martedì 6 gennaio 2009

Urlare la verità



Il contestatore di Vittorio Sgarbi ad Agrigento si chiama Giuseppe Gatì, 22 anni. Un esempio di come un libero cittadino possa essere in grado, informandosi, di rompere gli schemi precostituiti della politica odierna e andare contro ad un sistema che ci imprigiona tutti.

In allegato il resoconto della serata con il “dietro le quinte” non ripreso dalla telecamera:

Con alcuni amici l’altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene. Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato
(ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

questo si che si chiamo coraggio!Bravo!

Anonimo ha detto...

W LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE!GIACOMO

Anonimo ha detto...

Leggendo la biografia del dott.Sgarbi mi accorgo che lo stesso, il 30 giugno 2008, sostenuto dall'Udc, dalla Dc e da una lista civica di centro è stato eletto Sindaco del comune di Salemi (TP).
E' incredibile che una forza politica che predica (giustamente) a favore della famiglia, si presti ai giochetti di questo personaggio che si dichiara contro il matrimonio, contro la paternità ed ateo. Daltronde si tratta del partito del sen. Cuffaro. Questo basta.
Mi stupisce di più il fatto che il PD, alle prossime elezioni amministrative, in molte realtà locali si presenterà in coalizione con questi personaggi. E'anche il caso della Provincia di Torino.
Buona serata. FLAVIO

Anonimo ha detto...

Da apprezzare l'iniziativa di questo ragazzo, che ha avuto il coraggio di affrontare Sgarbi allo stesso modo di come lui si permette di attaccare chi vuole, con la differenza che il giovane in questione ha solamente riportato alla gente presente la verità dei fatti.. spero che arrivi presto il giorno in cui nessuno si stupirà più di queste iniziative perchè saranno arrivate a rappresentare il coraggio di ribellarsi e lo spirito d'iniziativa per ricostruire quest'Italia allo sfascio. Andrea

Anonimo ha detto...

Veramente grande!!è strano veder sgarbi in difficoltà.Sergio

Anonimo ha detto...

Avanti o popolo, alla riscossa,
Bandiera rossa, Bandiera rossa
Avanti o popolo, alla riscossa,
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Evviva il comunismo e la libertà.


Degli sfruttati l'immensa schiera
La pura innalzi, rossa bandiera.
O proletari, alla riscossa
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Il frutto del lavoro a chi lavora andrà.


Dai campi al mare, alla miniera,
All'officina, chi soffre e spera,
Sia pronto, è l'ora della riscossa.
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Soltanto il comunismo è vera libertà.


Non più nemici, non più frontiere:
Sono i confini rosse bandiere.
O comunisti, alla riscossa,
Bandiera rossa trionferà.

Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Bandiera rossa la trionferà
Evviva Lenin, la pace e la libertà.

beppe

Anonimo ha detto...

veramente un grande coraggio.giulia soles

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe urlare in consiglio comunale a Crescentino INDAGATO! :-)

Anonimo ha detto...

Questa è l'Italia, il paradosse è che si deve arrivare a questo tipo di atti per farsi sentire

Anonimo ha detto...

Grandissimooooooo!!

Anonimo ha detto...

... e a chi grida "viva il pool antimafia" viene impedito di parlare. L'Italia al contrario, illegale, illiberale, fascista. Agli amici del PD che vogliono collaborare con questo governo ribadisco il mio invito: "non si tratta con chi ha l'abitudine a ignorare leggi e costituzione". Il condannato di destra fa il sindaco, quelli nemmeno indagati di sinistra (vedi figlio di Di Pietro) dovrebbero invece dimettersi da tutto; e tutti gli indagati della CDL che stanno in Parlamento per non farsi processare anche per reati gravissimi? Bella morale, complimenti; leggi e morale applicati a convenienza