Riceviamo e pubblichiamo:
Cari crescentinesi,
intervengo brevemente su questo blog per raccontare la mia versione dei fatti in relazione all'approvazione del piano regolatore di Crescentino dopo aver visto e sentito personaggi di basso rilievo politico esultare per tale approvazione.
Quando ripercorro nella mente la storia di questo p.r.g, mi sembra di rivivere alcune scene del famoso film anni '70 “Mimì metallurgico ferito nell'onore”.
Nel film diretto dal Lina Wertmüller, l'operaio siciliano Carmelo Mardocheo interpretato da Giancarlo Giannini, perde il posto di lavoro perché rifiuta di dare il voto ad un mafioso. È costretto dunque ad emigrare a Torino lasciando a casa la giovane moglie Rosalia.
Durante una bellissima scena del film, Carmelo, nel recarsi in chiesa, alle riunioni sindacali, al proprio partito, nota sul volto delle diverse persone che incontra uno stesso neo.
Più avanti, leggendo il mio racconto, capirete bene cosa intendo dire con questa scherzosa metafora che è riferita ad una certa commistione tra politica ed affari che a Crescentino si è notevolmente radicata negli anni.
Ma andiamo per ordine. Nel 1988 la giunta Pc-Psi guidata dal geometra Gianfranco Bonesso, andò in crisi sulla questione del piano regolatore. Questa amministrazione cadde e vi fu così un rimpasto che portò alla formazione di una nuova giunta Psi-Dc con sindaco il professor Luigi Canonica.
Dati i grossi interessi che si celavano dietro l'approvazione del p.r.g, le due componenti dell'amministrazione decisero di nominare ben due tecnici di fiducia che potessero garantire l'una e l'altra parte. Ecco dunque che la Democrazia Cristiana nominò il geometra Bigando di Cigliano mentre il Partito Socialista scelse l'ing. Siccardi di Torino. Tale piano, nonostante ciò, non venne ancora una volta approvato.
Nel 1990, dopo le lezioni, si arrivò ad avere una maggioranza guidata da Pc-Psi e Verdi. A questo punto, la componente socialista, con delibera di giunta decise di liquidare il geom. Bigando e di consegnare l'incarico di redigere l'intero piano all'ingegner Siccardi. Fino al 1993 il piano regolatore non fu mai portato in giunta. A tre mesi dalle elezioni del '94, arrivò finalmente in giunta il p.r.g.
Fu a questo punto che constatai l'assegnazione all'ing. Siccardi di un progetto per un agriturismo da parte dell'allora consigliere di minoranza Fabrizio Greppi, un fatto insolito poiché tale professionista era molto vicino alla compagine avversa allo stesso Greppi e guidata da Franco Bonesso.
In questa fase prese piede in me la convinzione che i personaggi che facevano parte dell'allora maggioranza e minoranza consiliare, in realtà erano accomunati tutti dallo stesso identico neo che si vede nella scena del film che prima citavo.
Il sottoscritto fece un'aspra battaglia tanto che quel piano regolatore non fu mai portato in consiglio comunale. A questo punto terminò anche questa legislatura.
Nel 1995, fu eletto alla carica di sindaco la dott.ssa Marinella Venegoni che si trovava all'oscuro di tutte queste dietrologie e di questi affari legati al piano.
Dopo qualche mese dal suo insediamento, un noto professionista di Crescentino, rivelò al sindaco di aver venduto dei terreni ad un ex assessore delle precedenti giunte convinto che quei terreni non sarebbero mai entrati nel piano regolatore e che quindi non sarebbero stati oggetto di una speculazione edilizia.
Questi terreni, in realtà furono intestati ad una segretaria dell'assessore, che, fungendo da prestanome, non permetteva di riconoscere la reale identità del proprietario dei terreni stessi.
A questo punto il sindaco Venegoni ed il sottoscritto decisero di portare il piano regolatore presso la Procura della Repubblica per accertamenti. La dott.ssa Venegoni, stufa di questi intrecci, decise di nominare come professionista incaricato di redigere il piano regolatore l'architetto Fubini di Torino il quale fu in grado di redigere un p.r.g. serio ed equilibrato. Questa volta gli interessi che si erano lasciati da parte erano troppi, ancora una volta non si riuscì ad approvare il piano arrivando a fine legislatura.
Nel giugno 1999, fu eletto sindaco Fabrizio Greppi. Il resto è storia recente.
