il santuario; da mal pensante quale sono vado direttamente alla domanda da 1 milione di euro... chi ci dovrà guadagnare questa volta da un simile scempio? da quando esistono le piante si sono sempre potate e si dovrebbe continuare a farlo! Andrea

Anonimo ha detto...

Sul sito de La Nuova Periferia dicono che Fiorenzo Tasso si sia dimesso dalla carica di vice sindaco.
(www.nuovaperiferia.it)

Anonimo ha detto...

In questo paese, dai tempi della sua amministrazione, il verde pubblico è stato lasciato da parte. Si è pensato sempre e solo a costruire. Questa notizia mi lascia veramente di sasso!Come si può fare a distruggere un viale alberato che non arreca disagio a nessuno realmente??
Carla

Anonimo ha detto...

Cara Carla, ho telefonato al Parroco. Mi ha detto di aver ricevuto una lettera dai proprietari di alcune case che si affacciano sul viale della Madonna sull'inizio, vicino alla Circonvallazione; nelle missive si paventa la caduta di alcuni alberi che sono alquanto piegati verso le abitazioni. Il parroco si è rivolto in Comune. E' venuto il Corpo Forestale, che da parte sua ha dato via libera all'abbattimento. Ma prima, dice il Parroco e pare che in Comune siano d'accordo, c'è la strada della potatura: che è una ovvia prassi per chi abbia alberi di quell'altezza, che risalgono al 1953. Amare Crescentino vuol anche dire prendersi cura di queste cose, ma in quanti lo amano davvero, questo nostro povero paese?
Il fatto è - dico io - che in questi 10 anni il Comune poteva pure pensarci, alla potatura, che non avviene se ricordo bene, dai tempi della mia amministrazione. Io mi auguro con tutto il cuore che quest'operazione risulti sufficiente, e che si trovino i soldi per farla soprattutto: visto che leggo - all'interno della vicenda Tasso - che hanno vuotato le casse comunali al punto che è impossibile fare un bilancio senza tagli gravosi, che inficiano gli equilibri di potere all'interno dell'Amministrazione. Glorioso finale di partita, direbbe Beckett....

Anonimo ha detto...

La ringrazio per la sua spiegazione ed il suo racconto. Spero davvero che ci sia in lei la voglia di tornare a guidare il paese.
Carla