Mi rimane solo un dubbio. Dell'approvazione del piano regolatore così come e stato redatto dall'ultima amministrazione, chi può esserne contento? Non certo le 700 persone che alla chiusura di Teksid si sono trovate nella condizione di dover raggiungere Torino, Rivalta o Verrone, non certo i giovani crescentinesi che non troveranno mai un'occupazione nel loro paese, non certo i commercianti che si trovano spesso nella condizione di non poter pagare i fornitori.
Forse potranno sorridere le famiglie di alcuni amministratori pubblici che vedranno quadruplicati i valori di terreni che prima non sarebbero valsi nulla dal punto di vista economico. Davvero un ottima epifania per loro. Meditate gente....
Cari crescentinesi,
intervengo brevemente su questo blog per raccontare la mia versione dei fatti in relazione all'approvazione del piano regolatore di Crescentino dopo aver visto e sentito personaggi di basso rilievo politico esultare per tale approvazione.
Quando ripercorro nella mente la storia di questo p.r.g, mi sembra di rivivere alcune scene del famoso film anni '70 “Mimì metallurgico ferito nell'onore”.
Nel film diretto dal Lina Wertmüller, l'operaio siciliano Carmelo Mardocheo interpretato da Giancarlo Giannini, perde il posto di lavoro perché rifiuta di dare il voto ad un mafioso. È costretto dunque ad emigrare a Torino lasciando a casa la giovane moglie Rosalia.
Durante una bellissima scena del film, Carmelo, nel recarsi in chiesa, alle riunioni sindacali, al proprio partito, nota sul volto delle diverse persone che incontra uno stesso neo.
Più avanti, leggendo il mio racconto, capirete bene cosa intendo dire con questa scherzosa metafora che è riferita ad una certa commistione tra politica ed affari che a Crescentino si è notevolmente radicata negli anni.
Ma andiamo per ordine. Nel 1988 la giunta Pc-Psi guidata dal geometra Gianfranco Bonesso, andò in crisi sulla questione del piano regolatore. Questa amministrazione cadde e vi fu così un rimpasto che portò alla formazione di una nuova giunta Psi-Dc con sindaco il professor Luigi Canonica.
Dati i grossi interessi che si celavano dietro l'approvazione del p.r.g, le due componenti dell'amministrazione decisero di nominare ben due tecnici di fiducia che potessero garantire l'una e l'altra parte. Ecco dunque che la Democrazia Cristiana nominò il geometra Bigando di Cigliano mentre il Partito Socialista scelse l'ing. Siccardi di Torino. Tale piano, nonostante ciò, non venne ancora una volta approvato.
Nel 1990, dopo le lezioni, si arrivò ad avere una maggioranza guidata da Pc-Psi e Verdi. A questo punto, la componente socialista, con delibera di giunta decise di liquidare il geom. Bigando e di consegnare l'incarico di redigere l'intero piano all'ingegner Siccardi. Fino al 1993 il piano regolatore non fu mai portato in giunta. A tre mesi dalle elezioni del '94, arrivò finalmente in giunta il p.r.g.
Fu a questo punto che constatai l'assegnazione all'ing. Siccardi di un progetto per un agriturismo da parte dell'allora consigliere di minoranza Fabrizio Greppi, un fatto insolito poiché tale professionista era molto vicino alla compagine avversa allo stesso Greppi e guidata da Franco Bonesso.
In questa fase prese piede in me la convinzione che i personaggi che facevano parte dell'allora maggioranza e minoranza consiliare, in realtà erano accomunati tutti dallo stesso identico neo che si vede nella scena del film che prima citavo.
Il sottoscritto fece un'aspra battaglia tanto che quel piano regolatore non fu mai portato in consiglio comunale. A questo punto terminò anche questa legislatura.
Nel 1995, fu eletto alla carica di sindaco la dott.ssa Marinella Venegoni che si trovava all'oscuro di tutte queste dietrologie e di questi affari legati al piano.
Dopo qualche mese dal suo insediamento, un noto professionista di Crescentino, rivelò al sindaco di aver venduto dei terreni ad un ex assessore delle precedenti giunte convinto che quei terreni non sarebbero mai entrati nel piano regolatore e che quindi non sarebbero stati oggetto di una speculazione edilizia.
Questi terreni, in realtà furono intestati ad una segretaria dell'assessore, che, fungendo da prestanome, non permetteva di riconoscere la reale identità del proprietario dei terreni stessi.
A questo punto il sindaco Venegoni ed il sottoscritto decisero di portare il piano regolatore presso la Procura della Repubblica per accertamenti. La dott.ssa Venegoni, stufa di questi intrecci, decise di nominare come professionista incaricato di redigere il piano regolatore l'architetto Fubini di Torino il quale fu in grado di redigere un p.r.g. serio ed equilibrato. Questa volta gli interessi che si erano lasciati da parte erano troppi, ancora una volta non si riuscì ad approvare il piano arrivando a fine legislatura.
Nel giugno 1999, fu eletto sindaco Fabrizio Greppi. Il resto è storia recente.
Mi rimane solo un dubbio. Dell'approvazione del piano regolatore così come e stato redatto dall'ultima amministrazione, chi può esserne contento? Non certo le 700 persone che alla chiusura di Teksid si sono trovate nella condizione di dover raggiungere Torino, Rivalta o Verrone, non certo i giovani crescentinesi che non troveranno mai un'occupazione nel loro paese, non certo i commercianti che si trovano spesso nella condizione di non poter pagare i fornitori.
Forse potranno sorridere le famiglie di alcuni amministratori pubblici che vedranno quadruplicati i valori di terreni che prima non sarebbero valsi nulla dal punto di vista economico. Davvero un ottima epifania per loro. Meditate gente....
Salvatore Sellaro
(ex-assessore)
18 commenti:
Non saranno neanche contenti quei giovani interinali che hanno perso del tutto il posto di lavoro con la chisura della Teksid
Questa poteva essere una buona idea per limitare le speculazioni:
Il Comune di Mezzago (MI), socio dell’Associazione dei Comuni Virtuosi dal 2007, avvia il processo di partecipazione della comunità locale alla redazione del piano di governo del territorio.
Ogni tavolo di lavoro sarà coordinato ad un esperto della partecipazione e avrà il compito di raccogliere le sollecitazioni, le proposte, le richieste che emergeranno dal dibattito e dal confronto con i cittadini.
Il Comune ha invitato le associazioni, i comitati, tutti i cittadini a portare le proprie idee, progetti e proposte ai tavoli di lavoro che saranno attivati nei prossimi giorni su tutto il territorio comunale.
La filosofia di fondo che anima questo percorso partecipativo è il coinvolgimento diretto della comunità locale nella condivisione delle scelte e della programmazione di medio periodo a cui l’amministrazione comunale è chiamata a dare risposte concrete.
Partendo da esperienze ormai consolidate in diversi comuni italiani anche Mezzago ha quindi deciso di intraprendere una strada che le consentirà di aprirsi una volta di più al territorio e ai cittadini che animano la comunità locale. Il primo incontro è previsto per il 10 dicembre, presso la biblioteca comunale.
Una classica storia da fubetti del quartierino! complimenti per la ricostruzione.
Flavio
Gentili utenti, successivamente alla pubblicazione del piano regolatore approvato sul bollettino ufficale della Regione Piemonte, pubblicheremo tutte le indiscrezioni del caso ed i chiarimenti necessari.
Lo Staff
Un piano regolatore fermo da 20 anni ed approvato a cinque-sei mesi dalle elezioni è l'ennesima contraddizione di tutta questa vicenda. RossoPomodoro81
Non c'è nulla da fare, la storia è vecchia ma si ripete sempre. Purtroppo le presunte collusioni tra maggioranza e minoranza sono troppe, non a caso si susseguono bene o male le stesse persone da anni; sono molte le voci su favori reciproci dentro e soprattutto fuori dalle mura comunali ma adesso è ora di cambiare perchè tutto ciò va a discapito della cittadinanza. Io sono per il cambiamento, soprattutto perchè ho difronte una realtà dove tutti dicono di volere vincere le elezioni per il bene della comunità, poi però vedo un vicesindaco che nonostante la veneranda età, la pensione, la carica di consigliere della fondazione CRT prima e consigliere della Cassa Depositi e Prestiti adesso, non esita nel 2007 a chiedere un aumento di indennità. Per carità, era in suo potere e diritto farlo, ma se fosse stato così puro come dice avrebbe seguito l'esempio del sindaco di Locorotondo (BA) Giorgio Petrelli, che avendo una buona stabilità economica, devolve il suo stipendio da sindaco ad un fondo comunale per la creazione di opere di pubblica utilità. Vi invito a leggere con attenzione la pagina di un quotidiano locale all'indirizzo http://www.lagazzetta.info/archivio/2007/20071001/05_www-laGazzetta-info_20071001.pdf e a rivivere nuovamente l'ennesima "barzelletta" made in Crescentino, con l'opposizione nuovamente capace di fare una brutta figura nonostante i buoni propositi. Andrea
Purtroppo l'unica soluzione è proporre una lista di nomi completamente nuovi e fino ad oggi non coinvolti in questa politica marcia, giovani volenterosi e non vincolati a certi personaggi da favori o amicizie, gente nuova con idee nuove perchè dovrano vivere il futuro che creeranno. Urge un cambiamento radicale. Pino
Il rinnovamento va fatto sul serio anche nel modo stesso di amministrare. perchè non si pensa ad eliminare la commissione edilizia visto che si tratta di un organo consultivo e facoltativo dal quale nascono molte di queste magagne?In attesa di qualche risposta vi auguro buona nottata. Carlo
Non credo sia una proposta che renda felici i costruttori e liberi professionisti del paese :-)
Senza arrivare a queste soluzioni drastiche, bisognerebbe occuparsi scrupolosamente della materia edilizia affidandosi a professionisti seri e dotati di raziocinio. Sono presenti anche a Crescentino, non siamo in un buco nero. Franco
Ormai si può dire tutto ma il piano è approvato. gran bella figura del pd a livello regionale che aveva tutti gli elementi per bloccarlo e rimetterlo alla amministrazione prossima.COMPLIMENTI!!
Sergio
non c'è solo bisogno di meditare ma di organizzarsi e mettere in campo una squadra per mandare a casa certi personaggi. VENEGONI SINDACO!
scusami andrea, ho letto l'articolo ma nn capisco dove sta la brutta figura della minoranza? in quel caso almeno li hanno beccati con le mani nella marmellata!!! (x una volta...)
crescentinese (ex arrabbiato)
crescentinese arrabbiato, mi riferisco al fatto che per risposta alla critica che veniva mossa al vicesindaco egli si è difeso facendo notare che almeno lui non si faceva regolarmente pagare le presenze in consiglio comunale, a differenza di chi lo accusava. Lodevole l'indignazione per l'aumento di stipendio ma chi si fa portavoce di certe lamentele dovrebbe prima assicurarsi di essere con la coscienza pulita, altrimenti con certi volponi in circolazione la minoranza ne uscirà sempre con le ossa rotte. Io voglio ancora credere che ci sia qualcuno in grado di rappresentare i cittadini, che abbia sempre tenuto un comportamento esemplare, che non abbia trovato lavoro o messo le mani su mezza Crescentino tramite amicizie, insomma, che non possa essere colto in fallo su niente, chiedo troppo? Spero di no.. Andrea
scusate andrea e crescentinese arrabbiato, leggete questo
http://www.lagazzetta.info/archivio/2007/20071015/05_www-laGazzetta-info_20071015.pdf
e scoprirerete che chi ha accusato non costava nulla.
avevo seguito la vicenda perchè conosco il consigliere in questione e mi sembrava strano che costasse cosi tanto come diceva il vicesindaco; tralatro è la legge a prevedere il diritto al permesso retribuito per i consigli comunali, dunque è il datore di lavoro che si fa "pagare" la giornata che il suo dipendente passa in consiglio.
Marco
Infatti, questo è logico. non è lui a farsi pagare la giornata. bisognerebbe informarsi bene prima di parlare della macchina amministrativa. è inconcludente continuare ad attacare la minoranza mentre gli altri (dx) hanno già risolto le loro beghe interne e si stanno preparando alla camnpagna elettorale.
Vorrei far notare a Diego che la minoranza ha fatto ben poco per evitare di essere attaccata. A livello nazionale si leggono le dispute all'interno del Pd, e qualcosa si capisce: ma qui a Crescentino si capisce proprio poco, invece. Non si sa chi diriga, sembra che il povero Dante Balzola non ce la faccia più, ci sono dei personaggi che si muovono come se avessero una patente che poi non si sa se ci sia davvero. Ecco: chi guida la macchina del Pd, a Crescentino? Questa, se qualcuno sa rispondere, è una bella domanda.
risposta a BUNDI' ciarea
Il PD crescentinese lo guida il direttivo democraticamente eletto.
Come in tutti i partiti democratici i componenti non hanno azzerato il cervello e quindi su alcune questioni possono avere giustamente idee diverse. L'obiettivo comune e prioritario sul quale tutti concordano è: mandare a casa il comitato di affari di GREPPI e compari ( credo che siamo tutti concordi nel non poter definire questa un'amministrazione comunale). A Dante Balzola dico: non emarginare quelli che magari ti contestano, ma hanno la capacità e la volontà di fare qualcosa di utile per il paese e fidati di meno dei soliti opportunisti. un cittadino di sinistra
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